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Sibilla di Jülich-Kleve-Berg (Kleve, 26 agosto 1557 – Günzburg, 16 dicembre 1627) nacque come principessa di Jülich-Kleve-Berg e divenne arciduchessa d'Austria.
Sibilla di Jülich-Kleve-Berg | |
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Sibilla di Jülich-Kleve-Berg ritratta da Lucas van Valckenborch | |
Margravia di Burgau | |
Nascita | Kleve, 26 agosto 1557 |
Morte | Günzburg, 16 dicembre 1627 |
Dinastia | Casato di La Marck |
Padre | Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg |
Madre | Maria d'Asburgo |
Consorte di | Carlo, margravio di Burgau |
Religione | Cattolicesimo |
Era figlia del duca Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg e dell'arciduchessa Maria d'Austria, figlia dell'imperatore Ferdinando I d'Asburgo.
Per parte di madre era dunque imparentata con la casa reale spagnola, oltre che con gli Asburgo austriaci.
Venne data in sposa il 4 marzo 1601 a Carlo d'Asburgo, figlio di Ferdinando II d'Austria e nipote di Ferdinando I d'Asburgo[1]. Non diede nessun figlio al marito, il quale ebbe tre figli illegittimi dall'amante Chiara Elisa di Ferrero[2].
I contemporanei la descrivevano come una donna vendicativa e avida di potere[3]: nel 1595 accusò la cognata Jakobäa di Baden, moglie di suo fratello il duca Giovanni Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg, di infedeltà[3]. Dietro la prematura morte della duchessa, che non aveva dato figli al marito, si sospettò per secoli che ci fosse la mano di Sibilla e del suo alleato Guglielmo di Waldenburg[3]. Sempre con l'aiuto di Guglielmo tentò di far dichiarare insano di mente il fratello duca[3]. Quando questi morì senza figli, entrò in guerra con il resto della famiglia per l'eredità del ducato[3]. A vincere fu sua nipote Anna di Prussia, figlia di Maria Eleonora di Jülich-Kleve-Berg[3].
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