Sennariolo
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Sennariolo è un comune italiano di 153 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.
Sennariolo comune | |
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(IT) Sennarìolo (SC) Sinnarìolo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianbattista Ledda (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 40°12′44.08″N 8°33′23.1″E |
Altitudine | 274 m s.l.m. |
Superficie | 15,61 km² |
Abitanti | 153[1] (29-2-2024) |
Densità | 9,8 ab./km² |
Comuni confinanti | Cuglieri, Flussio, Scano di Montiferro, Tresnuraghes |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09078 |
Prefisso | 0785 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095055 |
Cod. catastale | I613 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) sennariolesi (SC) sinnariolesos |
Patrono | sant'Andrea |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Sennariolo all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
È uno dei comuni più piccoli della Sardegna in assoluto e si trova nel versante occidentale del Montiferru al confine con la zona storico-geografica della Planargia.
La felice posizione geografica del piccolo centro, tra due fiumi (Riu Mannu e Riu di Marale o Marafè, in sardo Malafau) e pianeggiante, ne ha favorito il popolamento fin dai tempi più remoti, come testimoniano la presenza di alcune domus de janas.
Il nome " Sennariolo " deriverebbe dal toponimo s'ena de su riu che significa letteralmente " vena del fiume " (rivo) , a testimonianza di un'antica sorgiva all'interno dell'attuale centro abitato che faceva da affluente su un rio principale. All'interno del territorio comunale si può inoltre ammirare la "Funtana Ezza" (fontana vecchia in italiano), antica sorgente del comune.
L'area fu abitata già in epoca prenuragica e nuragica, per la presenza sul territorio di alcune domus de janas e di alcuni nuraghi.
Nel medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Montiferru. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto il dominio del Giudicato di Arborea, finché intorno al 1350, nel corso della guerra sardo-catalana, passò sotto il dominio aragonese, dove divenne un feudo. Nel 1417 venne incorporato nella baronia del Montiferru, feudo inizialmente dei Zatrillas. Nel 1839, con la soppressione del sistema feudale, venne riscattato agli Amat di San Filippo, ultimi feudatari.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Sennariolo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 febbraio 2008.[3]
«Stemma partito semitroncato: il primo, di azzurro, all'olivo di verde, fustato e sradicato, al naturale, fruttato di nero, accompagnato da due bisanti d'oro, uno in capo, l'altro in punta; il secondo, di argento, alle due fasce ondate di azzurro; il terzo, di verde, alle cinque spighe di grano d'oro, impugnate, legate di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Nell'area del comune si trovano numerosi nuraghi: Fròmigas, Murgu, S'Ena e Tìana, e soprattutto Liortìnas, davvero imponente, a guardia della confluenza tra il Rio Piraura e il Rio Mannu; non mancano inoltre delle tombe dei giganti.
Abitanti censiti[4]
Secondo i dati ISTAT[5] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 5 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
La variante del sardo parlata a Sennariolo è quella logudorese centrale o comune.
Il centro è rinomato per la produzione di olio d'oliva e miele di qualità.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Gianbattista Ledda | Lista civica "De Sinnariolo po Sinnariolo" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Gianbattista Ledda | Lista civica "De Sinnariolo po Sinnariolo" | Sindaco |
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