Spazio Schengen

area di libera circolazione nel continente europeo, normata dall'acquis di Schengen Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Spazio Schengen

Lo spazio Schengen (più comunemente area Schengen, zona Schengen) è un'area che comprende ventinove stati europei, i quali, in base all'acquis di Schengen hanno abolito le frontiere interne. Queste sono state sostituite da un'unica frontiera esterna, dove avviene il controllo dei passeggeri; perciò, dal punto di vista dei viaggi internazionali, il territorio degli stati partecipanti rappresenta uno spazio unitario. Lo spazio Schengen è quindi un territorio in cui è garantita la libera circolazione delle persone[1].

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     Stati membri dello spazio Schengen

     Stati UE che non partecipano a Schengen, ma vincolati ad aderirvi in futuro

     Stati non UE privi di controlli di frontiera

Il nome deriva da quello dell'omonima cittadina, in Lussemburgo, al confine con la Francia e la Germania, dove è stato firmato l'accordo.

Allo spazio Schengen aderiscono 25 stati su 27 dell'Unione europea. Lo stato membro che ha deciso di non aderire allo spazio Schengen è l'Irlanda, in base a una clausola di opt-out. Cipro ha sottoscritto la convenzione di Schengen, ma non è ancora in vigore.

Gli stati terzi che partecipano allo spazio Schengen sono Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, che hanno firmato gli accordi di Schengen. A questi si aggiungono il Principato di Monaco che fa parte dell'area Schengen tramite la Francia e altri due (San Marino e Vaticano) che fanno parte di Schengen di fatto in concomitanza con l'entrata in vigore della convenzione di Schengen in Italia.

Membri

Riepilogo
Prospettiva

Attuali

Membri a pieno titolo, per tutti i tipi di frontiera:

Ulteriori informazioni Stato, Sottoscritto ...
Stato Sottoscritto Data di attuazione
Austria (bandiera) Austria 28 aprile 1995[2] 1º dicembre 1997[3][4]
Bulgaria (bandiera) Bulgaria 30 dicembre 2023[5] 31 marzo 2024[6]
Belgio (bandiera) Belgio 14 giugno 1985[7] 26 marzo 1995[8]
Croazia (bandiera) Croazia 1º luglio 2013[9] 1º gennaio 2023[10]
Danimarca (bandiera) Danimarca
(esclusi i territori della Groenlandia (bandiera) Groenlandia e delle Fær Øer (bandiera) Fær Øer)
19 dicembre 1996[11] 25 marzo 2001[12]
Estonia (bandiera) Estonia 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Finlandia (bandiera) Finlandia 19 dicembre 1996[15] 25 marzo 2001[12]
Francia (bandiera) Francia
(esclusi i territori d'oltremare e collettività d'oltremare)
14 giugno 1985[7] 26 marzo 1995[8]
Germania (bandiera) Germania 14 giugno 1985[7] 26 marzo 1995[8]
Grecia (bandiera) Grecia 6 novembre 1992[16] 1º gennaio 2000[17]
Islanda (bandiera) Islanda 19 dicembre 1996[18]
18 maggio 1999[19]
25 marzo 2001[12]
Italia (bandiera) Italia 27 novembre 1990[20] 26 ottobre 1997[4][21]
Lettonia (bandiera) Lettonia 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Liechtenstein (bandiera) Liechtenstein 28 febbraio 2008[22] 19 dicembre 2011[23]
Lituania (bandiera) Lituania 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo 14 giugno 1985[7] 26 marzo 1995[8]
Malta (bandiera) Malta 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Norvegia (bandiera) Norvegia
(escluse le Isole Svalbard)[24]
19 dicembre 1996[18]
18 maggio 1999[19]
25 marzo 2001[12]
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
(esclusi i territori di Aruba, Curaçao, Sint Maarten e caraibici)
14 giugno 1985[7] 26 marzo 1995[8]
Polonia (bandiera) Polonia 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Portogallo (bandiera) Portogallo 25 giugno 1991[25] 26 marzo 1995[8]
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Romania (bandiera) Romania 30 dicembre 2023[5] 1º gennaio 2025[26]
Slovacchia (bandiera) Slovacchia 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Slovenia (bandiera) Slovenia 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Spagna (bandiera) Spagna
(con disposizioni speciali per Ceuta e Melilla)[27]
25 giugno 1991[28][29] 26 marzo 1995[8]
Svezia (bandiera) Svezia 19 dicembre 1996[30] 25 marzo 2001[12]
Svizzera (bandiera) Svizzera
(con Büsingen am Hochrhein e Campione d'Italia)
26 ottobre 2004[31] 12 dicembre 2008[32]
Ungheria (bandiera) Ungheria 16 aprile 2003[13] 21 dicembre 2007[14]
Europa (bandiera) Europa 14 giugno 1985[7] 26 marzo 1995[8]
Chiudi

Stati che non sono membri dell'area Schengen ma hanno le frontiere aperte con l'area:

Ulteriori informazioni Stato, Confini con stato Schengen ...
Stato Confini con stato Schengen
Andorra (bandiera) Andorra Francia (bandiera) Francia
Spagna (bandiera) Spagna
Monaco (bandiera) Monaco Francia (bandiera) Francia
San Marino (bandiera) San Marino Italia (bandiera) Italia
Città del Vaticano (bandiera) Città del Vaticano Italia (bandiera) Italia
Chiudi

Eccezioni

I seguenti territori dei paesi membri non sono coperti dall'accordo:

Evoluzione dell'Unione europea

Riepilogo
Prospettiva
Firma:
In vigore:
Trattati:
1947
1947
Trattato di Dunkerque
1948
1948
Trattato di Bruxelles
1951
1952
Trattato di Parigi
1954
1955
Trattato di Bruxelles modificato
1957
1958
Trattati di Roma
1965
1967
Trattato di fusione
1975
N/A
Conclusione Consiglio europeo
1985
1985
Accordo di Schengen
1986
1987
Atto unico europeo
1992
1993
Trattato di Maastricht
1997
1999
Trattato di Amsterdam
2001
2003
Trattato di Nizza
2007
2009
Trattato di Lisbona
                    Unione europea (UE)
Tre pilastri dell'Unione europea:  
Comunità europee:
(con istituzioni comuni)
 
Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM)
Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) Trattato scaduto il 23 luglio 2002 Unione europea (UE)
    Comunità economica europea (CEE)
        Spazio Schengen   Comunità europea (CE)
    TREVI Giustizia e affari interni (GAI)  
  Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale (CGPP)
            Cooperazione politica europea (CPE) Politica estera e di sicurezza comune (PESC)
Alleanza franco-britannica Unione occidentale Unione europea occidentale (UEO)

(Attività sociali e culturali trasferite al Consiglio d'Europa nel 1960)

   
Sciolta il 1º luglio 2011  
                         

Regolazione delle frontiere interne

Riepilogo
Prospettiva
Lo stesso argomento in dettaglio: Crisi europea dei migranti.
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Un tipico passaggio di frontiera Schengen non ha posto di controllo alle frontiere e solo un cartello comune UE-Stato con il nome del paese che viene attraversato, come qui tra Germania e Austria. Il cartello più grande blu annuncia l'ingresso nella Repubblica Federale di Germania in tedesco, il più piccolo cartello bianco annuncia l'ingresso nello stato tedesco della Baviera.

Controlli interni

L'Unione europea costituisce una Unione doganale e una Area dell'imposta sul valore aggiunto. Tuttavia, non tutti gli Stati Schengen o tutto il territorio degli Stati Schengen fanno parte dell'unione doganale o dell'area IVA. Alcuni paesi pertanto effettuano legalmente controlli doganali mirati a merci illegali, come la droga.

I controlli di sicurezza possono essere effettuati legalmente nei porti e negli aeroporti. Inoltre, è possibile effettuare controlli di polizia se:[36]

  • non hanno il controllo di frontiera come obiettivo;
  • si basano su informazioni ed esperienze di polizia generali riguardanti possibili minacce alla sicurezza pubblica e mirano, in particolare, a combattere la criminalità transnazionale;
  • sono concepiti ed eseguiti in modo chiaramente distinto dai controlli sistematici sulle persone alle frontiere esterne;
  • sono effettuati sulla base di controlli a campione.

Trasporto aereo

Controlli temporanei alle frontiere

Nel 2019, la Danimarca ha istituito controlli ai suoi confini con la Svezia a causa di gravi attacchi perpetrati da cittadini svedesi.[37] Inizialmente, i controlli anti-terrore svedesi erano previsti per sei mesi.[38]

Recenti controlli alle frontiere interne

Nel mese di settembre 2023, la Francia rinforza il confine con l'Italia (Ventimiglia) con reparti antiterrorismo e elicotteri, ripristinando parzialmente i controlli in risposta all'aumento dell'ondata immigratoria verso l'Italia con lo scopo di impedire eventuali ingressi illegali di migranti nel paese dall'Italia.

Questa decisione ha portato a critiche sia da parte dell'Italia sia da parte dell'unione europea, aumentando le tensioni tra Italia e Francia.

La decisione di blindare il confine è stata bocciata dalla corte di giustizia europea in questo violerebbe la direttiva "rimpatri"

Regolazione delle frontiere esterne

Riepilogo
Prospettiva

Visti di breve durata e di transito

Visto Schengen

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Controllo dei passaporti a una frontiera esterna Schengen in Finlandia
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Visti necessari per il transito nell'area Schengen:

     Area Schengen

     Altri membri dell'UE e territori dei paesi Schengen al di fuori dello spazio Schengen con libertà di movimento nello spazio Schengen

     Accesso senza visti agli Stati Schengen per 90 giorni in un periodo di 180 giorni, anche se alcuni cittadini di cui all'allegato II possono godere di un accesso senza visto più lungo in alcune circostanze (EC 539/2001 Annex II)

     Visto richiesto per entrare negli stati Schengen (EC 539/2001 Annex I)

     Visto richiesto per il transito attraverso gli stati Schengen (EC 810/2009 Annex IV)

Il visto Schengen permette di viaggiare nello spazio Schengen liberamente. Ottenuto il visto da uno dei paesi aderenti, con lo stesso visto è possibile visitare anche gli altri paesi dello spazio Schengen, entro i limiti e la validità del visto stesso.

Ai controlli aeroportuali o ai confini terrestri, le autorità dei singoli stati potrebbero comunque chiedere documenti giustificativi a chi esibisce un visto Schengen emesso da un altro paese, o di dimostrare mezzi finanziari sufficienti a sostenere le spese di viaggio.

I cittadini dei paesi Schengen non hanno bisogno di visto per viaggiare nei paesi dell'area Schengen; come documento di viaggio è sufficiente la carta d'identità, purché valida per l'espatrio. I cittadini "extra-Schengen" con permesso di soggiorno in uno dei paesi dell'area non hanno bisogno del visto (possono viaggiare con passaporto e permesso di soggiorno). I cittadini di alcuni paesi extra-Schengen possono rimanere nei paesi dell'area Schengen per 90 giorni senza visto per turismo o affari. I cittadini di tutti gli altri paesi al di fuori dell'Accordo di Schengen invece hanno bisogno di un visto per visitare i paesi dell'area Schengen, per qualsiasi motivo di viaggio.

La domanda per il visto va presentata nel paese del richiedente oppure presso un Consolato del paese Schengen che verrà visitato.

Se il richiedente vuole visitare più paesi europei nello stesso viaggio deve richiedere il visto presso i consolati del paese che sarà la meta principale del viaggio. Se non c'è una meta principale deve richiedere il visto ai consolati del primo paese Schengen che visiterà. Se invece il richiedente risiede in un paese diverso da quello di cui ha la cittadinanza, deve richiedere il visto nel paese di residenza. Non necessitano di alcun visto coloro che risiedono legalmente in uno dei paesi dell'area Schengen e che sono in possesso di un permesso di soggiorno. Possono viaggiare liberamente nell'area Schengen muniti di passaporto e di permesso di soggiorno di uno dei paesi che ne fanno parte. Il richiedente deve presentare personalmente la domanda per il visto Schengen e se gli verrà richiesto dovrà sostenere un'intervista per spiegare i motivi per i quali richiede il visto. Anche i documenti da presentare dipendono dalle ragioni del viaggio.

Ogni consolato potrebbe richiedere documenti aggiuntivi.

Condizioni di ingresso per cittadini di paesi terzi

Note

Voci correlate

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