Sindrome di Ballantyne

raro disturbo che colpisce le donne in gravidanza Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

La sindrome di Ballantyne (o sindrome specchio) è un raro disturbo che colpisce le donne in gravidanza. Essa descrive l'associazione insolita dell'idrope fetale e placentale con la preeclampsia materna.[1]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Il nome "sindrome specchio" si riferisce alla similitudine tra l'edema materno e l'idrope fetale. È stata descritta per la prima volta nel 1892 da John William Ballantyne[2].

Cause

L'eziologia può essere ricondotta a problemi ostetrici che vanno dai disordini immunitari, compresa l'isoimmunizzazione RH, alle infezioni fetali, (disordini metabolici), e malformazioni congenite[3] [4] [5] [6].

Patogenesi

Il meccanismo patogenico della sindrome di Ballantyne è ancora sconosciuto.

Sintomi

La sindrome di Ballantyne ha diverse caratteristiche:

I sintomi fetali sono relativi alla ritenzione di fluidi, incluso asciti e polidramnios[7]. L'idrope fetale comporta molto probabilmente la presenza di patologie mortali nel feto.

Può essere associato alla sindrome da trasfusione feto-fetale.[8]

Diagnosi

Sebbene l'esatta eziologia della sindrome di Ballantyne sia ancora sconosciuta, diversi studiosi hanno riportato la crescita dei livelli di acido urico, anemia, ed ematocrito basso senza emolisi.[1]

Trattamento

Nella maggior parte dei casi, la sindrome di Ballantyne causa morte al feto o al neonato, invece il coinvolgimento materno è limitato per lo più ai casi di preeclampsia.

Note

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