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idro Short Brothers Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lo Short S.25 Sunderland era un idrovolante britannico, rivelatosi, nella sua categoria, uno dei più importanti di tutto il secondo conflitto mondiale.
Short S.25 Sunderland | |
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Short S.25 Sunderland | |
Descrizione | |
Tipo | idropattugliatore marittimo |
Equipaggio | 13 |
Progettista | Arthur Gouge |
Costruttore | Short Brothers |
Data primo volo | 16 ottobre 1937 |
Data entrata in servizio | 1938 |
Utilizzatore principale | Royal Air Force |
Altri utilizzatori | Royal Australian Air Force Royal Canadian Air Force Aéronavale |
Esemplari | 740 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 26,0 m (85 ft 4 in) |
Apertura alare | 34,39 m (112 ft 9½ in) |
Altezza | 10,0 m (32 ft 10½ in) |
Superficie alare | 138,00 m² (1 487 ft²) |
Carico alare | 191 kg/m² (39 lb/ft²) |
Peso a vuoto | 15 663 kg (34 500 lb) |
Peso max al decollo | 26 332 kg (58 000 lb) |
Propulsione | |
Motore | 4 radiali Bristol Pegasus XVIII |
Potenza | 1 065 hp (794 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 336 km/h (210 mph) a 1 980 m (6 500 ft) |
Velocità di stallo | 125 km/h (78 mph) |
Velocità di crociera | 285 km/h (178 mph) a 1 525 m (5 000 ft) |
Velocità di salita | 3,67 m/s (720 ft/min) |
Autonomia | 2 848 km (1 780 mi) |
Tangenza | 4 880 m (16 000 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 10 Vickers K e Browning .303 Mark II calibro .303 in (7,7 mm) 1 Browning M2 calibro 12,7 mm |
Bombe | fino a 2 250 kg |
Altri carichi offensivi | mine oppure cariche di profondità |
Note | dati relativi alla versione Mk.III |
Dati tratti da Jane's Fighting Aircraft of World War II[1] | |
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Quadrimotore monoplano ad ala alta a sbalzo, con scafo centrale; aveva una struttura completamente metallica e impiegava la tecnica del rivestimento lavorante.
Inizialmente, Mk.I, la propulsione era affidata a 4 motori radiali Bristol Pegasus XXII (9 cilindri, per 1 010 hp ciascuno).
L'armamento difensivo era posizionato in una torretta di prua (1 mitragliatrice), una di poppa (4 mitragliatrici), ed in due postazioni dorsali (azionate manualmente, con 1 mitragliatrice ciascuna).
La dotazione offensiva (bombe o cariche di profondità) poteva arrivare a 900 kg.
Inizialmente concepito per poter essere gestito da un equipaggio costituito da sette persone in seguito le varie versioni che si succedettero nel tempo ne impiegarono da undici in su.
La denominazione di fabbrica era S.25 ed il progetto ebbe inizio sul finire del 1934, sulla scorta delle esperienze accumulate dalla Short Brothers Ltd. nella produzione di grandi idrovolanti da trasporto, in risposta alla specifica R.2/33 dell'Air Ministry, con la quale veniva richiesta la produzione di un idrovolante con compiti di ricognizione, al fine di sostituire il biplano Short S.19 Singapore III (del quale era di recente cessata la produzione).
Il capo progettista della Short, Arthur Gouge, era già al lavoro su un analogo velivolo da adibire al trasporto e poté usufruire di molti concetti già sviluppati per quello che risultò poi essere lo Short S.23 Empire.
Il primo prototipo (K774) del Sunderland volò nell'ottobre del 1937 e fu il primo idrovolante britannico dotato di armamento difensivo installato in torrette non azionate manualmente.
Entrato in servizio nella seconda metà del 1938, quando il secondo aereo di serie venne assegnato al 230° Squadron (di base a Selestar, in Malaysia), allo scoppio della guerra era impiegato in 3 squadriglie del Royal Air Force Coastal Command.
Al fine di incrementare la produzione, nel 1941 venne costruito un apposito stabilimento a Dumbarton, gestito dalla Blackburn.
Gli ultimi esemplari della serie Mk.I incorporavano diverse modifiche minori e, più vistose, le antenne del nuovo radar antisom ASV Mk.II, disposte posteriormente, in gruppi di 4, sul dorso e sui fianchi della fusoliera.
Sul finire del 1941, divennero operativi gli esemplari della serie Mk.II: dotati di motori Pegasus XVIII, con compressori a doppia velocità, vennero dotati di armamento difensivo maggiorato, per numero di mitragliatrici e dotazione di munizioni.
Questa versione fece registrare una produzione piuttosto limitata (43 esemplari), poiché nel frattempo venne resa operativa la versione Mk.III, il cui prototipo volò nel giugno successivo: in questo caso la modifica più rilevante consisteva nella nuova chiglia dello scafo. La Mk.III divenne la versione più diffusa nel corso del conflitto (461 esemplari).
Nel 1942 l'Air Ministry emise una nuova specifica (R.8/42) che richiedeva un idrovolante a largo raggio, da destinare espressamente allo scenario del Pacifico. La Short rispose alla specifica proponendo la versione Mk.IV del Sunderland: nuovo disegno dello scafo, nuova coda, armamento migliorato e motorizzazione costituita dai motori Bristol Hercules.
Il risultato finale fu un aereo talmente diverso dall'originale che alla fine venne ridesignato Seaford Mk.I (sigla interna del costruttore S.45). Da questa macchina venne poi sviluppato, nell'immediato dopoguerra, l'idrovolante da trasporto Short Solent.
Più o meno nello stesso periodo, si registrò un calo nei successi delle missioni ASW: gli U-Boot tedeschi erano stati dotati di Metox, ricevitori passivi in grado di intercettare i segnali dei radar di ricerca ASV Mk.II. La risposta della RAF non si fece attendere, con l'adozione di apparati radar su una lunghezza d'onda più corta. I Sunderland vennero così dotati di nuovi ASV Mk.III, e gli esemplari che ne furono forniti, ricevettero la definizione di Mk.IIIA.
La variante finale, Mk.V, ebbe il battesimo dell'aria nella primavera del 1944 e fu caratterizzata dalla sostituzione dei motori Pegasus con gli statunitensi Pratt & Whitney Twin Wasp, che sviluppavano una potenza di 1 200 HP a testa). Ne vennero completati 155 esemplari.
L'incremento della potenza disponibile diede nuova linfa ad un progetto mostratosi già brillante: in questa configurazione i Sunderland rimasero in linea fino al 1959, partecipando al ponte aereo di Berlino ed alla guerra di Corea.
Il Sunderland viene tra l'altro ricordato per essere l'ultimo idrovolante della RAF.
Il Sunderland venne impiegato, nelle diverse versioni, in tutti i teatri operativi costieri, rivelandosi particolarmente efficace nelle operazioni contro i sommergibili e venne soprannominato "porcospino" dai piloti della Luftwaffe, per la sua capacità di difendersi da qualsiasi aggressione.
Data la sua robustezza, il Sunderland si rivelò una macchina estremamente versatile e capace di affrontare anche i compiti più ostici. Tra le missioni degne di nota, nel maggio del 1941, l'evacuazione dell'isola di Creta, attaccata da truppe tedesche aviotrasportate. In quei giorni un esemplare arrivò a trasportare 82 soldati con relativo equipaggiamento, oltre all'equipaggio[2].
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