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Le targhe d'immatricolazione della Polonia vengono utilizzate per identificare i veicoli immatricolati nel paese dell'Europa centrale.
Nelle targhe introdotte il 1º maggio 2000 la prima (l'unica nelle targhe ridotte per autoveicoli) lettera identifica il voivodato, mentre le lettere successive (due o una), indicano il distretto o, nel solo caso di Varsavia, i quartieri della capitale.
La lettera del voivodato è seguita da un blocco alfanumerico che inizia con una cifra da 0 a 9 nelle sole targhe personalizzate e provvisorie (vd. infra).
Le lettere utilizzate sono quelle dell'alfabeto latino eccettuata la "Q", sono pertanto escluse lettere con accenti o segni diacritici usate invece in altri Stati, in Germania per esempio. A fine luglio del 2002 sono state modificate la "M" e la "W". Il font adottato è una variante del DIN 1451. A sinistra è posizionata una banda blu verticale con la sigla automobilistica internazionale PL (a caratteri bianchi) in basso, sopra la quale dal 2000 fino al 30 aprile 2006 si trovava la bandiera della Polonia, che dal 1º maggio dell'anno suddetto è stata sostituita dalle dodici stelle in circolo simbolo dell'Unione Europea.
Nelle targhe posteriori su due linee per autoveicoli e in quelle dei motoveicoli la banda blu è seguita dalla sigla del voivodato e del distretto sulla riga superiore, una serie alfanumerica variabile occupa la linea inferiore.
Fra la sigla dell'area di provenienza e il blocco alfanumerico, da gennaio 2018 è impresso su ogni targa emessa da maggio 2000 un ologramma di forma rettangolare: si tratta dello sticker di legalizzazione o anticontraffazione. Questo, all'atto dell'immatricolazione, viene fornito in tre copie: una (30 × 10 mm) va incollata sul libretto di circolazione, le due restanti (30 × 20 mm) su entrambe le targhe.
Dal 10 luglio 2020 a tutte le targhe prodotte vengono applicati elementi marcati al laser che garantiscono un'ulteriore protezione contro la contraffazione.
Un secondo bollino, quello di controllo (50 × 100 mm), con contorno olografico e targa stilizzata da applicare sul parabrezza nell'angolo inferiore destro, non è più obbligatorio dal 4 settembre 2022.
Inizialmente, per ottemperare a una circolare europea, erano state emesse targhe con soli sette caratteri, in modo da renderne più agevole la lettura. Tuttavia, essendo il sistema delle sigle distrettuali misto, con capoluoghi indicati da due o tre lettere, ciò comportava che per non superare i sette caratteri, le targhe delle province con tre lettere dovessero contenere solo quattro caratteri alfanumerici in luogo dei cinque presenti nelle targhe di quelle con due lettere, seguendo una numerazione che partiva da quattro cifre e introducendo in seguito prima una lettera in tutte e quattro le posizioni possibili, poi due. Ciononostante in alcune aree densamente popolate tale scelta si è rivelata sbagliata e, per ovviare all'esaurimento delle combinazioni possibili, non volendo optare per l'uso di più di due lettere nel blocco alfanumerico (dato che ciò avrebbe introdotto nel sistema l'uso di parole e in Polonia le targhe personalizzate sono costose), si è deciso di emettere, nelle sole province che hanno esaurito le combinazioni possibili, targhe a otto caratteri, in cui la combinazione alfanumerica sale a cinque cifre anche nelle province con sigle costituite da tre lettere. Solamente nei distretti in questione si è quindi provveduto a rimpicciolire la dimensione di numeri e lettere per far posto all'ottavo carattere. Nelle targhe con sigle a tre lettere alcune combinazioni (fra cui WZY 1234 e WZY 123A, dove W indica il voivodato e ZY il distretto, in questo caso di Żyrardów) sono state escluse per evitare coincidenze alfanumeriche con il precedente sistema, in vigore dal 1976 fino al 30 aprile 2000.
Va inoltre segnalata la particolarità sopra accennata della capitale, in cui ogni quartiere è identificato da una sigla distinta. Tale decisione è stata presa per ovviare all'altissimo numero di immatricolazioni e reimmatricolazioni (in Polonia la targa deve essere cambiata se si cambia residenza).
X = lettera identificativa del voivodato.
Y(Z) = sigla identificativa del distretto o città.
A(B) = lettera/e seriale/i (oltre alla Q, non sono usate la B, la D, la I, la O e la Z).
Le dimensioni dei formati e i colori sono identici a quelli delle targhe ordinarie. Ogni targa personalizzata deve iniziare con la lettera identificativa del voivodato; questa è seguita da una cifra e da uno spazio. I restanti caratteri, che variano da tre a cinque, possono essere scelti dal proprietario, tuttavia il primo carattere dopo lo spazio dev'essere una lettera, non viene utilizzata la "Q", la combinazione non deve formare parole offensive, non ci possono essere più di due cifre alla fine della sequenza alfanumerica. La sovrattassa attuale ammonta a circa 240 €.
Le serie sono identiche a quelle sopra elencate per le varie categorie di veicoli; non sono previste numerazioni distinte.
Queste targhe, con caratteri neri su fondo verde chiaro, sono state introdotte a gennaio del 2020 per i veicoli a zero emissioni la cui fonte di energia non è la combustione di idrocarburi. Possono essere rilasciate per autoveicoli (con formato su unica o doppia linea oppure ridotto), macchine agricole, motoveicoli nonché ciclomotori, anche come targhe personalizzate (eccetto i ciclomotori). Il proprietario di un veicolo di questo tipo, se lo ha precedentemente immatricolato utilizzando targhe ordinarie, può richiedere una nuova targa con tale formato senza far modificare il numero di immatricolazione[1].
Nelle targhe diplomatiche, che dal 2002 hanno scritte bianche su sfondo blu elettrico (blu dal 2000 al 2002), la prima lettera è sempre una W[2] ed è seguita da un numero di sei cifre: le prime tre identificano il Paese della rappresentanza o l'organizzazione internazionale a cui è intestato l'automezzo, le tre restanti indicano invece se il veicolo è privato o no e lo status del proprietario, in base al seguente schema:
I caratteri sono neri su fondo giallo con a destra il disegno stilizzato, applicato con la tecnologia laser, di un'auto o di una moto oldtimer. Soltanto veicoli immatricolati da oltre 25 anni, fuori produzione da almeno 15 anni e contenenti almeno il 25% di parti originali possono essere registrati come storici, oltre a modelli anche più recenti ma non prodotti in serie (prototipi).
Dal 1º maggio 2023, in concomitanza con l'introduzione della targa per ciclomotori storici, che reca in basso a destra il simbolo inciso al laser della moto d'epoca, per tutti questi veicoli è disponibile il formato ridotto, con la serie costituita da tre caratteri posposti alla lettera identificativa del voivodato.
Il 1 giugno 2024 è stato introdotto un formato distinto per auto e moto partecipanti a competizioni sportive. Queste targhe sono provvisorie e presentano una base gialla, caratteri rossi e le stesse serie valide per le immatricolazioni ordinarie. I veicoli dotati di tali targhe non possono circolare nel traffico stradale quotidiano[3].
Serie introdotte il 1º luglio 2018:
Lettere e cifre sono rosse su fondo bianco. Un'etichetta con la forma di un cerchio (il cui diametro misura 44 mm) è posizionata nel formato ridotto tra la sigla identificativa dell'area di immatricolazione e la serie alfanumerica, negli altri due formati tra la prima e la seconda cifra; al centro sono segnate le cifre indicanti l'anno e all'esterno quella/e indicante/i il mese della validità. Come in ogni targa temporanea, sul parabrezza non va incollato alcun adesivo.
Fino a settembre 2002 lo stemma era rotondo e rosso con numeri gialli; le cifre indicanti l'anno erano di dimensioni più grandi di quelle attuali.
Queste targhe, anch'esse rosse su fondo bianco, sono state emesse fino all'11 luglio 2019. L'ultimo carattere era sempre una B, lettera iniziale di Badawcza, che in polacco sta per "test drive". Potevano essere utilizzate unicamente da concessionari, garagisti, industrie automobilistiche e laboratori di ricerca e sviluppo nel settore automobilistico.
A partire dall'11 luglio 2019, i concessionari di veicoli nuovi possono richiedere targhe speciali con caratteri di colore verde scuro su fondo bianco appositamente per test drive. La prima lettera e il numero di due cifre a sinistra dell'ologramma identificano rispettivamente il voivodato e il distretto dov'è stato immatricolato il veicolo (vd. infra); la seconda lettera è sempre una P, iniziale di próbna (in polacco "prova").
Queste targhe sono emesse esclusivamente per l'azienda stessa e non per una vettura specifica, il che significa che possono essere apposte su più veicoli contemporaneamente. Vengono rilasciate solo ai venditori di automobili e possono essere guidate unicamente dal proprietario della concessionaria, dai suoi dipendenti o clienti, purché questi siano affiancati dal titolare o da un suo dipendente.
I codici alfanumerici in tabella sono quelli utilizzati nelle sole targhe prova professionali, rilasciate da concessionari o titolari di autofficine. Le sigle tra parentesi devono ancora essere emesse, quelle in grassetto e corsivo sono riservate ai veicoli storici.
Voivodato della Bassa Slesia Dolnośląskie |
Voivodato della Cuiavia-Pomerania Kujawsko-Pomorskie |
Voivodato di Łódź Łódzkie |
Voivodato di Lublino Lubelskie |
---|---|---|---|
DB, D03 - Wałbrzych città |
CAL, C05 - Aleksandrów Kujawski
|
EBE, E05 - Bełchatów
|
LB, L01 - Biała Podlaska città
|
Voivodato di Lubusz Lubuskie |
Voivodato della Piccola Polonia Małopolskie |
Voivodato della Masovia Mazowieckie |
Voivodato di Opole Opolskie |
FG, F01 - Gorzów Wielkopolski città
|
KBC, (KBA), K04 - Bochnia
|
W37–W54 - codici per targhe prova di Varsavia / Warszawa
città
|
OB, O02 - Brzeg
|
Voivodato della Precarpazia Podkarpackie |
Voivodato della Podlachia Podlaskie |
Voivodato della Pomerania Pomorskie |
Voivodato della Slesia Śląskie |
RBI, R05 - Bieszczady
|
BAU, B04 - Augustów
|
GA, G02 - Gdynia
|
SB, S01 - Bielsko-Biała città
|
Voivodato della Santacroce Świętokrzyskie |
Voivodato della Varmia-Masuria Warmińsko-Mazurskie |
Voivodato della Grande Polonia Wielkopolskie |
Voivodato della Pomerania Occidentale Zachodniopomorskie |
TBU, T02 - Busko-Zdrój
|
NBA, N03 - Bartoszyce
|
PCH, P07 - Chodzież
|
ZBI, Z04 - Białogard
|
Nel 2022 il Ministero delle Infrastrutture ha emesso una direttiva in base alla quale sono stati introdotti i seguenti codici aggiuntivi da utilizzare nelle targhe di dimensioni ridotte, provvisorie e personalizzate dei voivodati sotto elencati:
Sigla (x = lettera seriale) | Istituzione |
---|---|
HAx | Ufficio Centrale Anticorruzione |
HBx | Forze addette alla difesa del Governo |
HCL[11] | Servizio doganale e fiscale |
HKx | Agenzia per la sicurezza interna e Agenzia di intelligence estera |
HMx | Servizio militare di controspionaggio e Servizio di intelligence militare |
HPL[12] | Polizia nazionale |
HSL[11] | Servizio di controllo fiscale[13] |
HWx | Guardia di frontiera |
UAx | Autovetture, veicoli privati fuoristrada o speciali dell'Esercito |
UBx | Veicoli trasporto truppe |
UCx | Furgoni militari |
UDx | Autobus militari |
UEx | Autocarri militari |
UGx | Fuoristrada militari |
UIx | Rimorchi militari |
UJx | Rimorchi militari speciali |
UKx | Motocicli dell'Esercito |
ULx | Veicoli utilizzati durante le mobilitazioni |
UA....T[14] | Carri armati |
UC....T | Veicoli da combattimento della fanteria |
UE....T | Veicoli di sicurezza tecnica |
UF....T | Veicoli lanciarazzi |
UG....T | Veicoli gettaponte |
UH....T | Veicoli a propulsione autonoma |
UI....T | Veicoli di ingegneria |
UJ....T | Veicoli di evacuazione medica |
UL....T | Veicoli di comando |
UN....T | Cannoni contraerei semoventi |
UR....T | Veicoli da ricognizione |
Dal 1º luglio 1976 al 30 aprile 2000 le targhe ordinarie, su unica o doppia linea, avevano caratteri bianchi su fondo nero ed erano composte da tre lettere – le prime due identificavano la zona di immatricolazione – seguite da uno spazio e un numero di quattro cifre. Nei voivodati che avevano esaurito tutte le combinazioni numeriche possibili (arrivando a 9999), dal 1996 alla serie del tipo KAV 1234
ne subentrò una formata da tre cifre e una lettera, del tipo KAV 123A
[15].
Le targhe dei motocicli e dei ciclomotori (queste ultime vennero introdotte nel 1983 ed erano verdi con caratteri bianchi) avevano dimensioni uguali a quelle attuali: rispettivamente 190 × 150 mm e 140 × 114 mm; le tre lettere erano posizionate sulla linea superiore, le quattro cifre su quella inferiore.
Nel seguente elenco le sigle automobilistiche effettivamente emesse sono scritte in grassetto, sono invece riportati in corsivo i codici che sarebbero subentrati una volta esaurite tutte le combinazioni degli altri in uso nello stesso voivodato.
Codici alfanumerici | Voivodato | Codici alfanumerici | Voivodato | Codici alfanumerici | Voivodato |
---|---|---|---|---|---|
A 0–A 4 | Varsavia | A 5–A 9 | Biała Podlaska | B 0–B 4 | Białystok |
B 5–B 9 | Bielsko-Biała | C 0–C 4 | Bydgoszcz | C 5–C 9 | Chełm |
D 0–D 4 | Ciechanów | D 5–D 9 | Częstochowa | E 0–E 4 | Elbląg |
E 5–E 9 | Danzica | F 0–F 4 | Gorzów Wielkopolski | F 5–F 9 | Jelenia Góra |
G 0–G 4 | Kalisz | G 5–G 9 | Katowice | H 0–H 4 | Kielce |
H 5–H 9 | Konin | I 0–I 4 | Koszalin | I 5–I 9 | Cracovia |
J 0–J 4 | Krosno | J 5–J 9 | Legnica | K 0–K 4 | Leszno |
K 5–K 9 | Lublino | L 0–L 4 | Łomża | L 5–L 9 | Łódź |
M 0–M 4 | Nowy Sącz | M 5–M 9 | Olsztyn | N 0–N 4 | Opole |
N 5–N 9 | Ostrołęka | O 0–O 4 | Piła | O 5–O 9 | Piotrków |
P 0–P 4 | Płock | P 5–P 9 | Poznań | R 0–R 4 | Przemyśl |
R 5–R 9 | Radom | S 0–S 4 | Rzeszów | S 5–S 9 | Siedlce |
T 0–T 4 | Sieradz | T 5–T 9 | Skierniewice | U 0–U 4 | Słupsk |
U 5–U 9 | Suwałki | V 0–V 4 | Stettino | V 5–V 9 | Tarnobrzeg |
W 0–W 4 | Tarnów | W 5–W 9 | Toruń | X 0–X 4 | Wałbrzych |
X 5–X 9 | Włocławek | Y 0–Y 4 | Breslavia (Wrocław) | Y 5–Y 9 | Zamość |
Z 0–Z 4 | Zielona Góra | Z 5–Z 9 | codici non utilizzati |
Dal 19 giugno 1956 al 30 giugno 1976 le targhe polacche erano di norma nere con caratteri bianchi; il formato su un'unica riga misurava 375 × 120 mm, quello su doppia linea (introdotto nel 1964) 290 × 230 mm. La serie constava di due lettere, un trattino e due gruppi di due cifre separati da un trattino più corto. A partire dal 13 maggio 1964 le lettere potevano essere posizionate dopo le cifre.
Dal 1º luglio dello stesso anno la serie dei rimorchi era composta da un'unica lettera e un numero di cinque cifre anziché quattro.
La parte alfabetica che precedeva la numerazione aveva il seguente significato:
Le targhe diplomatiche, introdotte nel 1964, si distinguevano per i caratteri gialli su fondo nero e le lettere fisse WZ; il secondo numero di due cifre identificava il Paese della rappresentanza o l'organizzazione internazionale a cui era intestato il veicolo.
Le vetture di proprietari residenti all'estero avevano sempre la Z come seconda lettera. Le targhe d'immatricolazione provvisorie erano riconoscibili per i caratteri rossi su fondo bianco; il codice del voivodato era seguito dalle lettere PR, che stavano per Próba. Il numero di tre cifre poteva essere anteposto o posposto alle lettere.
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