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scrittrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Simona Vinci (Milano, 6 marzo 1970) è una scrittrice e traduttrice italiana.
Nata a Milano, cresce a Budrio, in provincia di Bologna.
Il suo esordio letterario risale al 1997, con il romanzo Dei bambini non si sa niente, edito da Einaudi nella collana Stile libero; il libro ha vinto nel 2000 il Premio Elsa Morante opera prima. Nel 1999 il suo libro di racconti In tutti i sensi come l'amore arriva nella cinquina finale del Premio Campiello.[1] Nel 2003, sempre al Premio Campiello,[1] il suo romanzo Come prima delle madri si classifica al secondo posto. Nel 2009 è stata fra gli ospiti del festival letterario Mondello Giovani dedicato agli autori di nuova generazione. Su Rai 3 nel 2000 ha condotto Cenerentola, un programma di Gregorio Paolini, e nel 2006 Milonga Station,[2] come autrice e conduttrice insieme a Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi) e per la radio (Radio Rai Due).[senza fonte]
Ha tradotto vari libri: fra gli altri, Shirley Jackson e Steve Erickson.
I suoi libri sono tradotti e pubblicati in quindici paesi.[senza fonte]
Nel 2016 ha scritto il suo primo testo teatrale Porta della Rocca Ostile, diretto da Andrea Adriatico all'interno del progetto Bologna, 900 e duemila, dedicato ai 900 anni del Comune di Bologna, e allestito alla Scalinata del Pincio di Bologna[3]. Il 29 marzo dello stesso anno esce il romanzo La prima verità pubblicato da Einaudi Stile libero,[4] che vince il Premio Campiello 2016.[1]
Il 19 settembre 2017 pubblica il romanzo autobiografico Parla, mia paura[5] nel quale narra la propria lotta contro la depressione e gli attacchi di panico.[6]
Il 14 marzo 2019 esce il libro Mai più sola nel bosco. Dentro le fiabe dei Fratelli Grimm pubblicato da Marsilio, dove racconta la sua infanzia vista attraverso la lente delle fiabe. Il libro vince la 36ª edizione del Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice.[7]
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