Uccelli migratori

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Uccelli migratori

Gli uccelli migratori sono volatili che compiono migrazioni nei vari periodi dell'anno.

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Stormo di gru cenerine

Tipologia

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il passaggio obbligato per le migrazioni del collo di bottiglia dello Stretto di Messina visto da Monte Dinnammare, Peloritani

In genere ne compiono due annuali: una che fanno subito dopo lo svezzamento, insieme ai genitori, verso regioni a clima più mite e con quantità e qualità di cibo migliore; e una facendo la rotta inversa, verso le regioni in cui sono nati, che per il periodo della riproduzione hanno un clima più fresco e una quantità di cibo superiore, così da consentire una più facile gestione della crescita dei piccoli. Gli uccelli migratori coprono distanze più o meno lunghe, a seconda della specie. Per affrontare la migrazione cambiano la propria alimentazione con cibi ricchi di zuccheri, modificano il metabolismo, aumentando la sintesi dei lipidi; inoltre cambiano anche il piumaggio. La sterna artica percorre la maggiore distanza: dai mari del Nord al Polo Sud dopo un viaggio di oltre 17.000 chilometri. La cannaiola verdognola va dall'Europa al sud Africa, mentre il Falco della Regina arriva fino al Madagascar. I migratori si muovono anche percependo il campo geomagnetico.[1]

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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