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Spiral Island (1998-2002) e Joyxee Island (2009-2015) è il nome di due isole galleggianti artificiali create dall'artista britannico Richart "Rishi" Sowa,[1] da lui utilizzate come villa privata.
Peculiarità delle due isole è la loro struttura, composta alla base da innumerevoli bottiglie di plastica riciclate. Secondo le intenzioni di Sowa, la scelta ricade sulla necessità di recuperare materiale inutilizzato a favore dell'ambiente.[2]
L'artista realizzò la Joyxee Island per rimpiazzare la Spiral Island, travolta dall'uragano Emily nel 2005.[3]
La costruzione della Spiral Island iniziò nel 1998 in una laguna di Puerto Aventuras, sulla costa caraibica del Messico a sud di Cancún. Sowa riempì molte reti con 250.000 bottiglie di plastica riciclata.[4] Successivamente vi pose sopra una struttura fatta di legno compensato e bambù. Dopodiché riempì di sabbia l'isola e vi piantò alcune piante che mantenevano fresco il clima dell'isola. Fra di esse vi erano alcune mangrovie che, avvolgendo la base dell'isola, contribuivano a mantenere salda la struttura alla base.[5] Per completare l'opera, l'artista impiegò quattro anni di tempo.
La Spiral Island, che misurava venti per sedici metri, supportava una casa con pareti in legno di palma e un tetto rivestito di plastica per raccogliere l'acqua piovana da bere.[5] La residenza che essa sorreggeva era a due piani e disponeva di due camere da letto e una cucina. Sowa era l'unico residente della Spiral Island.
Successivamente, la Spiral Island venne travolta dall'Uragano Emily nel 2005[3] e trascinata a riva.[6]
A partire dal 2009 Sowa iniziò a costruire una nuova casa nota come Joyxee Island, che terminò dopo sei anni di lavoro ma che continuò a migliorare nel tempo aggiungendovi sempre muovi elementi.[4][7]
Più piccola della Spiral Island,[4] la Joyxee Island è collocata in una laguna di Isla Mujeres (vicina a Cancún) a pochi metri dalla riva. La casa sulla Joyxee Island dispone di tre docce, una cucina, un bagno, una toilette ecologica, due camere da letto e una vasca idromassaggio. Essa è circondata da varie piante e alberi quali palme, mangrovie e alberi da frutto; dispone anche di spiagge,[4] stagni,[4] una cascata alimentata a energia solare[4] e pannelli solari.[7] La nuova isola venne costruita su una base di 120.000 bottiglie di plastica[4] ed è collegata alla terraferma da un cordone che alimenta l'elettricità e l'acqua corrente dell'isola. Rishi sostiene che le bottiglie, anche se create dall'uomo, si adattano facilmente all'ambiente circostante, come confermerebbe il corallo che si radica sul lato inferiore della sua casa.[2] La residenza di Sowa è accessibile grazie a una imbarcazione, sempre realizzata con bottiglie di plastica, che può trasportare fino a otto persone. La barca, è divenuta in seguito un'attrazione turistica. Quando il governo messicano considerò la Joyxee Island una "barca ecologica" e un'attrazione per i turisti, Rowa dovette rispettare le normative in materia di canottaggio che comportavano l'acquisto di estintori, salvagenti e kit di emergenza: fattori che spinsero l'artista ad autofinanziarsi con le piattaforme virtuali.[8]
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