Timeline
Chat
Prospettiva
Storia degli ebrei in Egitto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Remove ads
Gli ebrei egiziani costituiscono una delle più antiche comunità ebraiche del mondo. Sebbene non esista un censimento preciso, la popolazione ebraica egiziana attuale è stata stimata nel 2004 sotto le cento persone,[1] con un calo drammatico dai 75.000-80.000 del 1922.[2] Il corpo centrale della comunità indigena consisteva principalmente di Rabbaniti e Karaiti. Dopo la loro espulsione dalla Spagna, molti ebrei Sefarditi e Karaiti iniziarono ad emigrare in Egitto e le loro quantità aumentarono notevolmente con la crescita degli scambi commerciali dopo l'apertura del canale di Suez, con altri ebrei che gradualmente si trasferivano da tutti i territori dell'Impero ottomano, dall'Italia e dalla Grecia e si stabilivano nelle principali città egiziane, costituendone poi la maggioranza. La comunità aschenazita rimase circoscritta nel quartiere di Darb al-Barabira del Cairo, iniziando ad arrivare dopo le ondate di pogrom che afflissero l'Europa nella seconda parte del XIX secolo.
Oggi la comunità è quasi estinta. Nel 2016 l'esponente della comunità ebraica egiziana Magda Tania Haroun dichiarava che in Egitto erano in vita solo 6 donne ebree, tutte oltre i 65 anni di età [3].

Remove ads
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads