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Tabla

strumento a percussione Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Tabla
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La tabla (in hindī: तबला, tablā) è uno strumento a percussione originario del subcontinente indiano (India, Pakistan e Bangladesh)[1][2] costituito da una coppia di piccoli tamburi, uno solitamente di legno e l'altro di metallo o argilla, sui quali è tesa mediante legacci di cuoio la membrana in pelle, la cui tensione si può modificare per mezzo di cilindretti o tasselli di legno collocati tra il fusto e i legacci.

Disambiguazione – Se stai cercando l'isola delle Filippine, vedi Tablas (Filippine).
Dati rapidi Informazioni generali, Origine ...

La membrana di pelle è dotata al centro di un cerchio di pasta nera (syahi), grazie al quale è possibile influenzarne l'intonazione e generare toni caratteristici.[3] La tabla è utilizzata nella musica indiana, sia classica che popolare e religiosa ma anche nella musica occidentale moderna di colorazione etnica (p.e. nella cosiddetta world music).

Il suono delle tabla

L'origine indiana dello strumento, sviluppato a partire dalle epoche dei Veda e Upanishad, è testimoniata da varie sculture presenti in molti templi indiani, come nelle grotte di Bhaja nello stato del Maharashtra risalenti al 200 a.C., o su un intaglio del XII secolo nei templi di Hoysala in Karnataka, dove viene mostrata una donna che suona la tabla durante una danza.[4]

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Caratteristiche

Riepilogo
Prospettiva

La tabla è uno strumento composto di solito da due corpi di forme e dimensioni diverse, ed è suonato con le mani[1] con una raffinata tecnica di dita. Al centro della membrana i due corpi sono dotati di un cerchio di pasta nera (syahi) composta da riso bollito, polvere di manganese e limatura di ferro,[3] che danno ai tamburi la loro caratteristica risonanza. Il tamburo più grande, di sonorità bassa (bhayan o dugg), è suonato normalmente con la mano sinistra, mentre il più piccolo di sonorità alta (dhayan o tabla) con la destra. Il dhayan ha una pelle centrale con una corona esterna e il syahi al centro, mentre nel bhayan il syahi non è perfettamente centrato sulla pelle, questo per consentire maggior estensione; grazie a queste particolarità si possono ottenere numerose sonorità creando un gioco timbrico particolare. Le strutture ritmiche (Tala) della musica classica indiana sono complesse e vengono trasmesse e insegnate oralmente con una sillabazione ad imitazione dei vari suoni ottenuti con la tabla (Bol),[5] ecco alcuni esempi:

  • Dha: suono scuro: bhayan insieme a dhayan
  • Dhin: suono semi scuro bhayan insieme a dhayan
  • Ta: suono chiaro (come dha ma suonato senza bhayan)
  • Tin: suono chiaro solo dhayan
  • Ti: suono secco al centro del dhayan
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