The Australian Pink Floyd Show
Tribute band dei Pink Floyd Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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The Australian Pink Floyd Show, spesso chiamata Australian Pink Floyd, è una tribute band australiana formata con lo scopo di ricreare nei dettagli suoni e atmosfere che hanno caratterizzato i concerti dei Pink Floyd.[1]
The Australian Pink Floyd Show | |
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The Australian Pink Floyd Show in concerto | |
Paese d'origine | Australia |
Genere | Rock progressivo Rock psichedelico |
Periodo di attività musicale | 1988 – in attività |
Sito ufficiale | |
Il gruppo nacque nel 1988 ad Adelaide ed esordì suonando in locali della zona. Il loro successo dipendeva dal fatto che l’Australia, per la sua collocazione geografica e per l’ampiezza del territorio, era raramente meta dei tour in cui si esibivano gruppi provenienti dall’emisfero settentrionale.[1] La prima formazione si costituì su iniziativa del chitarrista Lee Smith – già affiancato dal batterista Grant Ross e dal bassista Trevor Turton – che tramite un annuncio richiese un tastierista e un vocalist per ampliare il gruppo così da poter imitare da vicino i Pink Floyd. Al messaggio risposero Steve Mac e Jason Sawford e il gruppo, assunto il nome di Think Floyd, cominciò a esercitarsi ascoltando con attenzione la produzione dei Pink Floyd e riproducendone le sonorità; la risposta del pubblico fu favorevole e così il quintetto iniziò le tournée australiane. La loro popolarità crebbe talmente da vedere gli Australian Pink Floyd Show – come si erano rinominati – protagonisti di uno spettacolo[2] al Wembley Stadium Conference Centre nell’agosto del 1993, in occasione della prima assemblea internazionale dei fans dei Pink Floyd.[3] La loro notorietà si espandeva nel Regno Unito e nel continente europeo, nonostante qualche rimaneggiamento nella formazione. Il gruppo australiano nel 1994 ebbe perfino l’onore di suonare di fronte a David Gilmour e successivamente alla presenza degli stessi Pink Floyd alcuni dei quali, in un finale trascinante, si unirono ad elementi della tribute band nell’esecuzione di celebri motivi floydiani.[2]
Ormai stabilitisi in Gran Bretagna, superarono in notorietà altri musicisti affermati,[1] e negli anni a seguire furono sul palco di molti teatri e in festival rock. Nel 2003, dopo alcuni cambiamenti nell’organico, a trent’anni dalla pubblicazione replicarono The Dark Side of the Moon ingaggiando dei coristi e un sassofonista e andando in tournée in Nord America e in Europa; due anni dopo fu la volta di Wish You Were Here con tour in Sud America, poi toccò ad Animals, registrato dal vivo nello stesso anno.[2] Mentre i tour si susseguivano, gli Australian Pink Floyd hanno perfezionato le capacità musicali riproduttive e affinato le soluzioni tecniche via via più complesse,[4] così da esibirsi in spazi sempre più larghi come la Wembley Arena e la O2 Arena a Londra. Nel 2011 il gruppo si è rinforzato con l’ingresso di David Domminney Fowler, Alex McNamara e le coriste Emily Lynn, Lara Smile e Lorelei McBroom. Negli anni a venire si sono avvicendate le tournée; nel 2014 la formazione è stata protagonista di concerti anche in Russia.[2]
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