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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Caivano (Caívanë in napoletano[4]) è un comune italiano di 35 972 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
Caivano comune | |
---|---|
Il Castello di Caivano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Amministrazione | |
Sindaco | Maurizio Alicandro, Simonetta Calcaterra, Filippo Dispenza (commissari prefettizi) dal 17-10-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 40°57′N 14°18′E |
Altitudine | 27 m s.l.m. |
Superficie | 27,22 km² |
Abitanti | 35 972[1] (30-4-2024) |
Densità | 1 321,53 ab./km² |
Frazioni | Casolla, Pascarola, Parco Verde, Valenzano |
Comuni confinanti | Acerra, Afragola, Cardito, Crispano, Marcianise (CE), Orta di Atella (CE) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80023 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063011 |
Cod. catastale | B371 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 090 GG[3] |
Nome abitanti | caivanesi |
Patrono | Maria Santissima di Campiglione |
Giorno festivo | seconda domenica di maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Caivano nella città metropolitana di Napoli | |
Sito istituzionale | |
Caivano è situato nell'agro atellano, parte della vasta pianura campana, fa parte della macro area Napoli nord-est della Città Metropolitana di Napoli e si trova a nord nell’area metropolitana di Napoli, in posizione quasi centrica tra Napoli centro e Caserta, dista 12 km dal centro di Napoli (7 km da San Pietro a Patierno) e 13 km dalla Reggia di Caserta.
Il nome Caivano ha origine gentilizia, proviene dal latino Calvius a cui è stato aggiunto nel tempo il suffisso anus, che indica la proprietà feudale, inoltre nel tempo la "L" è stata sostituita con la vocale "I".
Ritrovamenti archeologici fanno risalire ad epoca osca i primi insediamenti abitativi. Furono gli Etruschi, nel VI secolo a.C. che, effettuando bonifica del paludoso territorio di Caivano, ne resero possibile l'abitabilità.
Nel IV secolo a.C. si insediarono i Sanniti. L'attuale territorio di Caivano era parte di quello facente capo all'antica città di Atella, distante circa 8 km dall'attuale Caivano. Con la dominazione Romana il territorio veniva suddiviso in grandi latifondi patrizi, da cui lo stesso significato del nome, maggiormente accreditato, che fa derivare Caivano da “fundus Calvanium” – proprietà della famiglia Calvanium.
Il nome del luogo favoreggia a farci credere che il luogo fosse già abitato in epoca romana come proprietà dei coloni. Con l'invasione longobarda la zona appartenne al Principato di Benevento e Caivano fu forse sottoposto a S. Arcangelo, all'epoca villaggio fortificato longobardo a sua volta dipendente dal gastaldato di Suessula. Il territorio fu oggetto di centuriazione sia all'epoca dei Gracchi che in età augustea. La centuriazione più antica sembra aver influenzato la collocazione delle chiese e della torre del castello mentre per l'altra non vi sono tracce evidenti. Con l'avvento dei normanni, la cui esistenza è attestata da documenti scritti a partire dal X secolo, divenne un casale del Ducato di Napoli, Alfonso d'Aragona iniziò ad occupare Caivano, per conquistare il resto di Napoli, circondato da mura, dovette assediare per ben tre mesi il forte castello, ottenendone alla fine la resa a patti.
Il castello di Caivano è anche menzionato in un documento del 1432 in cui si parla della consegna delle fortificazioni di Capua. Inutilmente gli aversani chiesero a re Alfonso di Aragona il ritorno di Caivano sotto il loro diretto dominio. Nel Cinquecento, come risulta anche da una testimonianza in lingua spagnola, l'abitato era composto da tre nuclei: Caivano, il Borgo Lupario ed il Borgo S.Giovanni. Tra la fine del Quattrocento e la prima metà del secolo successivo vi risiedette un piccolo nucleo di ebrei, alcuni dei quali provenienti da Fondi, che esercitarono il prestito e commercio di prodotti agricoli.
Caivano è il più popoloso dei centri ricadenti sul territorio dell'antica Atella.
Nel 1806 divenne un Circondario suburbio del Distretto di Napoli nel Regno di Napoli e nel Regno delle due Sicilie, dopo la nascita del Regno d’Italia divenne parte del Circondario di Napoli.
Con Leggi eversive della feudalità che decretarono la fine di tutti i privilegi feudali nel Regno di Napoli e l'inizio dell’amministrazione comunale, a Caivano furono aggregati altri casali , ossia i piccoli borghi di Pascarola, Casolla Valenzano e il territorio di S. Arcangelo, ormai casale disabitato.
Come in gran parte dell'area metropolitana di Napoli, negli anni ’80 furono costruiti i rioni Parco Verde e I.A.C.P. (Bronx) con i fondi messi a disposizione dallo Stato,1.500 miliardi di lire, dopo il terremoto dell’Irpinia, che in Campania fece quasi 3mila vittime. Nascevano come simbolo di rinascita e speranza, per dare una casa a oltre 300mila sfollati. Eppure, dove scorre il denaro arriva la criminalità organizzata, divennero fin da subito oggetto e territorio di speculazione edilizia, che ha portato alla nascita di enormi palazzi anonimi e ravvicinati, privi di servizi, abitazioni che avrebbero dovuto essere provvisorie, per poi essere riqualificate e assegnate, e che invece sono diventate permanenti. Diventarono case da lasciare in eredità o luoghi da essere occupati con forza dalla Camorra. Per alcuni anni il Rione Parco Verde[5] è stato considerato la più grande piazza di spaccio d’Europa.[6]
Il 15/11/2023 entra in vigore il Decreto Caivano-legge 15 settembre 2023, n. 123, per contrastare la forte presenza criminale sul territorio, e in più occasioni, c'è stata anche la visita della premier Giorgia Meloni.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 maggio 2005.[7]
«Stemma inquartato: il primo e il quarto di verde; il secondo e il terzo d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Abitanti censiti[9]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Caivano erano 800 corrispondenti al 2,1% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[10]
Quasi tutta popolazione professa la fede cattolica. L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica, con due chiese, di cui una è valdese e l'altra è pentecostale. È presente una sala dei Testimoni di Geova.
La festa patronale cade la seconda domenica di maggio in cui si festeggia la Madonna di Campiglione, raffigurata in un affresco bizantino in cui si nota la Madonna con le mani alzate attorniata dai dodici apostoli. Tale immagine è venerata da secoli nel santuario a Lei dedicato retto dai padri carmelitani dal 1902. Dopo il miracolo del 1483 l'affresco è meta di pellegrinaggi.
Nella località Pascarola si festeggia anche Sant'Antonio abate, la seconda domenica del mese di luglio nella Chiesa San Giorgio Martire.
[11]Nella località Pascarola ospita la maggiore area industriale di Napoli, e una delle maggiori dell'Italia meridionale[senza fonte] (Oceano Distribuzione, Algida, Magneti Marelli, la stamperia del giornale Il Mattino, LFA Editore, OLR, FOM e il Gruppo Mar.vit per quanto riguarda l'abbigliamento).
Ospita inoltre il noto impianto CDR che produce le ecoballe da smaltire nel termovalorizzatore della vicina Acerra.
Il piccolo abitato di Casolla, noto anche come Casolla Valenzano, è suddiviso con il comune di Afragola.
Caivano è collegata alla SS 87 NC Sannitica nuova, all'SS 7 bis var Asse di Supporto Nola-Villa Literno e all’Autostrada A1 Milano-Napoli.
I trasporti interurbani di Caivano vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da ex CTP (Compagnia Trasporti Pubblici Napoli).
Fra il 1904 e il 1961 la città rappresentò il capolinea settentrionale della tranvia Napoli-Caivano, gestita dalla società belga Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP).
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
7 giugno 1988 | 8 dicembre 1989 | Domenico Ambrosio | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [12] |
21 dicembre 1989 | 23 novembre 1990 | Raffaele Del Gaudio | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [12] |
22 gennaio 1991 | 26 marzo 1992 | Bartolomeo Ummarino | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [12] |
26 marzo 1992 | 26 novembre 1992 | Gaspare Mannelli | Comm. pref. | [12] | |
5 dicembre 1992 | 21 aprile 1993 | Giacinto Libertini | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [12] |
20 giugno 1993 | 14 dicembre 1993 | Raffaele Del Gaudio | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [12] |
14 febbraio 1994 | 27 giugno 1994 | Mario Savoia | Comm. pref. | [12] | |
27 giugno 1994 | 14 maggio 1997 | Francesco Russo | - | Sindaco | [12] |
17 novembre 1997 | 20 luglio 2000 | Francesca Falco | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
20 luglio 2000 | 28 maggio 2001 | Paola Basilone | Comm. straordinario | [12] | |
28 maggio 2001 | 13 giugno 2006 | Domenico Semplice | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
28 luglio 2006 | 29 maggio 2007 | Elisabetta Lignola | Comm. straordinario | [12] | |
29 maggio 2007 | 7 maggio 2009 | Giuseppe Papaccioli | centro-destra | Sindaco | [12] |
5 giugno 2009 | 28 agosto 2009 | Patrizia Paba | Comm. pref. | [12] | |
28 agosto 2009 | 13 aprile 2010 | Marco Valentini | Comm. straordinario | [12] | |
13 aprile 2010 | 20 giugno 2014 | Antonio Falco | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
20 giugno 2014 | 16 giugno 2015 | Antonio Contarino | Comm. straordinario | [12] | |
16 giugno 2015 | 15 settembre 2017 | Simone Monopoli | centro-destra | Sindaco | [12] |
18 settembre 2017 | 9 settembre 2018 | Vincenzo De Vivo | Comm. straordinario | [12] | |
10 settembre 2018 | 22 settembre 2020 | Fernando Mone Giovanni Cirillo Roberto Andracchio |
Commissione straordinaria | [12] | |
22 settembre 2020 | 3 agosto 2023 | Vincenzo Falco | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
4 agosto 2023 | in carica | Gianfranco Tomao | Comm. pref. | [12] |
Ha sede nel comune la società di calcio Unione Sportiva Dilettantistica Nuova Boys Caivanese, nata nel 1908. Nel 2017 il kickboxer Giuseppe Angelino vinse il campionato del mondo di kickboxing nella categoria -79 kg.[13]
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