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università privata in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA o Università LUMSA) è un'università privata italiana d'ispirazione cattolica - con sede principale a Roma e sedi distaccate a Palermo e Taranto. Fondata nel 1939, è il secondo ateneo più antico di Roma dopo La Sapienza.[1]
Libera Università Maria ss. Assunta | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Altre sedi | Palermo, Taranto |
Dati generali | |
Nome latino | Libera Universitas Maria Ss. Assumpta |
Soprannome | LUMSA |
Motto | In fide et humanitate |
Fondazione | 26 ottobre 1939 |
Fondatore | Luigia Tincani |
Tipo | Privata |
Dipartimenti | Giurisprudenza, economia, politica, lingue moderne (Roma) Scienze umane (Roma) Giurisprudenza (Palermo) |
Rettore | Francesco Bonini |
Presidente | Giovanni Lajolo |
Dir. generale | Giampaolo Di Giorgio |
Studenti | 9 000[1] |
Dipendenti | 400 docenti[1] |
Colori | Verde, Bianco |
Affiliazioni | BioGeM |
Sport | SSD United Sport LUMSA |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
Il 26 ottobre 1939, con Regio decreto n. 1760[2] pubblicato in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, nasce in via Traspontina a Roma (la sola sede concessa direttamente dalla Santa Sede) l'Istituto superiore di magistero femminile "Maria SS. Assunta", costituito da Luigia Tincani — con l'aiuto del cardinale Giuseppe Pizzardo e di papa Pio XII[3] — per dare accesso all'istruzione universitaria delle religiose, a loro negato fino a gran parte della prima metà del XX secolo. A partire dagli anni Quaranta, in concomitanza con il pontificato di Pio XII, inizia la lunga serie di contatti tra la Santa Sede e l'Istituto. Il 16 marzo 1941 il Papa riceve in udienza le prime studentesse, incontro ripetutosi pochi anni dopo con l'incontro delle prime sessanta laureande dell'università con il papa. La prima sessione di laurea, in pieno periodo bellico, si è svolta nell'Aula Magna di Palazzo Serristori davanti a una commissione presieduta dal direttore dell'Istituto, il professor Giuseppe Cardinali, storico del mondo antico e già docente allo Studium Urbis, e dal cardinale Giuseppe Pizzardo, divenuto membro ad honorem della Pontificia accademia delle scienze. Il primo titolo rilasciato dall'Istituto è andato a suor Amalia Cernuda. Nei primi anni di attività, nell'Istituto vi insegnano docenti di stampo antifascista, esclusi dall'insegnamento in quella che fino a quel momento era stata la sola università della capitale italiana, la Regia università di Roma, divenuta in seguito Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Nel 1946 viene inaugurata la nuova sede del Maria SS. Assunta, un edificio costruito appositamente dallo IOR in soli cinque anni, in via della Traspontina, con ingresso secondario in Borgo Sant'Angelo. L'amministrazione, guidata dalle Missionarie della Scuola, è affidata a Fabiola Breccia Fratadocchi. Il 1º maggio 1946 arriva un primo piccolo riconoscimento per la qualità della didattica grazie al primo posto, per un'allieva, nel Concorso nazionale di prosa latina. Nel 1967 vengono aperte le iscrizioni alle studentesse laiche: la popolazione studentesca resterà di solo sesso femminile fino agli inizi degli anni novanta, così come gli insegnamenti proposti saranno fino a quel periodo di solo stampo pedagogico.
Nel 1989 nasce, per decreto dell'allora Ministero dell'Università e della Ricerca, la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA), con la sola facoltà di magistero. All'inizio degli anni Novanta l'ateneo si amplia: in questi anni apre le iscrizioni anche agli studenti di sesso maschile e prende possesso dell'edificio di piazza delle Vaschette. Nel 1991 viene inaugurata la facoltà di lettere e filosofia, mentre nel 1992 arrivano i primi corsi di laurea in scienze della comunicazione e i diplomi universitari in giornalismo e tecnica pubblicitaria. Nel 1995 l'Università entra in possesso del nuovo stabile di via Pompeo Magno, nelle vicinanze della Corte di Cassazione, dove viene attivata la facoltà di giurisprudenza.
Rispettivamente nel 1997 e 1999 vengono aperte la sede universitaria distaccata di Palermo e il polo didattico di Taranto, mentre al termine del Giubileo del 2000 viene acquisito il complesso di via di Porta Castello.
All'inizio degli anni Duemila, durante il quale l'università italiana si era rinnovata per via della riforma dell'ordinamento accademico emanata nel 1999, l'Università LUMSA era ormai entrata a pieno regime. Pochi anni dopo, più precisamente nel 2002, viene inaugurata la nuova sede dell'università, nata da un accordo della Santa Sede con la LUMSA stessa.
Con la nomina del nuovo rettore Francesco Bonini, avvenuta nel 2014, la LUMSA cresce e si diversifica l'offerta formativa. Nel 2016 viene inaugurata la nuova Biblioteca Centrale d'Ateneo, mentre a Palermo, dal 2014 al 2016, l'Università acquisisce le strutture dell'ex Stazione Lolli, dando il via alla riqualificazione dell'area con la creazione di nuovi spazi e aule.[4][5]
Lo statuto approvato nel 2011[6] ridefinisce l'organizzazione dell'ateneo, articolandolo in tre dipartimenti:
L'università è sede di due scuole di specializzazione, organizzate e riconosciute secondo la normativa ministeriale:
Alle precedenti s'affianca la scuola di giornalismo.
La LUMSA svolge le sue attività su quattro sue sedi principali:
Alle quali s'affiancano:
L'università ospita a Roma due residenze per studenti fuori sede in piazza Adriana, adiacente a Castel Sant'Angelo, e in piazza delle Vaschette.
Direttori dell'istituto pareggiato di magistero:
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