città nordafricana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Thugga (nome moderno Dougga) è una città nordafricana che conserva numerosi resti di monumenti punici, numidi e romani, che ne fanno uno dei più importanti siti archeologici della Tunisia. Per l'eccezionale stato di conservazione di alcuni suoi monumenti, che rivelano la tipica struttura delle cittadine romane del Nordafrica, il sito è annoverato nella lista dei patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO.
Mausoleo di Massinissa. Dougga ospita un importante monumento della cultura numidica: un mausoleo che Micipsa fece erigere in onore del padre, Massinissa, nel 138 a.C. Questo mausoleo contiene, tra l'altro, una lunga iscrizione bilingue, in punico e numidico, che è stata molto importante sia per la decifrazione dell'antico alfabeto libico, sia per lo studio dell'organizzazione politica delle città numidiche dell'antichità.
Capitolium, o tempio capitolino, eretto al tempo dell'imperatore romanoMarco Aurelio[3] nel 166-167 d.C., è un monumento imponente. Il tempio, dedicato alla Triade Capitolina (Giove, Giunone e Minerva), è particolarmente ben conservato ed è, anche per la qualità della sua esecuzione, uno dei più pregevoli monumenti romani dell'intera Africa settentrionale. Si tratta di un tempio prostilo (con colonne solo sulla fronte) tetrastilo (facciata a quattro colonne), con fustiscanalati sormontati da capitellicorinzi. La facciata è sormontata da un frontone che conteneva un bassorilievo raffigurante l'apoteosi dell'imperatore Antonino Pio, portato in cielo da un'aquila. I muri della cella vennero eretti secondo la tecnica dell'opus africanum, caratterizzata dall'utilizzo di grossi pilastri in pietra intervallati, i cui interstizi sono colmati con pietre di minori dimensioni.
Vi erano poi altri edifici pubblici, come una piazza fatta costruire da Commodo e di fronte al Capitolium. Più sotto un mercato, delle terme, l'arco di Alessandro Severo ed un teatro la cui cavea era appoggiata alla collina, con, di fronte, un bell'edificio scenico. Le abitazioni private erano spesso costruite a due piani, con entrate indipendenti sui diversi livelli.[3]
S.Rinaldi Tufi, Archeologia delle province romane, Roma 2007, p.390.
James G. Février, "La constitution municipale de Dougga à l'époque numide", in Mélanges de Carthage offerts à C. Saumagne, L. Poinssot, M. Pinard, Paris, Geuthner (1964-5), pp.85–91