L'Unione economica e monetaria ovest-africana (in francese: Union économique et monétaire ouest-africaine, UEMOA) è un'organizzazione internazionale di otto Stati dell'Africa occidentale creata per promuovere l'integrazione economica tra i paesi che condividono una moneta comune, il franco CFA.
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L'unione fu creata con un trattato firmato a Dakar il 10 gennaio 1994 da capi di Stato e di governo di sette paesi. Il trattato entrò in vigore il 1º agosto 1994, dopo la sua ratificazione da parte di tutti gli Stati membri.
Il 2 maggio 1997 la Guinea-Bissau divenne l'ottavo Stato membro.
L'organizzazione è un'unione doganale e monetaria tra alcuni membri della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS).
L'Unione economica e monetaria ovest-africana è articolata nei seguenti organi:
- la Conferenza dei Capi di Stato, è l'autorità suprema e risolve tutte le questioni che non hanno potuto trovare delle soluzioni nel Consiglio. Decide dell'adesione eventuale di nuovi stati membri e prende atto del ritiro o dell'esclusione dei partecipanti. Si riunisce almeno una volta all'anno e prende le sue decisioni all'unanimità;
- il Consiglio dei ministri, definisce la politica monetaria e del credito dell'Unione al fine di assicurare la salvaguardia della valuta comune e di poter finanziare le attività e lo sviluppo economico dei membri. Ciascun membro è rappresentato da due ministri, ma ciascuno stato ha un solo voto. Ha il potere di modificare la definizione dell'unità monetaria. Si riunisce almeno due volte all'anno e prende le decisioni all'unanimità.
- la Commissione, esercita, in vista del buon funzionamento e dell'integrità generale dell'Unione, il potere esecutivo, delegato dal Consiglio. Trasmette alla Conferenza e al Consiglio le raccomandazioni e pareri che ritiene adeguate per la conservazione e lo sviluppo dell'Unione, può rivolgersi alla Corte di Giustizia in caso di mancanze dei membri agli obblighi che derivano loro dai doveri comunitari. Ha sede a Ouagadougou, Burkina Faso;
- la Corte di giustizia, vigila sull'interpretazione uniforme del diritto comunitario e alla sua applicazione e giudica le mancanze degli stati ai loro obblighi comunitari. Arbitra i conflitti tra gli stati o tra l'Unione e i suoi agenti. È composta da giudici, uno per stato, nominati per un mandato di sei anni rinnovabili, ha sede a Ouagadougou, Burkina Faso;
- la Corte dei conti, controlla i conti degli organi dell'Unione e l'affidabilità dei dati di bilancio necessari all'esercizio della sorveglianza multilaterale. È composta da tre consiglieri in carica per sei anni, rinnovabili una volta;
- il Comitato interparlamentare, gioca un ruolo consultivo e di stimolo al dibattito sull'integrazione, riceve il rapporto annuale della Commissione e si esprime sotto forma di rapporti o di risoluzioni. Prefigura il parlamento dell'Unione che sarà caricato del controllo democratico degli organi dell'Unione. La sua sede è a Bamako, Mali;
- la Camera consolare regionale, è il luogo privilegiato del dialogo tra l'Unione e i principali operatori economici, è un organo consultivo, creato dal Trattato dell'Unione ed è responsabile di realizzare le implicazioni effettive del settore privato nel processo di integrazione. Raggruppa le camere consolari nazionali, le associazioni professionali e le organizzazioni patronali dei membri. La sua sede è a Lomé, Togo;
- la Banca centrale degli Stati dell'Africa dell'ovest, è un'istituzione pubblica internazionale con sede a Dakar, Senegal, ha il privilegio elusivo dell'emissione monetaria negli stati dell'Unione. Il Consiglio d'Amministrazione è formato da diciotto membri, due per ogni stato partecipante alla gestione della Banca (otto paesi membri più la Francia). Il Consiglio fissa le condizioni d'investimento della Banca in materia monetaria. È presieduta dal Governatore, che comunque non partecipa alle votazioni;
- la Banca ovest-africana dello sviluppo, ha sede a Lomé, Togo, ha come obiettivo lo sviluppo equilibrato degli stati e di favorire la loro integrazione. Attraverso la raccolta di disponibilità interne e la ricerca di capitali esterni, la Banca contribuisce al finanziamento, sotto varie forme, di infrastrutture di sostegno allo sviluppo, del miglioramento delle condizioni e dei mezzi di produzione e di istituire delle nuove attività.
I suoi obiettivi sono[1]:
- una maggiore competitività economica, attraverso mercati aperti e competitivi, insieme con la razionalizzazione e l'armonizzazione dell'ambiente giuridico;
- la convergenza di politiche e indicatori macroeconomici;
- la creazione di un mercato comune;
- il coordinamento delle politiche settoriali;
- l'armonizzazione delle politiche fiscali.
In termini di risultati, i membri hanno attuato i criteri di convergenza macroeconomica e un efficace meccanismo di sorveglianza, hanno adottato un'unione doganale e tariffe esterne comuni (2000), hanno armonizzato le regole della tassazione indiretta, hanno avviato politiche regionali strutturali e regionali. Nel settembre del 2002 l'indagine del Fondo Monetario Internazionale cita l'organizzazione come “il più lungo cammino verso l'integrazione” di tutti i raggruppamenti regionali in Africa[2].
L'ECOWAS e l'Unione hanno sviluppato un programma comune di azione sulla liberalizzazione del commercio e la convergenza della politica macroeconomica, hanno anche concordato su regole comuni di origine per rafforzare il commercio e l'ECOWAS è d'accordo ad adottare le forme della dichiarazione doganale e i meccanismo di compensazione dell'Unione[3].
Il logo rappresenta due forme dinamiche ed ellittiche che malgrado la loro specificità, si intrecciano per esprimere due nozioni forti, la solidarietà e la complementarità degli stati e dei popoli dell'Unione.
Questa solidarietà e questa complementarità sono pronte a liberarsi in un movimento ascensionale continuo che condurrà allo sviluppo economico, sociale e culturale dei popolazioni.
Qui l'energia delle liane della foresta si armonizzano con le vibrazioni calde e vivaci del Sahel per produrre la sfera di felicità che illustra le caratteristiche e gli obiettivi dell'Unione.
Le risorse naturali e le attrezzature materiali sono rappresentate dalla mezza sfera blu, mentre le risorse intellettuali o spirituali dalla mezza sfera in oro.
Infine, il cerchio bianco esprime la pace, la serenità e la stabilità che devono restare l'ancora del processo di integrazione.
Copia archiviata, su idrc.ca. URL consultato il 27 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2009). Integrazione e cooperazione regionale nell'Africa dell'Ovest Una prospettiva multidimensionale, Capitolo 1. Introduzione: Riflessioni su un'agenda per l'integrazione e la cooperazione regionale in Africa dell'Ovest
“Comunità Economica degli Stati Ovest-Africani (ECOWAS)” scheda dell'Ufficio degli Affari Africani del Dipartimento di Stato statunitense
“Relazione annuale sull'integrazione in Africa 2002” All Africa, 1º marzo 2002
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