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rivista settimanale italiana di enigmistica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Settimana Enigmistica è un periodico di enigmistica edito ininterrottamente in Italia dal 1932.[2] Tra i più diffusi e noti settimanali del paese, ha superato i 4800 numeri e può essere acquistato anche all'estero.
La Settimana Enigmistica | |
---|---|
Stato | Italia |
Lingua | Italiano |
Periodicità | Settimanale |
Genere | enigmistica |
Fondatore | Giorgio Sisini |
Fondazione | 23 gennaio 1932 |
Sede | Piazza Cinque Giornate 10, Milano |
Direttore | Alessandro Bartezzaghi (dal 2022)[1] |
ISSN | 1125-5226 |
Sito web | www.lasettimanaenigmistica.com |
Viene pubblicato ogni giovedì, mentre fino al 2 gennaio 2014 usciva ogni sabato; dall'estate 2014 è anche scaricabile in formato digitale su tablet iPadOS, Android e Kindle.
L'attuale sede della direzione e della redazione si trova a Milano, nel palazzo Vittoria in piazza Cinque Giornate 10,[3] mentre la sede storica, così come leggibile sul numero 1, era ubicata in via Enrico Noë 43.
«La rivista che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!
La rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione»
La rivista, ispirata[4] al periodico austriaco Das Rätsel[N 1], venne fondata da un ingegnere sardo di nobili origini, il grande ufficiale, dottor, ingegner Giorgio Sisini,[5] conte di Sant'Andrea. Dopo la sua morte la direzione venne assunta da Raoul de Giusti, dal 1987 al 2022[1] da Francesco Baggi Sisini e dal 2022 da Alessandro Bartezzaghi.[1] La rivista nacque a Milano, in un piccolo appartamento preso in affitto da Giorgio Sisini e dalla futura moglie, l'austriaca Idell Breitenfeld, per necessità economica. Il primo numero, ancora con la testata in nero, fu pubblicato in 16 pagine il 23 gennaio 1932 al costo di 50 centesimi di lira; sulla copertina era disegnata l'immagine dell'attrice messicana Lupe Vélez tratta dalla rivista Das Rätsel, ottenuta sagomando le caselle nere del cruciverba. Ha avuto due sole interruzioni alla sua uscita a cadenza settimanale: i numeri 607 del 1943 e 694 del 1945 uscirono dopo circa due mesi a causa degli eventi bellici,[5][6] e in entrambe le occasioni la rivista si scusò coi lettori. Da allora la rivista ha vantato fra i suoi collaboratori i più famosi enigmisti italiani, tra cui lo stesso fondatore, che creò enigmi per i lettori sino agli ultimi giorni di vita, oltre a Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti. Può essere considerato, probabilmente, il capostipite dei giornali di enigmistica italiana, almeno per quanto riguarda la diffusione di quest'arte presso il grande pubblico[7], tant'è che una delle didascalie in cima alla prima pagina di copertina, sopra il titolo, recita che la Settimana Enigmistica è "la rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!" (in passato invece che la parola innumerevoli si era arrivati a numerare la cifra delle imitazioni fino a quota 205,[8] poi evidentemente sorpassata). Per certi versi questo periodico rappresenta una vera e propria "icona" storica dell'enigmistica italiana.[senza fonte] Numerosi altri periodici sono infatti sorti sulla scia della sua popolarità. Una caratteristica che tuttavia rende unica la Settimana Enigmistica è quella di non accettare pubblicità al suo interno e di usarla solo in estate per la propria diffusione. Il 22 novembre 2008 ha toccato il traguardo dei 4000 numeri pubblicati; per festeggiarlo, i cinque numeri precedenti hanno ospitato un concorso dedicato all'Italia, inoltre tale numero ha avuto una foliazione di 56 pagine. Il 21 giugno 2018 invece, il trafiletto in basso ricorda che "questo è il 4500º numero della nostra rivista!". Il 20 gennaio 2022, per ricordare il 90º anniversario, come nel 2008 sono state aggiunte otto pagine, dove sono stati proposti alcuni giochi storici tratti dagli anni passati, tra cui lo schema della copertina del primo numero.
La dicitura "Parole crociate" è un marchio registrato dalla rivista.[9]
Dal luglio 1995, in occasione dell'ultimo restyling, la rivista è affiancata da Il Mese Enigmistico (nato come Il Blocco Enigmistico e poi rinnovato a maggio 2016), edizione antologica della Settimana, inizialmente bimestrale, poi edito in forma mensile, che oltre ad avere alcuni giochi della "sorella" propone anche alcune esclusive e spesso riedita personaggi da tempo assenti.
Per il periodo di Expo 2015, ogni 2-3 settimane ha proposto giochi dedicati al tema dell'alimentazione.
Dall'11 luglio 2019 a ottobre si aggiunge Il Weekend Enigmistico, di 16 pagine: con cadenza quindicinale, esce di sabato nel periodo estivo-autunnale e si può anche acquistare insieme alla Settimana. Dal 18 giugno 2020 questo periodico si rinnova e diventa La Settimana Corta, con 24 pagine (la metà rispetto al periodico da cui deriva), edita il giovedì, e portata a 32 pagine nel 2021 col nome La Settimana Enigmistica Corta. In tale anno si aggiunge il libro di 92 pagine Bar Vacanze, che avrà un secondo volume in inverno. Nel 2023 è edito un nuovo mensile estivo, La Vacanza Enigmistica.
Dal 2017 si è aggiunto anche il settimanale, in edicola ogni giovedì, La Settimana Enigmistica – i Sudoku, interamente dedicato a questa tipologia di gioco.
La veste tipografica della rivista, di 48 pagine, il cui ultimo, seppur leggero, restyling è datato 1995, è ormai consolidata da parecchi anni: molti giochi e rubriche mantengono la medesima pagina di collocazione da decenni. I colori della testata sono blu, verde e rosso (quest'ultimo nei numeri multipli di tre), e si susseguono nell'ordine indicato. In copertina è sempre presente un semplice schema di parole crociate con la foto in scala di grigi di un personaggio del mondo dello spettacolo, dello sport, della musica, del teatro o del cinema; in due occasioni si è avuto un ritratto a colori con artisti rinascimentali: nel numero 4554 venne pubblicato l'autoritratto di Leonardo da Vinci, nel numero 4622 Raffaello Sanzio. Per convenzione, sui numeri pari della rivista il personaggio è di sesso maschile, sui numeri dispari invece è di sesso femminile; una notevole eccezione ci fu nell'aprile 2002 quando comparvero, in ordine, i comici del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Nel numero 1 apparve Lupe Vélez, nel 1000 Tyrone Power, nel 2000 Michel Piccoli, nel 3000 Michael Douglas, nel 4000 George Clooney. La stessa foto è collocata in un angolo del cruciverba e col progredire delle uscite settimanali ruota in senso orario (in alto a sinistra, in alto a destra, in basso a destra e in basso a sinistra) ritornando nella stessa posizione dopo 4 numeri. In basso c'è una striscia che può contenere le frasi citate a inizio pagina o rimandare ad alcuni giochi e concorsi; in dicembre e nei primi numeri di gennaio dà le indicazioni per gli abbonamenti in Italia e all'estero. Sempre dal 1995 è stato introdotto il colore, inizialmente solo in alcuni giochi e quiz in forma saltuaria, poi più stabilmente dagli anni 2010. Dal numero 4519 i principali font tipografici della rivista sono stati cambiati: sono il Myriad e il Times Roman. Dal numero 4604, dopo 25 anni, si rinnova leggermente la testata: è aumentata di dimensione, la data è scritta in formato numerico e non più per esteso, le informazioni per gli abbonamenti sono spostate a pagina 2 ed è stata aggiunta la ® alla scritta "Parole crociate" in prima pagina, a sottolineare il carattere di marchio registrato. Dal numero 4645 del 1º aprile 2021 i giochi particolarmente difficili sono contrassegnati da un quadrato rosso.
Oltre ai comuni schemi di parole crociate (normali, crittografate, facilitate, a schema libero, sillabiche), La Settimana Enigmistica propone:
Non mancano le pagine dedicate all'umorismo, con barzellette, come Risate a denti stretti e Domande bizzarre composte col contributo dei lettori, premiati (almeno nel secondo caso) con 15 euro, e vignette, alcune delle quali possiedono un titolo che indica una ben definita situazione umoristica che si è cristallizzata nel linguaggio comune: è il caso, ad esempio, de Le ultime parole famose. Fra le altre vignette e strisce a fumetti si ricordano Lillo il cane saggio, Osvaldo, lo Spot mitologico, e le Schegge di follia che spesso contengono al loro interno brevi quiz o battute. Raccolte di vignette sono Antologia del buon umore e Per rinfrancar lo spirito… tra un enigma e l'altro.
Ogni settimana propone almeno un concorso, e dal 1995 presenta anche immagini a colori. Dal 2005 pubblica in ciascuna edizione un diverso schema di sudoku, dimostrando notevole capacità di rinnovamento, testimoniata anche dai più recenti Verbis, Imago e Crittonews.
Una caratteristica che rende la rivista degna di attenzione per i collezionisti e per i solutori è la catalogazione rigorosa (con numeri progressivi) di tutti i quesiti e di tutte le voci incluse nelle raccolte di quiz e di curiosità.[10] Il numero che compare sulle parole crociate della prima pagina indica il numero complessivo dei giochi pubblicati, numerazione che fino al 1995 proseguiva anche nelle pagine interne, mentre a partire dal 1995 i giochi interni sono contrassegnati da un numero composto così: le prime due cifre corrispondono alle ultime due del numero della rivista, le altre dal numero d'ordine che quel gioco ha nella rivista, con uno zero riempitivo per i primi 9. Per esempio: il gioco Parole intrecciate 2956 del 13 giugno 2009 è il 56º gioco della rivista numero 4029.
Quest'uso ragguardevole della numerazione da un lato agevola la ricerca delle soluzioni, normalmente inserite nella rivista della settimana successiva (le soluzioni dei quesiti a concorso invece sono pubblicate sul terzo numero successivo al corrente), dall'altro consente di verificare la persistenza (e di conseguenza anche l'indice di gradimento) di una determinata rubrica.
Una particolarità: se la terza cifra del numero è uno zero, non appare "0002", "0003" … "00100", "00101" …; ma (esempio fatto per il numero 4200 del 22 settembre 2012): "20002", "20003" … "200100", "200101" …
Pur essendosi rinnovata in alcune occasioni, La Settimana Enigmistica è particolarmente attenta ad essere sempre uguale a se stessa, tanto che i suoi lettori hanno la possibilità di trovare regolarmente, non solo nella stessa pagina ma addirittura nella stessa posizione alcuni appuntamenti a cui sono legati; qui di seguito il posizionamento dal 1995 di molti di questi, inalterati da moltissimo tempo.
Enigmi come le Parole crociate crittografate, le Cornici concentriche, alcuni quiz (Il piacere di saperlo, Vero o falso?, Quale delle tre?), il caso poliziesco e i giochi sulle differenze tra immagini, pur essendo sempre presenti, hanno collocazioni variabili.
I lettori meno giovani ricorderanno:
Si ricordano anche i protagonisti di alcune strisce, quali:
Da ricordare anche i personaggi delle battute e barzellette presenti nelle pagine, come:
Tra i redattori e collaboratori della rivista del passato si ricordano: Piero Bartezzaghi, Giancarlo Brighenti, Aldo Nugnes, Gianni Corvi, Pietro Carraturo, Bruno Bozzoli, Bruno Makain, Claudio Medaglia, Ignazio Antinoro, Attilio Ghilardi, Carlo Squillante, Guido Iazzetta, Mario Bortolato, Magnus.
Tra gli attuali: Alessandro Bartezzaghi, Alfredo Baroni, Giuliano Di Muro, Massimo Malaguti, Andrea Maraventano, Fortunato Oliviero, Andrea Ravasio.
Nella canzone Sotto le stelle del jazz del cantautore Paolo Conte, la rivista è considerata un metro di misura del tempo, diventando un nome comune per antonomasia: «ma quanta notte è passata / nel tempo fatto di attimi / e settimane enigmistiche».[12]
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