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film del 1995 diretto da Lamberto Lambertini Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vrindavan Film Studios è un film del 1995 diretto da Lamberto Lambertini.[1][2]
Vrindavan Film Studios | |
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Enzo Decaro e Gautam Ghose in una scena del film | |
Titolo originale | Vrindavan Film Studios |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | India, Italia |
Anno | 1995 |
Rapporto | 1,78:1 |
Genere | biografico, drammatico |
Regia | Lamberto Lambertini |
Soggetto | Lamberto Lambertini e Antonio Monroy |
Sceneggiatura | Lamberto Lambertini e Antonio Monroy |
Produttore | Sergio Scapagnini |
Produttore esecutivo | Giorgio Magliulo, Swapan Sarkar |
Casa di produzione | Indrapur Cinematografica, Rai, Sacis |
Fotografia | Pino Sondelli |
Montaggio | Anna Rosa Napoli |
Scenografia | Antonio Monroy |
Costumi | Neelanjana Ghose, Annalisa Giacci |
Trucco | Marietta Carter-Narcisse |
Interpreti e personaggi | |
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La pellicola è una coproduzione italo-indiana e ha tra i protagonisti Mohan Agashe e Paolo Graziosi.[3][4]
In India all'interno dei Vrindavan Film Studios, nel Bengala, a nord di Calcutta, uno scrittore italiano, Francesco, che ha scritto la sceneggiatura di un film, traendola dal Kathasaritsagara (un libro di racconti mitologici indiani antichissimi) insieme a Gautam, un regista indiano, decide di realizzare una pellicola su una di tali favole, enigmatica e paradossale, che racconta di due amici inseparabili, Ravindra e Shankar, un'unica mente e un solo cuore, i quali si trovano un giorno davanti a un fatto nuovo: uno di loro si è innamorato della bella Radha. Per il matrimonio l'amico lo assiste sollecito nel corso delle varie pratiche e cerimonie, e infine lo accompagna a un pellegrinaggio verso un lontano santuario della dea Kalì. L'amico appena sposato prega l'altro e la moglie di attenderlo qualche minuto, perché vuole entrare nel tempio un attimo a pregare da solo. Una volta davanti alla dea, preso di soprassalto da fanatismo religioso, decide di offrirsi in sacrificio alla dea Kalì: afferrata una spada sacrificale, si taglia la testa. Non vedendo tornare il marito, la moglie prega l'amico di andarlo a cercare. Ma questi, vedendo l'amico morto, si taglia a sua volta la testa. Durante la notte la sposa accende un lume e si avvia al tempio, preoccupata.
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