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Torre dei Conti

torre di Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La torre dei Conti, o tor de' Conti[1], è una torre medievale di Roma, sita in largo Corrado Ricci alla confluenza tra via Cavour e via dei Fori Imperiali, nel rione Monti.

Dati rapidi Torre dei Conti Torri di Roma, Ubicazione ...

Eretta nel IX secolo dalla famiglia Conti di Anagni, sull'area occupata dall'antico tempio della Pace nel complesso dei Fori Imperiali, la torre è stata fortificata nei secoli successivi e in particolare intorno al 1203 su iniziativa di papa Innocenzo III, venendo tuttavia danneggiata più volte nel corso dei secoli successivi.

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Storia

Riepilogo
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La torre dei Conti nel 2022

Un primo nucleo fortificato fu eretto nell'858 da Pietro dei Conti di Anagni sopra una delle esedre del portico del tempio della Pace, venendo rivestito con travertino asportato dai vicini Fori Imperiali; tale copertura fu poi asportata a sua volta nel XVI secolo per la realizzazione di Porta Pia. Lo storico dell'arte Giorgio Vasari, nella sua opera Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, attribuisce il disegno dell'edificio allo scultore e architetto Marchionne Aretino[2] (a cui fu attribuita anche la "fabrica" della chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo[3]), citato da Vasari nella vita di Arnolfo di Cambio.[4]

Nel 1203 furono effettuati lavori di ampliamento del primitivo fortilizio a opera di papa Innocenzo III per la sua famiglia, i Conti di Segni, sebbene altre fonti riportino che i lavori siano stati effettuati per conto di Riccardo conte di Sora, fratello di Innocenzo III.[5] I lavori di costruzione terminarono nel 1216, anno in cui Innocenzo III morì.[6] Per la sua mole (in origine circa 50-60 metri) divenne nota anche come Torre Maggiore e colpì particolarmente Francesco Petrarca, che la definì "Turris illa toto orbe unica",[5] cioè "Quella torre che è unica in tutto il mondo".

Nel corso dei secoli vari terremoti danneggiarono la costruzione: in particolare a seguito del terremoto del 1349 la torre diventò inabitabile e fu abbandonata fino al 1620, quando fu ristrutturata. Altri terremoti seguirono nel 1630 e nel 1644. Successive ristrutturazioni avvennero alla fine del Seicento sotto papa Alessandro VIII, con la costruzione dei due contrafforti di rinforzo.

L'apertura di via Cavour a fine Ottocento e quella di via dei Fori Imperiali in età fascista lasciarono la torre in posizione isolata rispetto alle altre costruzioni. Nel 1937 la torre fu donata da Benito Mussolini alla Federazione nazionale Arditi d'Italia, che vi rimase fino al 1943.[7] Nel 1938 il salone del tempio della Pace, sulle cui mura perimetrali si sorregge la torre, fu adibito a mausoleo del generale degli Arditi e presidente della federazione, Alessandro Parisi, morto quell'anno in un incidente stradale.[8] Le spoglie del generale sono tuttora conservate nella sala, in un sarcofago di epoca romana.

La torre ha ospitato degli uffici pubblici fino al 2006, anno in cui è stata sgomberata e lasciata in stato di abbandono.[1] Nel 2022 la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali ha avviato un intervento di restauro e riallestimento della torre come museo e centro servizi dedicato all'area dei Fori Imperiali, finanziato tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) con un importo di 6,9 milioni di euro.[9]

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La torre dei Conti dopo il crollo del 2025

Il 3 novembre 2025, durante lo svolgimento dei lavori di restauro, la torre è parzialmente crollata,[10][11] provocando tra gli operai al lavoro nel cantiere un morto e tre feriti lievi.[11][12]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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