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imprenditore e politico italiano (1961-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Stefano Bandecchi (Livorno, 4 aprile 1961) è un politico, imprenditore e dirigente sportivo italiano, dal 15 giugno 2022 coordinatore di Alternativa Popolare e dal 31 maggio 2023 sindaco di Terni.
Stefano Bandecchi | |
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Bandecchi nel 2024 | |
Sindaco di Terni | |
In carica | |
Inizio mandato | 31 maggio 2023 |
Predecessore | Leonardo Latini |
Coordinatore di Alternativa Popolare | |
In carica | |
Inizio mandato | 15 giugno 2022 |
Predecessore | Beatrice Lorenzin |
Dati generali | |
Partito politico | Alternativa Popolare (dal 2017) In precedenza: MSI (fino al 1995) FI (2005-2009) PdL (2009-2013) Ind. di cdx (2013-2017) |
Titolo di studio | Diploma magistrale |
Professione | Imprenditore, dirigente sportivo |
Firma |
Noto in ambito imprenditoriale per aver fondato l'Università degli Studi "Niccolò Cusano", della quale ha presieduto il consiglio di amministrazione dal 2021[1] al 18 giugno 2023[2], dal 27 febbraio 2019[3] al 18 giugno 2023[2] ha presieduto la società Ternana Calcio, che è stata di proprietà dell'ateneo da lui fondato dal 2017[4] al 24 luglio 2023[5]. Dal 5 agosto dello stesso anno ha assunto la presidenza della squadra calcistica femminile Ternana Women, di proprietà della stessa università[6].
Nato a Livorno, nel quartiere Shangai[7], figlio di un camionista e di una massaia[8], dal 1980 è residente a Roma;[9] sposato con due figli[9], ha affermato di aver lavorato in gioventù come pescatore e manovale[10]. Ha svolto il servizio militare nella Brigata paracadutisti "Folgore" partecipando anche ad operazioni in Libano.[10]
A Roma Bandecchi si è occupato di ristorazione, turismo ed editoria[7]. Dopo aver creato Universitalia, istituto di preparazione agli esami universitari[7], Bandecchi ha fondato l'Università Telematica delle Scienze Umane (UNISU). L'ateneo, riconosciuto con decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 10 maggio 2006,[11] dal 2011 ha assunto la denominazione Università degli Studi "Niccolò Cusano", di cui Bandecchi è stato amministratore delegato fino al 2016[12] e presidente dal 2021[1] al 2023[2]. Essa risulta controllare un college londinese, la società inglese Nciul Limited ed una scuola privata di diritto francese con essa convenzionata, che rilascia in Francia titoli italiani.[13]
Nell'ambito della ricerca scientifica l'ateneo vede operativa la Fondazione Niccolò Cusano[14]; a tal proposito Bandecchi ha affermato di spendere 4 milioni di euro l'anno per finanziare tale settore.[7]
Egli ha inoltre contribuito, insieme all'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi, alla fondazione dell’Universitas Libertatis con sede a Villa Gernetto (Lesmo)[15]. La tenuta, di proprietà del gruppo Fininvest, ha funzionato come gestore di corsi e master riconosciuti fino al 2022. Nel 2023, in seguito al decesso dell'ex presidente del consiglio, gli eredi hanno scelto di cancellare tutte le attività che si svolgevano presso Villa Gernetto[16].
Nell'ambito dell'informazione, Bandecchi ha contribuito all'ideazione di Radio Cusano Campus, talk radio universitaria di informazione, cultura e approfondimento. A tal proposito c'è stata una controversia tra lo stesso Bandecchi ed Ezio Luzzi: intervistato da Report Luzzi ha affermato che inizialmente Bandecchi avrebbe voluto acquistare l'intera Nuova Spazio Radio ma egli era disposto, nel caso a cedergli solo la frequenza. Egli ha inoltre aggiunto che Bandecchi si sarebbe successivamente impossessato delle attrezzature per iniziare a trasmettere; la vicenda ha dato vita anche ad una serie di cause in tribunale.[17]
Editore di Radio Manà Manà, Radio Manà Manà Sport e del quotidiano Le Novae,[7] a ottobre 2019 ha dato inoltre vita all'emittente televisiva Radio Cusano TV Italia. La rete, di proprietà dell'omonimo ateneo, vede, all'interno del palinsesto, anche L'imprenditore e gli altri, programma condotto il lunedì sera dallo stesso Bandecchi con ospiti fissi Gianluca Fabi e Fabio Fortuna, rettore dell'Università Niccolò Cusano.[18][19] Nel dicembre 2023 Radio Manà Manà Sport va a sostituire Radio Manà Manà, che si sposta sulla frequenza che diffonde l'audio di Cusano Italia Tv.[20]
Dopo aver tentato senza successo di acquistare la società calcistica di Livorno, sua città natale[7], a novembre 2014 Bandecchi per tramite dell'Unicusano rileva la proprietà del Fondi Calcio[21] che, pur mantenendo la denominazione ufficiale, viene informalmente chiamata Unicusano Fondi Calcio. Nel 2017 il Fondi viene ceduto ad Antonio Pezone e l'ateneo acquista la Ternana Calcio, militante in Serie B[4], che sino al 2018-2019[22] assume la denominazione sociale Ternana Unicusano.[23]
Nella sua prima conferenza stampa a Terni, Bandecchi promette la "serie A in 2 anni" [24], ma la compagine umbra retrocede in serie C al termine dell'annata 2017-2018 e torna in B nel campionato 2021-2022. Si è dimesso dal ruolo di presidente il 18 giugno 2023[2], mentre il club maschile della Ternana Calcio è stato ceduto ufficialmente al gruppo Pharmaguida il 24 luglio dello stesso anno[25].
Dal 5 agosto 2023 Bandecchi ha assunto la presidenza della Ternana Women, divisione femminile del club umbro, di proprietà dell'Unicusano.[6]
Per anni sostenitore del Movimento Sociale Italiano[26], attraverso la società delle scienze umane, promotrice dell’Università Niccolò Cusano, Bandecchi ha inoltre supportato economicamente Forza Italia[27], con cui si è anche candidato alle elezioni regionali nel Lazio del 2005[28]. Ha inoltre fondato nel 2013 il Movimento Unione Italiano, soggetto politico riconducibile all'area del centro-destra che ha partecipato alle elezioni comunali di Roma dello stesso anno in appoggio alla candidatura di Gianni Alemanno.[29]
Nel corso degli anni è diventato il più grande finanziatore di Forza Italia dopo Berlusconi ed ha elargito somme di denaro anche all'europarlamentare della Lega Angelo Ciocca per le elezioni europee del 2019[28], a Impegno civico di Luigi Di Maio, ai deputati Maria Elena Boschi (Italia Viva) e Raffaele Nevi (Forza Italia) per le elezioni politiche del 2022[30], sia Alessio D'Amato del centro-sinistra che al suo avversario Francesco Rocca alle elezioni regionali nel Lazio del 2023[31] (poi da quest'ultimo restituito)[10][32][33].
Nel 2017 Bandecchi aderisce ad Alternativa Popolare, partito fondato da Angelino Alfano, mentre nel 2019 finanzia la campagna elettorale di Antonio Tajani per la sua candidatura alle elezioni europee di quell'anno.[28]
Il 15 giugno 2022 viene eletto coordinatore nazionale di Alternativa Popolare succedendo a Beatrice Lorenzin.[34] Alle elezioni politiche anticipate del 2022 avrebbe dovuto essere candidato alla Camera dei deputati all'uninominale Umbria 2 collegio di Terni, nelle liste di Azione e Italia Viva. L'operazione non è stata poi realizzata, ha dichiarato Bandecchi, a causa dell'opposizione del capolista Carlo Calenda per un video in cui Bandecchi indossava una maglietta dei paracadutisti e citava un motto dei parà che, sempre secondo Bandecchi, era stato ritenuto fascista da Calenda.[35][36]
In occasione delle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia di inizio 2023 Alternativa Popolare e Bandecchi si schierano con Francesco Rocca e con Attilio Fontana; il partito inserirà alcuni candidati nelle liste civiche a loro sostegno e che risulteranno eletti.[37][38]
Alle elezioni amministrative del 2023 si candida a sindaco di Terni, sostenuto, oltre che da Alternativa Popolare, dalle liste civiche "Con Bandecchi per Terni" (supportata da Noi moderati), "Noi con Terni" (con all'interno candidati provenienti da Italexit di Gianluigi Paragone[39]) e "Terni per Loro"; ottiene al primo turno il 28,14% dei voti posizionandosi al secondo posto dopo il candidato del centro-destra, l'assessore uscente al bilancio Orlando Masselli, che ottiene il 35,81%[40]. Al ballottaggio del 29 maggio Bandecchi viene eletto sindaco con il 54,73% dei voti contro il 45,27% ottenuto da Masselli[41]; il 31 maggio 2023 viene quindi proclamato ufficialmente primo cittadino, subentrando all'uscente Leonardo Latini.[42]
L'8 febbraio 2024 annuncia, con un video sui social, di aver comunicato alla propria giunta la decisione di dimettersi da sindaco di Terni per ragioni di carattere politico,[43] tuttavia, il 16 dello stesso mese (dopo averle inizialmente formalizzate il 9 febbraio[44]) le ritira.[45]
Alle elezioni europee del 2024 Bandecchi è stato candidato in tutte le circoscrizioni ed ha raccolto circa 17.000 preferenze personali, tuttavia la lista di Alternativa Popolare ha ottenuto a livello nazionale 90.663 voti pari ad una percentuale dello 0,39% che non ha però consentito al partito di superare la soglia di sbarramento[46].
Alle elezioni regionali in Liguria del 27 e 28 ottobre 2024 Alternativa Popolare presenta una lista a sostegno del candidato Marco Bucci[47] che vede lo stesso Bandecchi capolista a Genova, Savona ed Imperia[48]. La lista ottiene complessivamente 1.929 voti pari allo 0,34%[49] mentre Bandecchi ottiene 150 preferenze personali nella circoscrizione di Genova, 20 in quella di Imperia e 33 in quella di Savona[50].
Alle elezioni regionali in Umbria del 17 e 18 novembre 2024[51] dopo aver inizialmente dichiarato di di voler partecipare personalmente come candidato al ruolo di presidente, il 15 settembre 2024 Bandecchi ha ritirato la sua candidatura in seguito a un accordo per entrare a far parte della coalizione di centro-destra a sostegno della riconferma dell' uscente Donatella Tesei per un secondo mandato[52]; la Tesei arriva però seconda dietro la candidata del centro sinistra Stefania Proietti mentre la lista di AP ottiene 6.939 voti pari ad una percentuale del 2,16% insufficiente ad eleggere almeno un consigliere[53].
Bandecchi è stato più volte criticato per il suo temperamento vulcanico, che lo ha portato a essere spesso contestato e a scontrarsi con i tifosi della Ternana. Tra gli episodi controversi avvenuti coi supporter del club umbro, ha avuto ampia rilevanza mediatica a livello nazionale quanto avvenuto il 23 febbraio 2023 a Terni durante la partita Ternana-Cittadella, terminata con la sconfitta dei padroni di casa. Al termine della partita egli è stato contestato verbalmente da alcuni tifosi umbri e ha reagito rivolgendo loro degli sputi; durante la successiva conferenza stampa ha poi affermato di aver compiuto tale gesto in risposta ad altri sputi nei suoi confronti provenienti dagli spalti.[55]
Il 12 novembre 2024 viene riportata la notizia che la Procura di Roma (dopo che il 17 settembre dello stesso anno aveva notificato l'avviso di conclusione delle indagini e lo stesso Bandecchi aveva dichiarato di non essere giunto ad accordi con l'Agenzia delle Entrate in quanto ritiene di poter dimostrare le proprie ragioni di fronte ad un giudice terzo[56]) ha chiesto il suo rinvio a giudizio insieme all'ex rettore Giovanni Puoti, all'ex amministratore dell'ateneo Fabio Stefanelli ed all'ex presidente Stefano Ranucci con l'accusa di evasione fiscale. Secondo gli inquirenti dal 2018 al 2022 l'ateneo avrebbe eluso il versamento dell'IRES all'Agenzia delle Entrate per 13 milioni e 884mila euro[57].
L'indagine ha avuto ampia eco mediatica in quanto il 19 gennaio 2023 viene annunciato il sequestro, da parte della Guardia di Finanza, di una Rolls Royce Phantom di proprietà dell'Università Niccolò Cusano acquistata nel 2018 al costo di 550 mila euro, di una Ferrari del 2020 da 505 mila euro, dei conti correnti dell'ateneo e di alcune fatture da cui emergerebbe la sottoscrizione di diversi contratti di viaggio verso mete turistiche e per il leasing di elicotteri e altri mezzi che avrebbero consentito a Bandecchi, iscritto nel registro delle notizie di reato con l'accusa di evasione fiscale[58], di seguire le trasferte della Ternana Calcio[12].
In replica al provvedimento l'ateneo aveva rilasciato una nota stampa in cui ha affermato di aver applicato scrupolosamente la normativa fiscale quale università non statale legalmente riconosciuta[12]; anche Bandecchi ha dichiarato di essere sereno e di aver rispettato la legge escludendo possibili ricadute sulle attività svolte e chiedendo lo sblocco dei conti per poter pagare gli stipendi dei dipendenti[59]. Il 20 marzo dello stesso anno tuttavia il Tribunale del Riesame di Roma conferma il provvedimento di sequestro dei beni per 20 milioni di euro[60] mentre ad ottobre dello stesso anno la Cassazione respinge il ricorso in merito al sequestro disposto nel gennaio del 2023.[61]
Quindi, il 24 agosto 2024 La Repubblica riporta la notizia di un provvedimento, applicato nel giugno dello stesso anno, disposto dal GIP di Roma su richiesta del PM nei confronti dell'università Niccolò Cusano di Stefano Bandecchi per il sequestro di 2,6 milioni di euro relativi a presunte imposte sui redditi (Ires) non versate nel corso dell'anno 2021[62].
Il 31 maggio 2023, in veste di presidente della Ternana Calcio, Bandecchi è intervenuto a TvPlay sul patteggiamento tra la Juventus e la procura federale sul presunto taglio fittizio degli stipendi dei propri tesserati che avrebbe consentito di ottenere una riduzione dei costi nei bilanci 2020 e 2021. Commentando le affermazioni di Gabriele Gravina, presidente FIGC che riteneva il risultato più bello per il calcio italiano l'aver trovato un momento di serenità, Bandecchi ha affermato che a suo avviso le dichiarazioni del presidente federale sono gravissime per un uomo con una carica come la sua, che a suo avviso non esiste nessuno sopra le leggi ed ha aggiunto che con tutto il rispetto per lo stesso Gravina a suo avviso avrebbe "dovuto cambiare spacciatore"[63].
La procura federale ha annunciato di aver immediatamente aperto un fascicolo sulle dichiarazioni di Bandecchi, il quale ha tuttavia precisato di non aver avuto mai intenzione di offendere Gravina, ma di aver risposto all'affermazione di un giornalista secondo il quale il presidente federale avrebbe sostenuto che fosse più importante salvaguardare un asset economico rispetto alle normative della materia e di aver detto di non condividere tale interpretazione[63]. Il 28 luglio 2023 la FIGC annuncia di avergli comminato una sanzione pecuniaria da 5.000 euro perché le sua affermazioni avrebbero leso il prestigio, la reputazione, l'onorabilità e la credibilità del presidente Gravina e della federazione calcistica; analoga sanzione è stata riservata alla Ternana Calcio per responsabilità diretta rispetto alle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Bandecchi[64].
Il 28 agosto 2023, durante una seduta del consiglio comunale, Bandecchi ha avuto un acceso alterco con alcuni consiglieri di minoranza di Fratelli d'Italia nel corso del quale ha anche abbandonato il proprio scranno per raggiungere la postazione degli stessi membri dell'assise cittadina. Gli agenti della polizia locale presenti che assistevano ai lavori sono quindi intervenuti per evitare il contatto fisico tra lo stesso Bandecchi (che è stato scortato fuori dall'aula) e i componenti del gruppo consiliare di FDI; i lavori sono stati quindi sospesi per poi essere ripresi in un secondo momento[65].
La vicenda ha spinto tutte le minoranze in consiglio comunale a richiedere un incontro con il prefetto di Terni[65], mentre i consiglieri comunali di FDI con i quali Bandecchi ha avuto l'acceso scambio hanno presentato una denuncia che ha portato all'iscrizione, come atto dovuto, di Bandecchi nel registro degli indagati per minacce, oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio; in replica Bandecchi ha presentato un esposto in procura nel quale ricostruisce la propria versione dei fatti[66] e che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati dei consiglieri di FDI come atto dovuto[67]. Il 12 febbraio 2024 dai carabinieri di Terni viene identificato in quanto persona indagata per resistenza a pubblico ufficiale nei confronti degli agenti della municipale ternana[68].
Il 2 settembre 2023 Il Messaggero riporta che Bandecchi avrebbe formalizzato al prefetto di Terni la richiesta di una scorta dopo essere stato minacciato di morte il 25 luglio dello stesso anno in zona Eur a Roma. Egli sarebbe stato infatti avvicinato da un soggetto che gli avrebbe intimato di dimettersi da sindaco e di interrompere la sua attività politica; in riferimento all'episodio ha dichiarato di aver inizialmente dato una versione dei fatti differente (tentata rapina) ma di aver esposto quanto accaduto al prefetto, al questore ed ai comandanti dei carabinieri e della guardia di finanza[67]. Il successivo 15 settembre riceve una lettera scritta a mano siglata "Nar" contenente insulti e minacce di morte; la missiva di due pagine indirizzata a Bandecchi è stata recapitata in comune ed è stata sequestrata dalla Digos per l'avvio delle indagini finalizzate ad individuare gli autori[69].
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