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tomba nella necropoli di Tebe (Luxor, Egitto) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
TT71 (Theban Tomb 71) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][2] ubicate nell’area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
TT71 Tomba di Senenmut (vedi anche TT353) | |
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Planimetria schematica della tomba TT71[N 1] | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XVIII dinastia |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli di Tebe |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | sì |
Mappa di localizzazione | |
Senenmut in geroglifici |
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TT71 era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli[N 5] | Dinastia/Periodo | Note[N 6] |
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Senenmut | Amministratore di Amon | Sheikh Abd el-Qurna[4] | XVIII dinastia (Hatshepsut) | versante nord-est della collina, sopra la TT63, a nord-ovest della TT73 |
Ramosi fu il padre di Senmut, Hatnefer (detta anche Titutyu) la madre[1]. Neferether, e Iahotep furono le sue sorelle, e Senimen (TT252), Minhotep, prete "wab"[N 7] di Amon, Amenemhat, portatore della barca sacra di Amon e Pairi, guardiano del bestiame nel dominio del dio i suoi fratelli. Al titolo di Amministratore dei domini di Amon, Senmut sommava, tra gli altri[N 8], anche quello di Architetto reale; sua sarebbe, infatti la progettazione e la costruzione del "Sublime dei sublimi", il Tempio funerario di Hatshepsut a Deir el-Bahari.
TT71 deve intendersi, in realtà, più come cappella funeraria che come tomba vera e propria; venne infatti costruita, ma verosimilmente mai usata per il seppellimento di Senenmut[N 9] che risulta titolare anche di un'altra tomba (TT353) nell'area di Deir el-Bahari[N 10] a brevissima distanza dal tempio funebre di Hatshepsut. TT71, in quanto "cappella funeraria", è una delle più grandi della necropoli tebana, e del periodo connesso alla XVIII dinastia, con un fronte di quasi 30 m, una camera trasversale, il cui soffitto è sorretto da otto pilastri, di circa 26 e una profondità di circa 15. La tomba era nota dall'antichità e, nel corso dei millenni, molti sono stati i danni causati alla struttura, in se, ed ai dipinti parietali che oggi sono, praticamente quasi totalmente illeggibili. Nella prima metà del XIX secolo, John Gardner Wilkinson e Robert Hay provvidero a ricopiare i rilievi che apparivano già pesantemente danneggiati. Negli anni '40 dell'800 Karl Richard Lepsius, provvide alla rilevazione di alcune iscrizioni e asportò una Falsa porta, oggi al Museo egizio di Berlino (cat. 2066). Solo nel 1906 l'egittologo Kurt Sethe eseguì i rilievi di tutti i testi presenti nella TT71, e solo nel 1930-31 Herbert Winlock eseguì lo svuotamento sistematico della tomba repertando, tra l'altro, i frammenti di un sarcofago.
Un breve corridoio, su una delle quali pareti è rappresentato Minhotep, fratello di Senenmut, nelle vesti di prete "wab", dà accesso alla camera trasversale con otto pilastri[5] in cui sono visibili, oggi, solo un testo biografico e una delle cosiddette "processione egee". Al centro della camera trasversale si apre un corridoio perpendicolare alla prima in cui i pochi rilievi ancora leggibili sono relativi ai titoli del defunto, indicato come Amministratore e Grande Amministratore di Amon; in altra scena, Senimen, Assistente della Sposa del dio e titolare della tomba TT252, accompagnato dalla moglie Senemi, sono seduti dinanzi al defunto e leggono una lista delle offerte funebri. Sono inoltre scarsamente leggibili rilievi relativi alla processione funebre con il trasporto di una statua (?).
Una falsa porta venne asportata da Karl Richard Lepsius durante la sua permanenza in Egitto tra il 1842 e il 1845 ed è oggi al Museo Egizio di Berlino; nello stesso museo si trova anche una "statua cubo" (cat. 2296)[N 11] di Senenmut con la principessa Neferure, figlia di Hatshepsut, di cui fu precettore e che lo stesso Lepsius ritenne provenire dalla nicchia che si apre sul fondo del corridoio perpendicolare. Frammenti di un sarcofago in quarzite, rinvenuti negli anni '30 del '900 da Herbert Winlock[N 12] sono oggi al Metropolitan Museum di New York (cat. MMA 31.3.95)[6].
La facciata della TT71, infine, è sovrastata da una nicchia in cui, scavata e scolpita nella stessa roccia della collina, si trova un'incompiuta statua cubo di Senenmut e della principessa Nefrure[7].
Una delle scene parietali superstiti della camera trasversale è relativa alle cosiddette "processioni egee", o "dei tributi stranieri" o, ancora, "processioni Keftiw". Nel caso della TT71 si tratta della più antica di cui si abbia notizia nella necropoli tebana. Dei sei personaggi originariamente rappresentati, solo tre sono oggi scarsamente visibili: indossano abiti minoici e recano oggetti tipici dell'isola di Creta[8][N 13]:
Le processioni dei tributari rappresentavano la consegna di "tributi" da regioni assoggettate all'Egitto o, comunque, in rapporti con il Paese[8][9]. Si ritiene, tuttavia che gli oggetti presentati dalle delegazioni Keftiw[N 14]., ovvero secondo la maggior parte degli studiosi i minoici[9], rappresentate in almeno sei Tombe dei Nobili[N 15], non costituissero un "tributo" nel senso letterale del termine, bensì doni da popolazioni non assoggettate, ma in rapporti commerciali o diplomatici paritetici[N 16].
Tale scena, così come quelle analoghe presenti in altre tombe della Necropoli tebana sarebbero perciò sintomatiche di rapporti amichevoli, e non di sudditanza, tra l’Egitto e le popolazioni egee nel periodo del Bronzo tardo.
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