Tonno di coniglio
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Il tonno di coniglio, più raramente coniglio in composta,[2][3][4] è un antipasto tradizionale delle Langhe e del Monferrato, in Piemonte.[1][5][6][7][8][9]
Si tratta di un coniglio che, dopo essere stato messo a bollire, tagliato in più parti e lasciato raffreddare, viene immerso in olio, sale e salvia.[10][11] Il piatto può essere servito con carote o crostini a piacere.[12] I barattoli con tonno di coniglio si conservano per cinque o sei mesi.[10]
Storia
Il tonno di coniglio è un piatto di origine contadina che a volte veniva preparato con qualche giorno di anticipo, in quanto l'olio in cui è immerso permette una lunga conservazione. Il gastronomo Giovanni Goria asseriva che la carne di coniglio «succhia l'olio diventando tenera come un tonno»; egli consigliava anche di aggiungere altro olio durante la marinatura affinché esso imbibisca l'animale senza ricoprirlo.[10] Vari tomi di cucina danno al piatto nomi diversi fra cui "tonno"[10] e "coniglio in composta";[2] in alcuni casi, esso è stato confuso con la "terrina di coniglio".[10]
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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