sortita militare Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Una spedizione punitiva è una sortita militare intrapresa per punire uno stato o un gruppo di persone fuori dai confini nazionali dello stato che punisce. Generalmente è motivata da un comportamento che viene percepito come disobbediente o moralmente sbagliato, come vendetta o per esercitare una forte pressione diplomatica senza una formale dichiarazione di guerra. Nel XIX secolo le spedizioni punitive erano usate più spesso come pretesto per avventure coloniali culminanti in annessioni, cambi di regime o cambi di orientamento politico dello stato "punito" in favore di una o più potenze coloniali.
«Quando il sovrano territoriale è troppo debole o indeciso per imporre il rispetto del diritto internazionale, uno stato che subisce il torto può trovare necessario invadere il territorio e castigare gli individui che violano i suoi diritti e minacciano la sua sicurezza.[1]»
Nel V secolo a.C. l'impero achemenide lanciò una serie di campagne contro la Grecia per punire certe città-stato greche implicate nella rivolta ionica.
Sempre nel XIII secolo Kublai Khan inviò emissari per chiedere tributi al regno singhasari di Giava. Il re singhasari Kertanegara rifiutò e fece tracciare un tatuaggio sul volto di un messaggero cinese, Meng Qi. Kublai Khan mandò una spedizione punitiva che arrivò sulla costa di Giava nel 1293. Jayakatwang, un ribelle di Kediri, per quella data aveva già ucciso Kertanegara. I mongoli si allearono con Raden Wijaya del Majapahit contro Jayakatwang e, una volta distrutto il regno Singhasari, Wijaya si volse contro i mongoli e li costrinse ad una confusa ritirata.
Nel 1599 il conquistador spagnolo Juan de Oñate ordinò a suo nipote Vicente de Zaldívar di compiere una spedizione punitiva contro gli indigeni keres di Acoma Pueblo. Quando arrivarono gli spagnoli, combatterono per tre giorni con i keres, uccidendone circa 800, tra cui anche donne e bambini.
Nella Prima guerra anglo-powhatan (1610-14), il gentiluomo inglese Thomas West, III barone De La Warr (1577-1618) fu nominato primo governatore reale della Virginia ed ebbe l'ordine di difendere la sua colonia dai powhatan. Lord de la Warr condusse una campagna punitiva per soggiogare i powhatan, che in precedenza avevano ucciso John Ratcliffe, presidente del consiglio coloniale. La sua tattica contro gli "indiani" si dimostrò efficace e comprendeva attacchi ai villaggi, incendi di abitazioni, devastazioni di campi e raccolti, e saccheggio di provviste.
Nell'estate del 1614 gli ottomani guidati da Damat Halil Pasha compirono una vittoriosa spedizione punitiva contro Sefer Dā'yl, che aveva suscitato una rivolta a Tripoli.[2]
La Ivory Coast Expedition del 1842 fu guidata da Matthew Perry contro i bereby dell'Africa occidentale dopo che per due volte avevano attaccato navi mercantili statunitensi.
La battaglia di Kabul del 1842 fu combattuta dai britannici contro gli afgani in seguito alla disastrosa ritirata di Kabul in cui perirono 16 000 persone.
La Spedizione punitiva del Benin che nel 1897 portò all'annessione del Regno del Benin al Regno Unito. Il New York Times riferì col 13 gennaio 1897 che sarebbe stata formata una "spedizione punitiva" per "punire gli assassini della spedizione a Benin City".[4]
Nella seconda guerra mondiale furono impiegati gli Einsatzgruppen per stragi di civili in Polonia e URSS, come punizione collettiva per atti di resistenza e collaborazione con i comunisti.[7]
L'invasione del Vietnam da parte della Cina nel 1979 fu connotata da Deng Xiaoping come un atto di punizione conseguente all'invasione della Cambogia compiuta dal Vietnam, dicendo che "I bambini che non ascoltano vanno sculacciati".[8]
Il conflitto indo-pakistano (del 2016) iniziò con una serie di attacchi chirurgici condotti dall'India.[10] Questi attacchi erano un'azione punitiva in reazione all'inerzia pakistana verso le organizzazioni terroristiche quali Lashkar-e Taiba e Jaish-e-Mohammad, secondo l'India responsabili dell'attentato di Uri (18 settembre 2016).[11][12]
«The Daily News will to-morrow say that the Government has ordered that an expedition be formed to punish the murderers of the Benin City expedition. The punitive expedition, which will be prepared at Old Calaber, will be made up of men from the forces of the Niger Coast Protectorate and a contingent of sailors from the British West African squadron.»
«The first Carranza General to exchange formal courtesies with General John J. Pershing, leader of the punitive expedition after Pancho Villa, came riding into camp this afternoon on a pacing gray horse and, seated on an empty hardtack tin, paid his respects, and inquired after the health of the American forces»
«The United States also faces two other problems that the United Kingdom did not 85 years ago. The British were able to be ruthless: they used air raids and punitive expeditions to inflict harsh collective punishments on villages that supported the insurgents»
Hilary Earl, The Nuremberg SS-Einsatzgruppen Trial, 1945–1958: Atrocity, Law, and History, Cambridge; New York, Cambridge University Press, 2009, ISBN978-0-521-45608-1.
Jürgen Förster, Complicity or Entanglement? The Wehrmacht, the War and the Holocaust, in Michael Berenbaum e Abraham Peck (a cura di), The Holocaust and History: The Known, the Unknown, the Disputed and the Reexamined, Bloomington, Indian University Press, 1998, pp.266–283, ISBN978-0-253-33374-2.
(DE) Helmut Krausnick e Hans-Heinrich Wilhelm, Die Truppe des Weltanschauungskrieges. Die Einsatzgruppen der Sicherheitspolizei und des SD 1938–1942, Stuttgart, Deutsche Verlags-Anstalt, 1981, ISBN3-421-01987-8.
(DE) Knut Stang, Kollaboration und Massenmord. Die litauische Hilfspolizei, das Rollkommando Hamann und die Ermordung der litauischen Juden, Frankfurt am Main, Peter Lang, 1996, ISBN3-631-30895-7.
«After a few years of relative calm in Indian-administered Kashmir -- largely considered one of the world's most tumultuous geopolitical flashpoints since the India-Pakistan partition -- the region has been gripped by unrest for more than two months.»