Villanova del Quieto

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Villanova del Quieto

Villanova del Quieto (anche nota come Villanova, in croato Nova Vas) è un insediamento mistilingue nel comune di Verteneglio, in Istria.

Fatti in breve Villanova del Quieto insediamento, Localizzazione ...
Villanova del Quieto
insediamento
(HR) Nova Vas
(IT) Villanova del Quieto  · Villanova
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Villanova del Quieto – Veduta
Foto di Villanova italiana
Localizzazione
Stato Croazia
Regione Istriana
ComuneVerteneglio
Amministrazione
Amm. assemblea localeDoriano Labinjan
Territorio
Coordinate45°21′43.2″N 13°38′27.6″E
Superficie11,7 km²
Abitanti349[1] (2011)
Densità29,83 ab./km²
Altre informazioni
Lingueitaliano/croato
Cod. postale52466
Prefisso052
Fuso orarioUTC+1
TargaPU
Cartografia
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Villanova del Quieto
Sito istituzionale
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Storia

Riepilogo
Prospettiva
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Cartina storica della Serenissima Repubblica di Venezia

Villanova fu popolata da istriani autoctoni fin dai tempi dell'antica Roma. Nel 1358 entrò a far parte della Repubblica di Venezia sotto la quale rimase per cinque secoli. Come il resto dell'Istria, subì le conseguenze devastanti della peste, e venne ripopolata (Colonizzazione istriana) con genti slave della Dalmazia veneta (che scappavano dall'avanzata turca) od italiane del Nord Italia veneto. Da qui probabilmente l'aggettivo "nova" (nuova).

Dal 1797 al 1803, fece parte dell'Impero austriaco (in seguito al Trattato di Campoformio). Nel 1805 entrò a far parte del Regno d'Italia napoleonico. Dopo la sconfitta di Napoleone nel 1813 il paese tornò nuovamente sotto il controllo dell'Impero austro-ungarico.

Durante la prima guerra mondiale, i suoi coscritti vennero inquadrati nel 97º Reggimento, ed inviati sul fronte ucraino (Galizia). Il Paese festeggiò l'annessione dell'Istria all'Italia nel 1918, quando entrò a far parte della provincia di Pola. Durante il ventennio fascista, ebbe luogo la bonifica della Valle del Quieto e fu costruita la prima fontana del paese.

A seguito della caduta del regime fascista, e dopo un breve periodo di controllo partigiano, la zona venne a far parte della Zona d'operazioni del Litorale adriatico.

Nel 1947 entrò a far parte della zona B del Territorio Libero di Trieste, del quale fece parte fino al 1954, quando passò sotto il diretto controllo della Jugoslavia, periodo nel quale si ebbe un forte decremento della popolazione cittadina, dovuto all'esodo verso l'Italia: la popolazione faceva parte di un contado che aveva Trieste come capitale, e Trieste era passata all'Italia; inoltre, grandi erano le insicurezze causate dal regime jugoslavo (foibe, riforma agraria, ecc.).

Dal 1991 fa parte della Croazia.

Stemma

Attualmente non esiste più uno stemma ufficiale. Il primo e ultimo stemma ufficiale fu una cornice ovale la quale racchiudeva una croce greca nera. Fu usato tra il 1920 e il 1945, periodo nel quale l'Istria faceva parte dell'Italia.

Etnie e minoranze straniere

Ulteriori informazioni ​ ...
Censimento del 1991[2]
Italiani
50,69%
Croati
28,47%
Sloveni
4,16%
Albanesi
2,08%
Bosgnacchi
1,73%
Serbi
1,73%
Jugoslavi
1,38%
Istriani
5,55%
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Monumenti e luoghi di interesse

Edifici religiosi

  • La chiesa di San Michele Arcangelo fu edificata nel 1552. Originariamente la chiesa portava il nome di Nostra Signora della Misericordia. Il campanile, il quale conta tre campane, è alto 18 metri ed è stato edificato nel 1639.
  • La chiesa del Santo Spirito è stata dipinta dal maestro Biagio di Ragusa nel XVI secolo. Sul murale a nord della chiesa c'è una raffigurazione sull'adorazione dei Re Magi. Sotto a questi sono raffigurati i profeti mentre gli apostoli sono stati a loro volta dipinti all'interno di una corona di alloro[3].
  • La chiesa di San Michele è stata costruita nel XIV secolo e fino al 1540 fu la chiesa parrocchiale del paese.
  • Il cimitero, nella zona di Serbani, si affaccia sulla Valle del Quieto e da esso si osserva il mare. Le tombe recano cognomi italiani e croati, nelle varie versioni risultato delle italianizzazioni o slavizzazioni succedutesi nel tempo, volontarie, subite o "naturali".

Altro

  • Vicino alla Chiesa al centro del paese, giace una lapide in ricordo delle 18 persone fucilate il 4 ottobre 1943 da una colonna di (probabilmente) Waffen SS.[4]

Società

Evoluzione demografica

Ulteriori informazioni Evoluzione demografica ...
Evoluzione demografica[5][6]
1857186918801890190019101921193119481953196119711981199120012011
353380446494540667717786751466432315292288355349
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Grafico

Note

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