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Diocesi di Ivrea

diocesi della Chiesa cattolica in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Diocesi di Ivrea
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La diocesi di Ivrea (in latino Dioecesis Eporediensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Torino appartenente alla regione ecclesiastica Piemonte. Nel 2023 contava 186.597 battezzati su 202.827 abitanti. È retta dal vescovo Daniele Salera.

Fatti in breve Suffraganea dell', Regione ecclesiastica ...
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Il santo patrono della diocesi è la Beata Vergine Maria Assunta, festeggiata il 15 di agosto, e i compatroni sono i Santi Besso e Tegolo, martiri. Il santo patrono della città di Ivrea è san Savino, vescovo di Spoleto e martire, festeggiato il 7 luglio.

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Territorio

La diocesi comprende la maggior parte dei comuni del Canavese, nella città metropolitana di Torino. Comprende anche il comune di Alice Castello nella provincia di Vercelli. Confina a nord con la diocesi di Aosta, ad ovest con l'arcidiocesi di Chambery, a sud con l'arcidiocesi di Torino e la diocesi di Casale Monferrato, ad est con l'arcidiocesi di Vercelli e la diocesi di Biella.

Sede vescovile è la città di Ivrea, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta.

Il territorio si estende su 1.850 km² ed è suddiviso in 141 parrocchie raggruppate in 7 vicarie.

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Storia

Riepilogo
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La diocesi di Ivrea fu probabilmente eretta nel V secolo. Primo vescovo storicamente documentato è Eulogio, al posto del quale il prete Floreio firmò gli atti del sinodo di Milano del 451; già in questo contesto la diocesi appare come suffraganea dell'arcidiocesi di Milano.

Nel X secolo il beato Warmondo intraprese la costruzione della cattedrale romanica. A lui si deve inoltre l'incremento dello scriptorium, dal quale provengono molti dei codici conservati nella biblioteca del capitolo.

Dal secolo XI fu rilevante la presenza dell'abbazia di Fruttuaria, ove morì re Arduino.

Nel XIII secolo i vescovi di Ivrea ricevettero dall'imperatore importanti privilegi. Nella seconda metà del secolo successivo concessero parte dei propri feudi alla Casa di Savoia, che in questo periodo cercava di unificare i propri possedimenti piemontesi.

Nel 1497 fu eletto vescovo Bonifacio Ferrero, dando inizio alla serie dei vescovi della sua casata, che manterranno ininterrottamente la cattedra eporediese fino al 1612.

Il 21 maggio 1515 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Torino.

Nel 1785 la cattedrale romanica fu demolita e venne eretta nello stesso luogo una nuova cattedrale barocca, che nel 1854 verrà ampliata e assumerà forme neoclassiche.

In occasione del riordino delle diocesi piemontesi voluto da Napoleone Bonaparte, furono soppresse 9 diocesi della regione, tra cui anche quella di Aosta, come stabilito dal breve Gravissimis causis di papa Pio VII del 1º giugno 1803, il cui territorio fu unito a quello di Ivrea.[1] La sede di Aosta fu ristabilita il 17 luglio 1817 con la bolla Beati Petri dello stesso Pio VII, e la diocesi di Ivrea rientrò nei confini attuali.[2]

La diocesi di Ivrea ricevette una visita di papa Giovanni Paolo II nel 1990. Papa Benedetto XVI visitò Romano Canavese nel 2009.

Dal clero della diocesi di Ivrea provengono molti ecclesiastici illustri, tra cui i cardinali Tarcisio Bertone, Giuseppe Bertello e Arrigo Miglio, i vescovi Pier Giorgio Debernardi e Roberto Farinella.

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Cronotassi dei vescovi

Riepilogo
Prospettiva

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

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Statistiche

La diocesi nel 2023 su una popolazione di 202.827 persone contava 186.597 battezzati, corrispondenti al 92,0% del totale.

Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
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Note

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Bibliografia

Voci correlate

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Altri progetti

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