Sobrerolo

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Sobrerolo

Il sobrerolo è un composto chimico che viene utilizzato come farmaco per l'azione mucolitica che lo caratterizza. Fu scoperto dal chimico italiano Ascanio Sobrero, dal quale trae il nome, come prodotto di ossidazione dei terpeni.

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Fatti in breve Nome IUPAC, Caratteristiche generali ...
Sobrerolo
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Nome IUPAC
5-(2-idrossipropan-2-il)-2-metilcicloes-2-en-1S-olo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC10H18O2
Massa molecolare (u)170.249 g/mol
Numero CAS42370-41-2
Numero EINECS255-780-7
Codice ATCR05CB07
PubChem36089
SMILES
O[C@H]1CC(C\C=C1\C) C(O)(C)C
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione130-132
Temperatura di ebollizione270-271
Indicazioni di sicurezza
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Farmacodinamica

Il sobrerolo agisce a livello delle secrezioni mucose dell'organismo, andando a scindere il reticolo di legami chimici costituito dalle mucoglicoproteine, rendendo le catene proteiche meno compatte, facilitandone l'idratazione e determinando un aumento del volume delle secrezioni bronchiali. Il muco risulta così meno solido e può essere espulso con la tosse. Oltre alla capacità di idratazione svolta a livello della mucosa delle vie aeree, il sobrerolo si caratterizza anche per incrementare la velocità del battito ciliare dell'epitelio bronchiale e per le modificazioni della componente biochimica del muco stesso.[1] Questi meccanismi comportano un'azione di fluidificazione che si associa ad un marcato miglioramento della funzionalità respiratoria.[2]

Farmacocinetica

A seguito di somministrazione per via orale il sobrerolo è rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) viene raggiunta entro 1 ora. Nell'organismo il composto si distribuisce rapidamente nei diversi tessuti e già un'ora dopo la somministrazione nel muco bronchiale si possono determinare livelli elevati del farmaco. Nell'organismo umano sobrerolo viene biotrasformato a carvone oppure può essere coniugato con l'acido glucuronico. L'emivita plasmatica del sobrerolo è di poco superiore a 2 ore e nel muco bronchiale giunge a 3 ore. L'eliminazione dall'organismo avviene quasi esclusivamente attraverso l'emuntorio renale sotto forma di farmaco immodificato, sobrerolo glucurono-coniugato, carvone.[3]

Usi clinici

Il farmaco trova indicazione per il trattamento dei disturbi respiratori che si caratterizzano per una ipersecrezione densa e vischiosa.[4][5][6][7][8]

Effetti collaterali e indesiderati

Durante il trattamento con il composto sono stati segnalati disturbi a carico dell'apparato gastrointestinale (perdita di appetito, dispepsia, nausea, gastralgia e vomito) e, molto raramente, ostruzione bronchiale.

Controindicazioni

Il sobrerolo è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo, a molecole chimicamente correlate oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il composto è inoltre controindicato nei bambini con meno di 2 anni di età (in questa fascia di età i mucolitici possono indurre con facilità ostruzione bronchiale a causa di caratteristiche fisiologiche delle vie aeree).

Dosi terapeutiche

Nei soggetti adulti il dosaggio consigliato è pari a 80–160 mg, due volte al giorno. Nei bambini di età superiore ai due anni il dosaggio è in genere di 80 mg, sempre due volte al giorno, ma in caso di necessità può essere aumentato.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza il profilo di sicurezza di sobrerolo non è stato adeguatamente studiato e dimostrato. Pertanto nelle gravide è bene evitare di somministrare il composto tranne quando, a giudizio del medico, i potenziali benefici attesi superano i rischi possibili. Non è noto se il farmaco sia secreto nel latte materno.

Note

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