Via delle Forze Armate
strada di Milano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Via delle Forze Armate (chiamata storicamente Strada Baggina[1] o via Baggina[2]) è una strada di Milano, storicamente la principale via di collegamento tra il capoluogo e Baggio, fino al 1923 comune autonomo.[1]
via delle Forze Armate | |
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L'ultimo tratto della via | |
Nomi precedenti | Strada o Via Baggina |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Milano |
Quartiere | Baggio |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Lunghezza | 4 km |
Pavimentazione | Asfalto (dall'origine sino alla biforcazione con via Rismondo)
Sampietrini (ultima tratta) |
Intitolazione | forze armate italiane |
Collegamenti | |
Inizio | Largo Carlo Alberto dalla Chiesa |
Fine | via Antonio Ceriani |
Mappa | |
La strada per Baggio, presente da tempo immemore, nasceva da via Marghera nel borgo della Maddalena, odierna piazza de Angelis, e giungeva sino alla cittadina[2]: nel 1913 viene coperta da una linea tranviaria, che successivamente verrà numerata 34, e che collegava il quartiere con porta Magenta e, successivamente, con piazza Cairoli.[1] Successivamente verrà rinumerata in 18 e collegherà via Bagarotti a Città Studi, per poi venir limitata a Gambara e infine soppressa nel 1979.[3]
Assume il nome attuale durante il periodo fascista, tra il 1930 e il 1946, come parte delle politiche nazionaliste del regime: esso viene mantenuto anche dalle autorità repubblicane. [4]
Poiché, seppur in territorio milanese, la nuova sede del Pio Albergo Trivulzio venne costruita sulla strada per Baggio, assunse il nome popolare di Baggina[5]: questa parte, che corrispondeva alla parte iniziale della strada, è oggi chiamata via Trivulzio.[6]
Al civico 175 si trovano tre pietre d'inciampo in ricordo della famiglia Varon, deportata ad Auschwitz.[7]
Oggi la strada nasce dalla rotatoria di largo Carlo Alberto Dalla Chiesa: attraversa viale Pisa, passa per la scuola primaria Cabrini e tocca poi il Deposito ATM Baggio, arriva poi nel territorio del fu comune di Baggio in corrispondenza della Caserma Santa Barbara.[1] Lambisce la Piazza d'Armi e l'Ospedale Militare di Baggio, oltre ai resti della Cascina Creta, per poi incrociarsi con le strade che, poco più a Sud, danno vita a via Bisceglie: arriva poi vicino al Parco delle Cave, dove si trova il complesso della Viridiana, progettato da Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti.[8]
Si abbandona così il territorio di Sella Nuova giungendo nel nucleo storico baggese e la strada si biforca, dando origine a via Cividale del Friuli, che conduce al Quartiere degli Olmi e al Quartiere Valsesia. Entrata nel cuore di Baggio tocca prima la Chiesa Evangelica ADI e poi la Chiesa di Sant'Apollinare e diviene a senso unico in corrispondenza della biforcazione con via Rismondo, arriva poi in Piazza Cesare Stovani[9], dopo poche centinaia di metri termina: l'ultimo numero civico corrisponde al Palazziètt ed esce direttamente sulla Chiesa Vecchia, con la viabilità che obbliga a proseguire in via Ceriani e infine verso la piazzetta del Moronasc.
La principale linea di trasporto pubblico di superficie a toccare la via è l'autobus 67, che collega piazzale Baracca a via Scanini: essa serve la via dal suo principio sino alla diramazione tra via delle Forze Armate e via Rismondo, dove continua per la parte nord del quartiere.[10] Le linee 49, 63 e 78 utilizzano parzialmente la strada. [10]
La linea di bus notturna sostitutiva della metropolitana NM1 la percorre quasi totalmente per collegare la stazione di Bisceglie al Quartiere degli Olmi. [11]
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