Villesse
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Villesse (Vilès in friulano, Vileš in sloveno)[5] è un comune italiano di 1 605 abitanti in Friuli-Venezia Giulia.
Villesse comune | |
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(IT) Villesse (FUR) Vilès[1] | |
La chiesa parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Gorizia |
Amministrazione | |
Sindaco | Flavia Viola (centro-sinistra) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 45°52′N 13°26′E |
Altitudine | 18 m s.l.m. |
Superficie | 12,05 km² |
Abitanti | 1 605[2] (31-3-2023) |
Densità | 133,2 ab./km² |
Comuni confinanti | Campolongo Tapogliano (UD), Fogliano Redipuglia, Gradisca d'Isonzo, Romans d'Isonzo, Ruda (UD), San Pier d'Isonzo |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano |
Cod. postale | 34070 |
Prefisso | 0481 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 031025 |
Cod. catastale | M043 |
Targa | GO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 232 GG[4] |
Nome abitanti | villessini |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Villesse nell'ex provincia di Gorizia | |
Sito istituzionale | |
Villesse è situata in una porzione della pianura friulana compresa tra i fiumi Isonzo e Torre che poco più a valle si uniscono. Si trova tra il comune di Romans d'Isonzo a nord, il fiume Isonzo a sud-est e il comune di Ruda ad ovest.
Alcuni sporadici reperti romani hanno fatto pensare all'esistenza in zona di un piccolo insediamento lungo la via che portava ad Emona, l'attuale Lubiana. In particolare, sono stati ritrovati i resti di una strada nei pressi della via 1 Maggio.
Non vi sono numerose informazioni sulla storia villesina prima dell'Ottocento, periodo nel quale viene datata la più antica mappa ritraente la cittadina.
Come tutto il Nord-Est, il paese è stato ampiamente segnato dalla Prima Guerra mondiale, come testimoniato dalle numerose trincee e bunker che solcano il territorio. Nello specifico, si ricorda la tragedia dei fasinars, episodio accaduto nel 1915, dopo l'ingresso delle truppe italiane all'interno del paese, nel quale sei villessini furono uccisi dalle truppe italiane. Solo l'intervento di un bersagliere scongiurò perdite peggiori.
Recentemente è stata restaurata la cappella in onore all'imperatore Carlo I. La leggenda narra che una domenica di ottobre l'Imperatore d'Austria e Re d'Ungheria in attraversamento del torrente Torre venne travolto da una piena improvvisa. Fortunatamente si salvò aggrappandosi ad un ramo. Per ringraziare il miracolo avvenuto, l'Imperatore fece innalzare una cappella, le cui rovine sono visitabili ancora oggi. Una propaggine dell'albero era visibile all'esterno del cimitero.[6]
Lo stemma comunale è stato riconosciuto con regio decreto del 29 luglio 1923.[7]
«D'argento, all'aquila al naturale, rivolta, dal volo abbassato, dai cui artigli partono due fulmini di rosso, rivolti verso il basso, ferma su una torricella terminante con un manicotto finestrato e fondata entro una cinta murale al naturale, diruta a sinistra, questa fondata in sbarra abbassata, aperta di tre archi, a cavallo di un fiume d'azzurro ondato d'argento, accostato a sinistra da un albero di verde nodrito sul ponte e a destra da un monte di verde nascente dal fianco destro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Fu creato verso il 1860 e volle raffigurare la leggendaria torre romana del cimitero assieme al baolâr, l'albero di bagolaro, altro simbolo locale e antico punto di incontro dei paesani; sulla torre campeggia l'aquila, richiamo a Roma e al suo glorioso passato. All'inizio del XX secolo furono aggiunti il ponte, la strada e le acque dei fiumi che bagnano Villesse per completare la raffigurazione dei caratteri storici e fisici del paese.[8] Il gonfalone municipale è un drappo di azzurro, concesso con D.P.R. del 9 gennaio 1959.[9]
Abitanti censiti[10]
A Villesse, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[11].
La lingua friulana che si parla a Villesse rientra fra le varianti appartenenti al friulano goriziano[12].
È sicuramente da segnalare il gruppo de I Blaudins, gruppo di ricerca storica locale e promozione culturale villessino, che nel corso degli anni si è distinto in vari progetti, tra i quali la ricerca dei soldati villessini nella Grande Guerra[13] e la più recente inaugurazione di un cippo dedicato al passaggio di Napoleone Bonaparte attraverso il paese.[14]
Nel territorio comunale si trova l'innesto per l'A34 dall'A4 per Gradisca, Gorizia e la Slovenia.
Oltre alle attività agricole, Villesse ospita notevoli insediamenti artigianali ed industriali sulla strada regionale 351, l'unico punto vendita IKEA del Friuli Venezia Giulia, inserito nel complesso commerciale della regione (denominato Tiare Shopping).
Periodo | Primo cittadino | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Livio Tolloi | Sindaco | |
13 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Livio Tolloi | Sindaco | |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Simonetta Vecchi | Sindaco | |
7 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Simonetta Vecchi | Sindaco | |
25 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Lucio Cabass | Sindaco | |
26 maggio 2019 | 3 aprile 2023 | Claudio Deffendi | Sindaco | |
3 aprile 2023 | in carica | Flavia Viola | Sindaco |
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