Villa Mirra
villa di Cavriana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Villa Mirra, conosciuta anche come Villa Siliprandi, è uno storico edificio di Cavriana, in provincia di Mantova.
Villa Mirra | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Cavriana |
Indirizzo | Via Porta Antica |
Coordinate | 45°18′12.55″N 10°28′53.48″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVI secolo |
Inaugurazione | 1770 |
Uso | civile |
Realizzazione | |
Proprietario | Comune di Cavriana |
Di origini cinquecentesche, fu riedificata o ristrutturata nel 1770, sotto la dominazione austriaca, utilizzando i materiali dovuti all'abbattimento della cinta muraria e del castello. Il castello appartenne alla famiglia Gonzaga di Mantova e Carlo Gonzaga l'assegnò in dote alla figlia Cecilia nel 1479 quando sposò il conte Odorico d'Arco.[1] Nel Catasto Teresiano del 1777 troviamo informazioni architettoniche sulla villa.[2] Gli austriaci, al comando del maresciallo Dagobert Sigmund von Wurmser, v'insediarono il loro quartier generale durante la battaglia di Castiglione del 5 agosto 1796 contro Napoleone Bonaparte.[senza fonte]
Dagli inizi e sino a metà dell'Ottocento l'edificio passò in proprietà ad alcune famiglie nobili mantovane. Nel 1857 la villa viene venduta da Luigi Amedei a Giuseppe Ignazio Pastore, la cui figlia si chiamava Mirra.[1][2] Dopo la vittoria nella battaglia di Solferino e San Martino il 24 giugno 1859 nella villa soggiornò Napoleone III. Nel 1900 fu acquistata dalla famiglia Siliprandi. Fu di proprietà dei Siliprandi fino al 1974 e passò poi al Comune di Cavriana nel 1978; durante questi anni la villa fu spogliata di diversi arredi.[1]
Un importante avvenimento si è svolto nella villa il 24 giugno 1959, primo centenario della battaglia di Solferino e San Martino, quando ospitò il Presidente della Repubblica Francese Generale Charles De Gaulle e il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi per la colazione ufficiale nel salone al piano nobile.[2]
Oggi l'edificio ospita il Museo archeologico dell'Alto Mantovano in un'ala e viene utilizzato dal comune o affittato per eventi.[1][2]
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