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vasetti per cosmetici, soprattutto unguenti e profumi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il lacrimatoio (o vaso lacrimale o unguentario) era una ampolla di vetro o di materiali preziosi (argento, alabastro) che conteneva unguenti o profumi, chiamato in latino unguentarium[1][2].
I lacrimatoi sono stati trovati il più delle volte nelle tombe romane o ellenistiche dal III alla metà del I secolo a.C.; era stato ipotizzato erroneamente che avessero la funzione di raccogliere le lacrime dei parenti del defunto, dandone il nome[3][4]. L'equivoco, nato probabilmente dall'interpretazione di un versetto del libro dei Salmi[5], venne ripreso fra gli altri da Shakespeare[6]. La corretta interpretazione di quegli oggetti venne proposta dal conte di Caylus nel XVIII secolo[7][8].
Nel XIX secolo, nell'Inghilterra vittoriana e negli Stati Confederati d'America, durante la guerra di secessione, vennero tuttavia utilizzati effettivamente dei piccoli contenitori per la conservazione delle lacrime la cui raccolta avveniva attraverso speciali tamponi[9].
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