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pugile statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Tony Tucker (Grand Rapids, 27 dicembre 1958) è un ex pugile statunitense appartenente alla categoria dei pesi massimi.
Tony Tucker | |
---|---|
Nazionalità | Stati Uniti |
Altezza | 196 cm |
Peso | 105 kg |
Pugilato | |
Categoria | Pesi massimi |
Termine carriera | 7 maggio 1998 |
Carriera | |
Incontri disputati | |
Totali | 65 |
Vinti (KO) | 58 (48) |
Persi (KO) | 7 (3) |
Statistiche aggiornate al 7 maggio 1998 | |
Era soprannominato TNT Tucker, dal nome del trinitrotoluene.[1]
Ebbe una brillante carriera amatoriale, riportando 115 vittorie in 121 incontri[1] e vincendo la medaglia d'oro ai Giochi Panamericani del 1979.[1] Acquisì fama internazionale nel 1987, anno in cui sfidò James Douglas per il titolo mondiale dei massimi in versione IBF.[2][3] L'incontro, disputatosi il 30 maggio a Las Vegas, lo vide prevalere con un knockout tecnico alla decima ripresa.[4] La sera stessa, Mike Tyson vinse contro Pinklon Thomas la versione WBA del titolo[4]: i due si sfidarono così 9 settimane dopo, il 1º agosto, per la riunificazione della corona.[1] Tucker vantava in quel momento 35 vittorie, di cui 30 prima del limite, in altrettanti incontri.[5] Prima della sfida, dichiarò di ritenersi sfavorito.[5]
Riuscì invece a resistere in piedi contro Tyson per 12 riprese, cedendo soltanto ai punti.[6] Tucker risulta così essere il pugile che ha detenuto un titolo mondiale per minor tempo, ovvero 63 giorni.[7] Altri incontri importanti della sua carriera - entrambi persi - furono contro Lennox Lewis (8 maggio 1993[8]) e Bruce Seldon (8 aprile 1995).[9]
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