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sezione italiana dell'omonima associazione internazionale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il WWF Italia è una associazione ambientalista italiana, parte del network internazionale WWF (World Wildlife Fund), organizzazione internazionale non governativa dedicata alla conservazione della natura.
WWF Italia | |
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Abbreviazione | WWF ITA |
Tipo | Organizzazione non governativa |
Affiliazione internazionale | WWF International |
Fondazione | 1966 |
Fondatore | Fulco Pratesi |
Scopo | Conservazione della natura e delle specie a rischio |
Sede centrale | Via Po, 25/c - 00198 Roma |
Presidente | Luciano Di Tizio |
Direttore | Alessandra Prampolini |
Lingua ufficiale | italiana |
Impiegati | 86 |
Motto | Costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. |
Sito web | |
In Italia il WWF è stato fondato il 5 luglio 1966 da Fulco Pratesi, che ha poi affermato "non esisteva, allora, neppure un articolo di legge col quale poter istituire un’area protetta per gli uccelli, la caccia era aperta fino al 30 aprile, si potevano uccidere, legalmente, lupi e gufi reali, aquile e lontre, fringuelli e pispole". Ad oggi il WWF Italia conta oltre 100.000 sostenitori.
La missione del WWF è "fermare il degrado del pianeta e costruire un mondo in cui l'umanità possa vivere in armonia con la natura". Il WWF Italia, recita inoltre la sua mission nazionale, "un'organizzazione che, con l'aiuto dei cittadini e il coinvolgimento delle imprese e delle istituzioni, contribuisce incisivamente a conservare i sistemi naturali in Italia e nel mondo". I 4 valori[1]principali in cui crede l'Associazione sono integrità, coraggio, rispetto e collaborazione.
Il WWF Italia gestisce oltre 30.000 ettari suddivisi in oltre 100 aree protette su tutto il territorio nazionale, denominate "Oasi WWF"[2]. La prima è stata quella del Lago di Burano, nata nel 1967 quando si acquisirono i diritti di caccia dell'area per proteggerne l'avifauna. Altre sono ad esempio Oasi Maremma toscana, la Riserva di monte Arcosu o il Bosco di Vanzago in Lombardia. Le Oasi tutelano ambienti come coste, foreste, paludi, fiumi e lagune con specie di elevato valore conservazionistico e contribuiscono in importanti progetti di conservazione a fianco delle comunità locali con il supporto di esperti biologi, ricercatori, zoologi, medici veterinari e tecnici, a cui si aggiunge il supporto di centinaia di volontari.
Il WWF Italia è una ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) impegnata anche nella cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo.
Oltre all'impegno coordinato per progetti di carattere internazionale, gran parte del lavoro del WWF Italia si concentra sul territorio nazionale, interessando ecosistemi quali quello forestale, marino e le acque interne. Alcune delle specie chiave su cui si concentra il lavoro del WWF Italia sono invece: orso marsicano, lontra, lupo, cervo sardo, aquila di Bonelli, capovaccaio, tartarughe e testuggini.
I principali ambiti di lavoro[3] del WWF in Italia sono:
Alcuni dei principali progetti[6] in cui il WWF Italia è attualmente coinvolto sono (ad ottobre 2022):
Le campagne[7]con cui il WWF Italia attualmente effettua sensibilizzazione e mobilitazione sono (ottobre 2022):
La sede centrale del WWF Italia conta uno staff[8]di circa 80 persone che comprendono tra gli altri biologi, naturalisti, avvocati ed esperti di comunicazione, di raccolta fondi, di progettazione e di gestione amministrativa e finanziaria.
L'associazione, sul territorio italiano, è organizzata in 20 Delegazioni Regionali che coordinano il lavoro di oltre ottanta Organizzazioni Aggregate locali (OA) che a livello provinciale e comunale garantiscono il controllo del territorio e gli interventi puntuali a tutela della biodiversità. La maggior forza del WWF Italia sul territorio è costituita dai volontari, persone che mettono tempo e competenze a disposizione dei valori e degli obiettivi dell’Associazione per svolgere azioni di conservazione sul campo.
In Italia il WWF possiede inoltre 9 CRAS (Centri di Recupero Animali Selvatici) che accolgono e curano animali in difficoltà feriti ad esempio dalla caccia o scontri con automobili, come aironi, cicogne, gru, ricci, ghiandaie, caprioli, tassi, poiane, civette, lupi, aquile.
Il WWF Italia si avvale di una Comunità Scientifica[9] che supporta l'associazione ad attingere alle migliori competenze e conoscenze scientifiche in materia ambientale, e di uno giuridico per sfruttare la migliore conoscenza possibile nella difesa dell'ambiente. È presente inoltre un Assemblea dei Soci[10]che, fra le altre cose, approva il bilancio annuale e sociale e delibera sulle modificazioni dell’atto costitutivo o dello statuto. Il Consiglio Nazionale invece è responsabile della gestione, dell’amministrazione e della reputazione dell'associazione e ne stabilisce la politica, il programma ed il posizionamento secondo le linee di indirizzo generale individuate dall’Assemblea.
Presidente del WWF Italia è Luciano Di Tizio da luglio 2022, mentre presidente onorario è Fulco Pratesi, storico fondatore dell'associazione. Direttore generale è Alessandra Prampolini da gennaio 2021.
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