Loading AI tools
insieme delle misure preventive da adottare per rendere salubri e sicuri i luoghi di lavoro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Con salute e sicurezza sul lavoro (comunemente sicurezza sul lavoro) si indica un insieme di condizioni ideali di salute, sicurezza e benessere dei lavoratori sui luoghi di lavoro, che è possibile raggiungere attraverso l'adozione di apposite misure preventive e protettive, in modo da evitare o ridurre al minimo possibile l'esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all'attività lavorativa, riducendo o eliminando gli infortuni e le malattie professionali.[1]
In base alle leggi più generali, i datori di lavoro hanno il dovere di prendersi ragionevolmente cura della sicurezza dei loro dipendenti. Normative specifiche di solito aggiungono poi altri doveri specifici e creano testi con il potere di regolare le varie problematiche di sicurezza: i dettagli variano da nazione a nazione.
La ricerca e la regolamentazione in ambito di sicurezza e salute sul lavoro sono un fenomeno relativamente recente. Quando i movimenti dei lavoratori si sono sviluppati in risposta alle preoccupazioni della manodopera in seguito alla rivoluzione industriale, la salute dei lavoratori ha assunto importanza come questione legata al lavoro.
Molto tempo prima, nel 1700, un medico italiano, Bernardino Ramazzini, aveva compiuto una serie di studi ed analisi e, di fatto, fondato la medicina del lavoro.[2] Fu il primo ad effettuare studi sulle malattie professionali e ad elaborare indicazioni per la difesa degli operai.
Con lo sviluppo dell'urbanesimo, aumentò, ed era ben visibile, il distacco tra il tenore di vita delle classi agiate ed il resto della società. Al fine di prevenire iniziative rivoluzionarie da parte della nuova nascente classe operaia, furono le classi dominanti più illuminate a sviluppare le politiche sociali.
Nel Regno Unito le Leggi sulle Fabbriche dei primi anni del diciannovesimo secolo (dal 1802 in poi) nacquero dalle preoccupazioni per la cattiva salute dei bambini che lavoravano nei cotonifici: la legge del 1833 creò uno specifico Ispettorato del lavoro.[3] Il mandato iniziale dell'Ispettorato consisteva nel limitare le ore di lavoro nell'industria tessile dei bambini e dei giovani (al fine di prevenire il superlavoro cronico, identificato come causa diretta di cattiva salute e deformazione, e indirettamente di un alto tasso di incidenti). Tuttavia, su sollecitazione dell'Ispettorato delle Fabbriche, un'ulteriore legge del 1844, che prevedeva restrizioni analoghe sull'orario di lavoro per le donne nell'industria tessile, introdusse un requisito per la protezione delle macchine (ma solo nell'industria tessile, e solo nelle aree nelle quali potevano avere accesso donne o bambini).
Nel 1840 una Commissione Reale pubblicò le sue conclusioni sullo stato delle condizioni per i lavoratori dell'industria mineraria che documentavano l'ambiente terribilmente pericoloso in cui dovevano lavorare e l'alta frequenza degli incidenti. La commissione suscitò l'indignazione pubblica che portò all'Atto sulle Miniere del 1842. L'atto istituì un ispettorato per le miniere e l'estrazione di carbone che portò a molti procedimenti giudiziari e miglioramenti di sicurezza, e nel 1850 gli ispettori poterono entrare e ispezionare i locali a loro discrezione.[4]
Otto von Bismarck inaugurò la prima legge sulla previdenza sociale nel 1883 e la prima legge sulla compensazione dei lavoratori nel 1884 - le prime nel loro genere nel mondo occidentale. Atti simili seguirono in altri paesi, in parte in risposta ai disordini sindacali.[5]
Dopo quasi 20 anni di discussioni e 15 anni dall'esempio tedesco, anche il Parlamento italiano approvò la prima legge sull'assicurazione obbligatoria degli operai nel lavoro: la legge numero 80 "sugli infortuni degli operai sul lavoro" venne promulgata il 17 marzo 1898. La nuova attenzione verso la legislazione sociale produsse negli anni 30 del XX secolo una serie di provvedimenti fondamentali i cui principi sono ancor oggi in vigore: la costituzione dell'Inail, dell'Inps, dell'Iri e del nuovo codice penale. Venne inoltre istituita la settimana lavorativa di 40 ore.
Un altro caposaldo della legislazione italiana è costituito dal Codice Civile, approvato con regio decreto il 16 marzo 1942 e tuttora in vigore, che sostituì il codice del 1865. L'articolo 2087 definisce la tutela delle condizioni di lavoro e prevede che "l'imprenditore è tenuto ad adottare, nell'esercizio dell'impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro".
Come tante altre norme, anche quelle sulla salute e sicurezza sul lavoro trovano fondamento nella Costituzione italiana del 27 dicembre 1947. Essa enuncia tra i principi fondamentali dello stato la tutela della salute all'articolo 32 e la tutela del lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni all'articolo 35.
Dopo il 1950 in Italia prese corpo una legislazione specifica per la tutela preventiva della salute dei lavoratori. I primi decreti erano impostati secondo una concezione basata sull'organizzazione tecnica e meccanica del lavoro: la sicurezza veniva considerata un problema di natura tecnica e le leggi si ispiravano a quella linea. Questi provvedimenti erano il DPR 547 e 164/1955 e il DPR 303/1956. I primi regolamentavano in particolare la sicurezza antinfortunistica nelle aziende e nei cantieri temporanei e mobili (edilizia), il secondo l'igiene del lavoro. Un altro momento importante è rappresentato dallo Statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, numero 300), che resta ancora oggi il caposaldo del sistema di tutele e di garanzie delineate dalla carta costituzionale. Fu il 1994, però, l'anno che segnò una svolta nella concezione della salute e sicurezza sul lavoro, con l'emanazione del decreto legislativo 19 settembre 1994, numero 626, che recepì diverse importanti direttive europee, tra cui la più importante è la 89/391/CEE[6]. In seguito la legge di riferimento in Italia è divenuta il decreto legislativo 81 / 2008, che ha rivisto e integrato la maggior parte dei decreti dagli anni 50 in poi, oltre ovviamente a contenere importanti novità.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.