Viazzano
frazione di Varano de' Melegari, in provincia di Parma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
frazione di Varano de' Melegari, in provincia di Parma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Viazzano è una frazione del comune di Varano de' Melegari, in provincia di Parma.
Viazzano frazione | |
---|---|
Casa Grossardi e il borgo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Varano de' Melegari |
Territorio | |
Coordinate | 44°41′12.6″N 10°03′04.7″E |
Altitudine | 177 m s.l.m. |
Abitanti | 240[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43040 |
Prefisso | 0525 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
La località, posta a fianco del torrente Ceno, dista 2,97 km dal capoluogo.[1]
Il primo insediamento di Viazzano sorse in epoca romana, quale possedimento della famiglia dei Vetatii, ai quali la località deve il suo nome.[3]
Agli inizi dell'XI secolo il borgo apparteneva a Ildegarda, moglie del longobardo Odone;[3] nel 1028 la nobildonna vendette tutte le sue terre, tra cui rientravano anche il paese di Vianino e il castello di Roccalanzona,[4] al rettore della chiesa di San Pietro di Paderna, che a sua volta nel 1043 le donò al monastero di San Savino di Piacenza.[3]
Nel 1413 Viazzano, Roccalanzona e altre terre furono assegnate in feudo ai fratelli Giacomo e Pietro Rossi, signori di San Secondo; l'investitura fu confermata anche ai loro eredi sia da parte del duca di Milano Francesco Sforza nel 1449 sia da parte del re di Francia Luigi XII nel 1502.[3]
Nel 1551 durante la guerra di Parma, il borgo fu teatro di una battaglia che oppose il marchese Giulio Cesare de' Rossi, filoimperiale, e il conte Sanvitale, fedele ai duchi Farnese; la chiesa di Sant'Ilario fu nell'occasione fortificata.[3]
Nel 1666 il marchese Scipione I de' Rossi cedette Viazzano, Roccalanzona e le altre terre che possedeva sull'Appennino parmense alla Camera ducale di Parma; nel 1692 il feudo fu assegnato al marchese di Senigallia Agostino Ercolani, che ne affidò la gestione alla famiglia Venturini;[3] gli Ercolani della Rocca ne mantennero il possesso fino al 1805, quando i decreti napoleonici abolirono i diritti feudali.[5]
Nel 1870 il borgo fu aggregato al comune di Varano de' Melegari.[3]
Il borgo conserva numerose case-torre d'epoca medievale e alcuni edifici rinascimentali.[6]
Menzionata per la prima volta nel 1230, la chiesa fu modificata più volte nei secoli successivi; ampliata e ristrutturata in stile neoclassico tra il XVIII e il XIX secolo, fu restaurata intorno alla metà del XX secolo. Al suo interno sono conservati due dipinti seicenteschi di pregio.[3][6][7]
Costruito nel 1494, l'edificio, appartenuto alla nobile famiglia Grossardi, diede i natali nei secoli ad alcuni militari e patrioti della zona, tra i quali il carbonaro Giovanni Grossardi. Oggi la struttura appartiene alla famiglia Bentivoglio;[6] la casa, dotata anche di un piccolo oratorio dedicato all'Angelo custode, è caratterizzata dalla presenza dell'elegante portico con sovrastante loggiato ad arcate a tutto sesto al centro della facciata meridionale.[3]
Nato quale casa-torre in epoca medievale, l'edificio fu ingrandito nel XVI secolo con la costruzione della grande struttura ad U coronata da frontone triangolare, al cui centro era posto un orologio; nel XVIII secolo fu aggiunta un'altra ala con saloni decorati e furono realizzati la corte dei cavalli con fontana e gli ambienti di servizio per l'allevamento dei bachi da seta.[6]
Appartenuta nel XVII secolo alla famiglia Valenti, la casa, pervenuta ai Serventi, fu ristrutturata verso la fine del XX secolo; la facciata, asimmetrica per la presenza in posizione decentrata dell'ampio portale d'ingresso ad arco ribassato, è coronata nel mezzo da una torretta al cui centro si staglia un grande orologio.[8]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.