Thomas James Olmsted (Oketo, 21 gennaio 1947) è un vescovo cattolico statunitense, dal 23 agosto 2021 amministratore apostolico sede vacante della Santa Protezione di Maria di Phoenix e dal 10 giugno 2022 vescovo emerito di Phoenix.

Fatti in breve Thomas James Olmsted vescovo della Chiesa cattolica, Titolo ...
Thomas James Olmsted
vescovo della Chiesa cattolica
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Jesus Caritas
 
TitoloPhoenix
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato21 gennaio 1947 (77 anni) ad Oketo
Ordinato presbitero2 luglio 1973 dal vescovo Glennon Flavin
Nominato vescovo16 febbraio 1999 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo20 aprile 1999 dal vescovo Eugene John Gerber
 
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Biografia

Thomas Olmsted nacque nel 1947 a Oketo, nel Kansas, da Pat e Helen Olmsted; ebbe due fratelli e tre sorelle.[1] Dopo aver frequentato la Summerfield High School, si iscrisse al seminario san Tommaso d'Aquino di Denver, nel Colorado, dove nel 1969 ottenne un bachelor in filosofia.[1]

Il 2 luglio 1973 fu ordinato presbitero dal vescovo Glennon Flavin per la diocesi di Lincoln, Nebraska.[2]

Nel 1981 ottenne un dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana, mentre tra il 1979 e il 1988 lavorò presso la Segreteria di Stato della Santa Sede.[1]

Il 16 febbraio 1999 fu nominato vescovo coadiutore della diocesi di Wichita da papa Giovanni Paolo II. Ricevette l'ordinazione episcopale il 20 aprile dello stesso anno dal vescovo Eugene Gerber, co-consacranti l'arcivescovo James Patrick Keleher e il vescovo Fabian Bruskewitz.[2]

Il 4 ottobre 2001 divenne vescovo di Wichita, succedendo ad Eugene Gerber,[2] mentre il 25 novembre 2003 fu nominato vescovo della diocesi di Phoenix, sostituendo Thomas Joseph O'Brien, dimessosi dal suo incarico a causa del suo coinvolgimento in un incidente stradale mortale.

Dal 1º agosto 2018 al 23 agosto 2021 ricoprì anche l'ufficio di amministratore apostolico sede plena dell'eparchia della Santa Protezione di Maria di Phoenix; il 23 agosto 2021, con l'accettazione della rinuncia dell'eparca John Stephen Pažak, fu nominato amministratore apostolico sede vacante.

Hanno suscitato interesse e reazioni critiche alcune prese di posizione del vescovo Olmsted.

Nel 2006, mise in discussione la modalità di somministrazione dell'eucaristia ad un ragazzo affetto da autismo: l'ostia consacrata infatti veniva immessa in bocca, ma poi era immediatamente rimossa dal padre. In una lettera alla famiglia, il vescovo spiegava che in tal modo il ragazzo non riceveva effettivamente il sacramento, perché non compiva l'atto di "prendere e mangiare", ma simulava solo la Comunione.[3]

Il 10 marzo 2009 esprimeva forte contrarietà nei confronti del presidente Obama, che il giorno precedente aveva approvato il finanziamento federale della ricerca sulle cellule staminali embrionali.[4] Pochi giorni dopo, Olmsted criticava la scelta dell'Università di Notre Dame di aver invitato il presidente Obama come oratore, e di avergli conferito una laurea honoris causa. In una lettera il vescovo accusava il rettore John I. Jenkins di aver commesso un grave errore, disobbedendo a quanto sancito dai vescovi americani nel 2004, in una Dichiarazione in cui si affermava che "le comunità e le istituzioni cattoliche non dovrebbero rendere onore a coloro che agiscono in violazione dei nostri principi morali fondamentali".[5][6]

Nel novembre 2009 suor Margaret McBrid, esponente della commissione etica dell'ospedale cattolico di Phoenix, fu colpita da un provvedimento di scomunica e allontanata dall'ospedale, per aver dato la sua approvazione ad un intervento di interruzione di gravidanza, sostenendo che, considerando il grave stato di salute della madre, fosse un aborto moralmente accettabile e consentito dalla dottrina della Chiesa. Il vescovo estese il provvedimento di scomunica anche a tutto il personale dell'ospedale coinvolto nella vicenda.[7][8]

Fu tra i primi firmatari della Manhattan Declaration: A Call of Christian Conscience, un appello presentato il 20 novembre 2009, in cui esponenti di diverse confessioni cristiane si pronunciavano in difesa della sacralità della vita umana, del matrimonio, della libertà di fede e dell'obiezione di coscienza. Il documento si poneva in aperto contrasto con i progetti di riforma in materia di sanità promossi dal presidente Obama e già all'esame del Congresso.[9]

Nel 2011 la diocesi guidata da Olmsted pubblicò sul proprio sito web la lista degli esponenti del clero accusati di abusi sessuali su minori,[10] rivelando l'identità di alcuni sacerdoti, frati, diaconi e di un vescovo, anche allo scopo di incoraggiare le vittime a denunciare il reato.[11]

Il 10 giugno 2022 papa Francesco accolse la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Phoenix per raggiunti limiti di età.[12][13][14][15][16][17][18][19]

Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  • Vescovo Eduardo Alanis Nevares (2010)

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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