Loading AI tools
religioso nicaraguense, vescovo ausiliare a Managua Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Silvio José Báez Ortega (Masaya, 28 aprile 1958) è un vescovo cattolico nicaraguense, dal 9 aprile 2009 vescovo ausiliare di Managua e titolare di Zica.
Silvio José Báez Ortega, O.C.D. vescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Monsignor Silvio José Báez Ortega nel 2018. | |
Por Tu palabra | |
Titolo | Zica |
Incarichi attuali |
|
Incarichi ricoperti |
|
Nato | 28 aprile 1958 a Masaya |
Ordinato presbitero | 15 gennaio 1985 |
Nominato vescovo | 9 aprile 2009 da papa Benedetto XVI |
Consacrato vescovo | 30 maggio 2009 dall'arcivescovo Leopoldo José Brenes Solórzano (poi cardinale) |
Silvio José Báez Ortega è nato a Masaya il 28 aprile 1958.[1][2]
Ha frequentato il liceo salesiano di Masaya e ha iniziato a studiare ingegneria presso l'Università Centroamericana di Managua.[2]
Nel 1979 ha abbandonato gli studi ed è entrato nell'Ordine dei carmelitani scalzi in Costa Rica.[1][3] Ha studiato filosofia e teologia presso l'Istituto teologico dell'America Centrale a San José, in Costa Rica.[1]
Il 15 gennaio 1984 è stato ordinato presbitero a San Ramón.[1] In seguito è stato formatore nella casa dei carmelitani scalzi in Guatemala, vicario parrocchiale e professore di Sacra Scrittura e teologia biblica presso l'Istituto teologico dell'America centrale a San José nel 1984.[1] Lo stesso anno è stato inviato a Roma per studi.[1] Nel 1988 ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico.[1] Lo stesso anno ha studiato geografia biblica e archeologia presso l'École biblique et archéologique française di Gerusalemme.[1] Tornato in patria è stato docente degli studenti di teologia e filosofia a Città del Guatemala dal 1988 al 1994; primo consigliere dell'allora delegazione generale dell'America centrale dell'Ordine dei carmelitani scalzi nel 1993; professore di Sacra Scrittura a Città del Guatemala presso l'Università Francisco Marroquín dal 1989 al 1994; l'Università Rafael Landívar dal 1989 al 1991 e il seminario maggiore dell'Assunzione dal 1991 al 1992 e docente di Antico Testamento nei corsi speciali di rinnovamento dei carmelitani scalzi presso il convento Stella Maris a Haifa, considerato la Casa Madre e il centro di spiritualità per tutto l'Ordine, dal 1988 al 1994.[1][4]
Nel 1994 ha iniziato a insegnare Sacra Scrittura presso la Pontificia Facoltà Teologica e il Pontificio Istituto di Spiritualità della Pontificia facoltà teologica Teresianum.[1] Nel 1999 ha difeso la sua tesi di dottorato in teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma con una tesi sul tema del silenzio nei libri ebraici della Bibbia, ottenendo il massimo dei voti e la lode.[1] La sua tesi di dottorato è stata pubblicata con il titolo Tiempo de callar y tiempo de hablar: el silencio en la Biblia Hebrea.[1] Dal 2007 la sua tesi di dottorato è designata dall'Università Gregoriana come libro di testo per l'ultimo anno del corso di laurea in teologia biblica, come modello per la ricerca esegetico-teologica su un concetto biblico.[1]
In seguito è stato vice preside della Pontificia Facoltà Teologica e del Pontificio Istituto di Spiritualità dal 2006 al 2009 e professore ordinario di Sacra Scrittura e di teologia e spiritualità biblica.[1] In questa stessa Facoltà è stato per diversi anni direttore della rivista Teresianum.[1] Nel 2002 ha tenuto il corso di spiritualità biblica presso la Pontificia università urbaniana di Roma.
È stato professore invitato di spiritualità biblica presso la Pontificia Università di Salamanca e il Centro Internazionale Teresiano-Sanjuanista di Avila. Ha tenuto corsi di teologia e spiritualità biblica e laboratori biblici a livello popolare in America centrale, Messico, Perù, Argentina, Stati Uniti d'America, Spagna e Italia.[1] Ha tenuto conferenze su Santa Teresa di Gesù e temi teresiani.[5][6][7][8]
È stato coordinatore della traduzione dell'Antico Testamento nella nuova versione della Bibbia per l'America Latina pubblicata dalle Edizioni Paoline e ha tradotto il Libro dei Proverbi per la nuova traduzione della Bibbia redatta dal Consiglio episcopale latinoamericano.[1]
Il 9 aprile 2009 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo ausiliare di Managua e titolare di Zica.[9] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 30 maggio successivo nella cattedrale dell'Immacolata Concezione a Managua dall'arcivescovo metropolita di Managua Leopoldo José Brenes Solórzano, co-consacranti l'arcivescovo Henryk Józef Nowacki, nunzio apostolico in Nicaragua, e il vescovo emerito di León en Nicaragua César Bosco Vivas Robelo.
Ha prestato servizio come vicario generale dell'arcidiocesi.
Nel settembre del 2017 ha compiuto la visita ad limina.
È stato segretario generale della Conferenza episcopale del Nicaragua dal novembre del 2011 al 18 novembre 2014 e dal 15 novembre 2017 alla sua partenza dal paese. In seno alla stessa è stato presidente della commissione sulla vita consacrata e di quella per il seminario interdiocesano.[10]
Báez e altri leader cattolici in Nicaragua si sono posti come intermediari tra i manifestanti e l'amministrazione del presidente Daniel Ortega da quando è iniziata un'ondata di proteste anti-governative nell'aprile del 2018.[11] Il 9 luglio 2018, insieme al cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano e al nunzio apostolico Waldemar Stanisław Sommertag, è rimasto ferito durante un attacco delle forze paramilitari filo-governative mentre tentavano di proteggere la basilica di San Sebastiano a Diriamba e i manifestanti anti-governativi che si erano rifugiati all'interno.[12][13] La delegazione di chierici si era recata a Diriamba in seguito all'uccisione di 17 persone nella zona avvenute tra il 7 e l'8 luglio.[12] Báez fu esplicito nelle sue critiche alla repressione violenta da parte del governo Ortega.[13] Nell'ottobre del 2018, Ortega e i suoi sostenitori hanno accusato Báez di aver pianificato un colpo di Stato.[14] I dipendenti del Governo hanno riferito di essere stati costretti a firmare una lettera in cui ribadivano le accuse e chiedevano a papa Francesco di richiamare il presule.[15] Tuttavia, un'indagine del quotidiano spagnolo El Español ha scoperto che l'audiocassetta prodotta come prova contro Báez era stata falsificata.[16]
Il 4 aprile 2019 Báez è stato ricevuto dal pontefice. Il 10 dello stesso mese Báez ha annunciato che papa Francesco gli aveva chiesto di trasferirsi a Roma a tempo indeterminato.[17][18][19] Il vescovo ha anche confermato che Laura Farnsworth Dogu, l'ambasciatrice degli Stati Uniti in Nicaragua, nel 2018 gli ha comunicato che era l'obiettivo di un complotto omicida.[13][20] In seguito si è trasferito a Miami.
È considerato una persona di facile accesso, coerente con i suoi pensieri e le sue convinzioni e un leader della Chiesa cattolica nel suo paese.[21]
La genealogia episcopale è:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.