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quartiere di Torino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vanchiglietta è un quartiere della città di Torino, appartenente alla Circoscrizione 7, situato nella parte nord-est della città, alla confluenza dei fiumi Dora Riparia e il Po, e posto più a est rispetto al più storico e vicino quartiere di Borgo Vanchiglia, con il quale spesso si associa.
Vanchiglietta | |
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Giardino di Via Benevento | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Torino |
Città | Torino |
Circoscrizione | Circoscrizione 7 |
Codice postale | 10153 |
Superficie | 6,000 km² |
Abitanti | 18 300 ab. |
Densità | 3 050 ab./km² |
Nome abitanti | vanchigliettesi |
È delimitato:
Da area della città puramente fluviale e rurale, spesso marginale e trascurata, costituita da insalubri casette di lavandai, barcaioli, artigiani e contadini fino almeno alla fine del XVIII secolo circa, questa zona orientale divenne una naurale espansione demografica del più storico ed adiacente Borgo Vanchiglia, tuttavia mantenendo alcune riserve naturali presso la confluenza tra il fiume (tributario di sinistra), Dora Riparia ed il fiume Po.
A causa infatti della sua posizione fluviale, spesso paludosa ed umida, il quartiere fu spesso teatro di bonifiche e ripetute sanificazioni e ristrutturazioni degli edifici, la più importante delle quali fu l'imponente bonifica del 1872, ad opera del sindaco di Torino, Felice Rignon.
Nel 1899 poi, il medico otorinolaringoiatra Giuseppe Gradenigo fondò qui, in Corso Regina Margherita, un ospedale gestito dalle suore Figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli, esistente tutt'oggi ed in gestione a Humanitas.
La popolazione si espanse ulteriormente nella seconda metà del XIX secolo, con la nascita di opifici automatizzati ed altre fabbriche, a ridosso del vicino quartiere Vanchiglia, sfruttando le acque dei canali Ceronda e Regio Parco. La più importante azienda fu la prima sede della fabbrica di cioccolato Venchi, dapprima in un laboratorio di Borgo Vanchiglia (Via degli Artisti), poi trasferita nel 1905 in Corso Regina Margherita, 16; la produzione fu ancora spostata in quartiere Parella, e l'edificio di Vanchiglietta fu convertito in un opificio militare.
Vi fu poi la Società Anonima Gaz Luce, detta anche Gazometro (poi Italagas) fondata da Luigi Grassi, inizialmente funzionante a derivati del carbone[1] con un imponente lavoro di ricostruzione degli impianti e degli edifici presso la vasta area di Corso Regina Margherita/Corso Farini. Seguirono ancora insediamenti industriali come le officine nautiche Cigala & Bertinetti di Via Porro, o ancora gli stabilimenti carrozzerie auto Farina di Corso Belgio.
Vanchiglietta fu quindi uno dei primi quartieri ad avere delle ciminiere, guadagnandosi il soprannome, insieme a Vanchiglia, di "Borgh dël fum" ('Borgo del fumo' in piemontese); altre ipotesi, meno certe, darebbero invece il soprannome dël fum alla foschia derivata dai due fiumi, oppure ancora dalla vicinanza con la storica Regia Manifattura Tabacchi, che tuttavia si trova molto più a nord, nell'adiacente quartiere di Regio Parco.
La completa conversione a quartiere residenziale avvenne all'inizio del XX secolo: ad esempio, nel 1911 poi, fu edificato un imponente complesso scolastico su Corso Tortona, dedicato allo scrittore Ludovico Antonio Muratori e progettato in stile liberty da Camillo Dolza.
Un secondo incremento demografico del quartiere avvenne poi dopo il secondo dopoguerra, quando vi fu immigrazione interna prima, e l'immigrazione straniera poi. Vanchiglietta rimane tutt'oggi un quartiere prettamente a carattere residenziale.
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