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Settevoci

programma televisivo musicale della RAI Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Settevoci
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Settevoci è stato un varietà televisivo andato in onda la domenica pomeriggio sulla Rai per cinque edizioni dal 6 febbraio 1966[1] al 28 giugno 1970 e condotto da Pippo Baudo.

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Il programma

Riepilogo
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Era un quiz a carattere musicale dove in ogni puntata intervenivano, come ospiti, sei cantanti in gara oltre il presentatore (in tutto sette voci, da cui il titolo): due di essi erano agli inizi della carriera musicale e venivano giudicati dall'applausometro (un apparecchio che misurava l'intensità dei battiti delle mani, quantificandola da 1 a 100), quattro erano affermati e uno era celeberrimo (e non gareggiava). Ai quattro cantanti affermati, venivano abbinati quattro giovani che partecipavano al quiz rispondendo a domande sulla musica[2]. Il pubblico decideva il vincitore[1].

Gli autori del programma sono Sergio Paolini e Stelio Silvestri, la regia è affidata a Maria Maddalena Yon, l'orchestra è diretta dal Maestro Luciano Fineschi; le vallette sono Layla Rigazzi nella prima edizione, Giovanna Coprani che diventerà poi la moglie di Bruno Lauzi[1][3] nella seconda, Margherita Boretti nella terza, Renata Lunari e Daniela Ghibli, che avrà anche una carriera come cantante e come attrice, nella quarta ed infine nell'ultima edizione Zaira Cavalleri[4].

Secondo Aldo Grasso, fu "il primo trionfo" di Baudo, che si fece notare per le giacche sgargianti e il "fiuto da talent-scout"[1].

Il programma ha avuto grande successo in quanto vi partecipavano cantanti emergenti come Giusy Romeo (meglio conosciuta, successivamente, come Giuni Russo), Franco Battiato, Massimo Ranieri, Mario Tessuto, Orietta Berti, Al Bano, Mirna Doris, Armando Savini, Silvana Aliotta, Dominga, Lionello, Tina Polito, I Girasoli, Rossano, Marisa Sannia, Nancy Cuomo, Bruno Filippini e Giovanna[1][2]. A dire di Fausto Leali, vi si cantava "rigorosamente in playback"[5].

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La leggenda metropolitana di Rin Tin Tin

Riepilogo
Prospettiva

La trasmissione andò sempre in onda dal Teatro Fiera 2 di Milano e fu sin dall'inizio presente nei palinsesti RAI, a partire dalla data fissata per la prima puntata, domenica 6 febbraio 1966. Come ricorda lo storico Pino Frisoli, la trasmissione era regolarmente indicata sul Radiocorriere TV, settimanale stampato con una decina di giorni di anticipo. Alcuni quotidiani di quel giorno, sia pur solo con un breve cenno, ebbero modo di lanciare l'esordio di Settevoci quale intrattenimento musicale del tardo pomeriggio del dì di festa.

Ciò smentisce il ricordo (in realtà una vera leggenda metropolitana) di Pippo Baudo, il quale ha sempre sostenuto che, quella fatidica domenica 6 febbraio 1966, la bobina con la prevista puntata del telefilm statunitense Le avventure di Rin Tin Tin non fosse pervenuta[6] (era in programmazione per il pomeriggio successivo e venne regolarmente messa in onda) e quindi si fosse pensato di tamponare con una puntata pilota di Settevoci[6], trasmissione che sarebbe stata giudicata "intrasmettibile" dalle alte sfere RAI. Ad ogni modo, fu un successo clamoroso, con indice di gradimento di 84%, che valse il prosieguo del programma fino alle soglie dell'estate e l'accensione improvvisa di una strepitosa carriera per Baudo[2][7].

Nessuna delle puntate di Settevoci, registrate su nastro magnetico, è stata archiviata, e i nastri sono stati cancellati: pertanto non è più possibile rivederle. Negli archivi Rai restano alcune sigle, girate in pellicola e senza la sovrimpressione dei titoli di testa. Restano anche alcuni frammenti della trasmissione con Pippo Baudo e i suoi ospiti.

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Edizioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Edizioni di Settevoci.

Note

Bibliografia

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