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area di libera circolazione nel continente europeo, normata dall'acquis di Schengen Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lo spazio Schengen[1] (più comunemente area Schengen, zona Schengen) è un'area che comprende ventisette Stati europei, i quali, in base all'acquis di Schengen hanno abolito le frontiere interne. Queste sono state sostituite da un'unica frontiera esterna (qui avviene il controllo dei passeggeri); perciò, dal punto di vista dei viaggi internazionali, il territorio degli Stati partecipanti rappresenta un complesso unitario. Lo spazio Schengen è quindi un territorio in cui è garantita la libera circolazione delle persone[2].
Allo spazio Schengen aderiscono a pieno titolo ventitré Stati su ventisette dell'Unione europea; dal 31 marzo 2024 si sono aggiunti anche Romania e la Bulgaria solo per le frontiere marittime e aeree[3]. Lo Stato membro che ha deciso di non aderire allo spazio Schengen è l'Irlanda, in base a una clausola di opt-out. Cipro ha sottoscritto la convenzione di Schengen, ma non è ancora in vigore.
Gli Stati terzi che partecipano allo spazio Schengen sono Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, che hanno firmato gli accordi di Schengen; a questi si aggiungono infine il Principato di Monaco che fa parte dell'area Schengen tramite la Francia e altri due (San Marino e Vaticano) che fanno parte di Schengen di fatto in concomitanza con l'entrata in vigore della convenzione di Schengen in Italia.
Membri a pieno titolo, per tutti i tipi di frontiera:
Stato | Sottoscritto | Data di attuazione |
---|---|---|
Austria | 28 aprile 1995[4] | 1º dicembre 1997[5][6] |
Belgio | 14 giugno 1985[7] | 26 marzo 1995[8] |
Croazia | 1º luglio 2013[9] | 1º gennaio 2023[10] |
Danimarca (esclusi i territori della Groenlandia e delle Fær Øer) |
19 dicembre 1996[11] | 25 marzo 2001[12] |
Estonia | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Finlandia | 19 dicembre 1996[15] | 25 marzo 2001[12] |
Francia (esclusi i territori d'oltremare e collettività d'oltremare) |
14 giugno 1985[7] | 26 marzo 1995[8] |
Germania | 14 giugno 1985[7] | 26 marzo 1995[8] |
Grecia | 6 novembre 1992[16] | 1º gennaio 2000[17] |
Islanda | 19 dicembre 1996[18] 18 maggio 1999[19] |
25 marzo 2001[12] |
Italia | 27 novembre 1990[20] | 26 ottobre 1997[6][21] |
Lettonia | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Liechtenstein | 28 febbraio 2008[22] | 19 dicembre 2011[23] |
Lituania | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Lussemburgo | 14 giugno 1985[7] | 26 marzo 1995[8] |
Malta | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Norvegia (escluse le Isole Svalbard)[24] |
19 dicembre 1996[18] 18 maggio 1999[19] |
25 marzo 2001[12] |
Paesi Bassi (esclusi i territori di Aruba, Curaçao, Sint Maarten e caraibici) |
14 giugno 1985[7] | 26 marzo 1995[8] |
Polonia | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Portogallo | 25 giugno 1991[25] | 26 marzo 1995[8] |
Rep. Ceca | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Slovacchia | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Slovenia | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Spagna (con disposizioni speciali per Ceuta e Melilla)[26] |
25 giugno 1991[27][28] | 26 marzo 1995[8] |
Svezia | 19 dicembre 1996[29] | 25 marzo 2001[12] |
Svizzera (con Büsingen am Hochrhein e Campione d'Italia) |
26 ottobre 2004[30] | 12 dicembre 2008[31] |
Ungheria | 16 aprile 2003[13] | 21 dicembre 2007[14] |
Europa | 14 giugno 1985[7] | 26 marzo 1995[8] |
Membri dell'area Schengen esclusivamente per le frontiere marittime e aeroportuali:
Stati che non sono membri dell'area Schengen ma hanno le frontiere aperte con l'area:
Stato | Confini con stato Schengen |
---|---|
Monaco | Francia |
San Marino | Italia |
Città del Vaticano | Italia |
I seguenti territori dei paesi membri non sono coperti dall'accordo:
L'Unione europea costituisce una Unione doganale e una Area dell'imposta sul valore aggiunto. Tuttavia, non tutti gli Stati Schengen o tutto il territorio degli Stati Schengen fanno parte dell'unione doganale o dell'area IVA. Alcuni paesi pertanto effettuano legalmente controlli doganali mirati a merci illegali, come la droga.
I controlli di sicurezza possono essere effettuati legalmente nei porti e negli aeroporti. Inoltre, è possibile effettuare controlli di polizia se:[36]
Nel 2019, la Danimarca ha istituito controlli ai suoi confini con la Svezia a causa di gravi attacchi perpetrati da cittadini svedesi.[37] Inizialmente, i controlli anti-terrore svedesi erano previsti per sei mesi.[38]
Nel mese di settembre 2023, la Francia rinforza il confine con l'Italia (Ventimiglia) con reparti antiterrorismo e elicotteri, ripristinando parzialmente i controlli in risposta all'aumento dell'ondata immigratoria verso l'Italia con lo scopo di impedire eventuali ingressi illegali di migranti nel paese dall'Italia.
Questa decisione ha portato a critiche sia da parte dell'Italia sia da parte dell'unione europea, aumentando le tensioni tra Italia e Francia.
La decisione di blindare il confine è stata bocciata dalla corte di giustizia europea in questo violerebbe la direttiva "rimpatri"
Il visto Schengen permette di viaggiare nello spazio Schengen liberamente. Ottenuto il visto da uno dei paesi aderenti, con lo stesso visto è possibile visitare anche gli altri paesi dello spazio Schengen, entro i limiti e la validità del visto stesso.
Ai controlli aeroportuali o ai confini terrestri, le autorità dei singoli stati potrebbero comunque chiedere documenti giustificativi a chi esibisce un visto Schengen emesso da un altro paese, o di dimostrare mezzi finanziari sufficienti a sostenere le spese di viaggio.
I cittadini dei paesi Schengen non hanno bisogno di visto per viaggiare nei paesi dell'area Schengen; come documento di viaggio è sufficiente la carta d'identità, purché valida per l'espatrio. I cittadini "extra-Schengen" con permesso di soggiorno in uno dei paesi dell'area non hanno bisogno del visto (possono viaggiare con passaporto e permesso di soggiorno). I cittadini di alcuni paesi extra-Schengen possono rimanere nei paesi dell'area Schengen per 90 giorni senza visto per turismo o affari. I cittadini di tutti gli altri paesi al di fuori dell'Accordo di Schengen invece hanno bisogno di un visto per visitare i paesi dell'area Schengen, per qualsiasi motivo di viaggio.
La domanda per il visto va presentata nel paese del richiedente oppure presso un Consolato del paese Schengen che verrà visitato.
Se il richiedente vuole visitare più paesi europei nello stesso viaggio deve richiedere il visto presso i consolati del paese che sarà la meta principale del viaggio. Se non c'è una meta principale deve richiedere il visto ai consolati del primo paese Schengen che visiterà. Se invece il richiedente risiede in un paese diverso da quello di cui ha la cittadinanza, deve richiedere il visto nel paese di residenza. Non necessitano di alcun visto coloro che risiedono legalmente in uno dei paesi dell'area Schengen e che sono in possesso di un permesso di soggiorno. Possono viaggiare liberamente nell'area Schengen muniti di passaporto e di permesso di soggiorno di uno dei paesi che ne fanno parte. Il richiedente deve presentare personalmente la domanda per il visto Schengen e se gli verrà richiesto dovrà sostenere un'intervista per spiegare i motivi per i quali richiede il visto. Anche i documenti da presentare dipendono dalle ragioni del viaggio.
Ogni consolato potrebbe richiedere documenti aggiuntivi.
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