Nato nel 1868 da una famiglia profondamente religiosa, si laurea all'Università di Padova nel 1894 e nel 1924, ormai all'età avanzata di 56 anni, grazie alla profonda amicizia che lo lega a papa Pio XI[1], viene ordinato sacerdote con un permesso speciale dello stesso Papa.
Nel 1924 viene chiamato a presiedere la Pontificia commissione centrale per l'arte sacra in Italia, di cui sarà a capo fino al 1943, in veste di architetto della Santa Sede. Dopo la morte di Pio XI nel 1939, rimane a Roma per qualche anno per poi trasferirsi in Brianza presso la Villa Sacro Cuore dei Gesuiti di Triuggio, da lui stesso ampliata e restaurata, dove si spegnerà nell'estate del 1948.
Firmandosi "sac. Spirito Maria Chiapetta"[2] progetta molti edifici sacri, principalmente chiese, campanili, altari, monumenti funebri e cappelle, con un gusto volto allo stile gotico nordico tuttavia espresso in ritardo rispetto alla vera e propria "moda" neo-medievale che, insieme allo stile eclettico, aveva goduto di particolare successo nel periodo a cavallo fra Ottocento e Novecento.
Nella vasta produzione architettonica del Chiappetta vale la pena di segnalare, fra le altre, le seguenti opere:[3]
Milano
L'Istituto Vittoria Colonna di via Conservatorio, progettato nel 1895.
Ampliamento della Chiesa di San Michele Arcangelo a Magnago, con l'aggiunta delle due navate laterali e la costruzione del nuovo campanile, alto 57 metri.
Cappella Monumento ai Caduti, in stile neogotico, nel cimitero di Magnago, inaugurata il 1º ottobre 1921 dal Cardinale di Milano Achille Ratti.
Provincia di Bergamo
Santuario delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, in stile neogotico, a Lovere: la prima pietra fu posta il 1 luglio 1931 e consacrato il 1 ottobre 1938 con dedicazione a Cristo Re dei Vergini.
Provincia di Lecco
La basilica della Santissima Immacolata a Merate, oggi abbandonata e in parte diroccata[6].
Nel 1931 il Prelato di Pompei Mons. Antonio Anastasio Rossi deliberò l’ampliamento del santuario della B.V. del Rosario di Pompei, esponendo i concetti fondamentali all’arch. Mons. Spirito Maria Chiappetta*, presidente della commissione d’Arte Sacra della Città del Vaticano. Gli diede l’incarico di preparare i disegni e il modello della nuova costruzione.[senzafonte]
Il fraterno legame che lo univa al papa era nato fra il 1907 e il 1914, quando Achille Ratti ricopriva la carica di prefetto della Biblioteca Ambrosiana.
Francesco Galli, L'architetto del Papa. Il neogotico di Spirito Maria Chiappetta, Oggiono, Cattaneo Paolo Grafiche, 2018.
Francesco Galli, Pio XI e Spirito Maria Chiappetta: architetture nei luoghi del Papa in Pio XI e il suo tempo, Atti di convegno (Desio, 10 Febbraio 2018), a.c. di Franco Cajani, Seregno, I quaderni della Brianza, 2018, pp. 407-434.
Maria Antonietta Crippa, Un esempio lombardo del neo-gotico transalpino: note sull'opera di S.M. Chiappetta, in "Arte Cristiana", fascicolo 698, volume LXXI, settembre-ottobre 1983, pp. 277-286.
Luigi Dodi, L' ambiente urbanistico delle chiese di Milano, 1939, Roma
AA.VV. Dizionario della Chiesa ambrosiana, vol. II, NED, 1988, Milano
Ida Valeria Cattaneo, suor Maria Letizia, Il santuario di Lovere delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa dell'ingegner architetto monsignor Spirito Maria Chiapetta, tesi di laurea presso l'Istituto superiore di scienze religiose di Milano, anno accademico 1983-84
Marco Giudici, L'architettura neogotica milanese e Spirito Maria Chiapetta, tesi di laurea presso la facoltà di architettura del Politecnico di Milano, anno accademico 1986-87)