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sistema arcade sviluppato e prodotto da SEGA Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il NAOMI (New Arcade Operation Machine Idea) è un sistema arcade sviluppato e prodotto da SEGA, svelato nel 1998 al JAMMA.[1]
NAOMI console | |
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Un cabinato NAOMI | |
Produttore | SEGA |
Tipo | Sistema Arcade |
Generazione | Sesta |
Presentazione alla stampa | Settembre 1998 |
In vendita | |
Predecessore | Model 3 |
Successore | NAOMI 2 |
Caratteristiche tecniche | |
CPU | Hitachi SH-4 200 MHz |
RAM totale | 32 MB |
GPU | PowerVR Series2 100 MHz |
Condivide con il Dreamcast la CPU, la GPU e il processore audio.
Il 12 marzo 1997 su diversi siti web fu diffusa la voce che SEGA stesse lavorando su un modulo di upgrade a 64 bit per il Saturn con il nome in codice "Eclipse". Tuttavia, nel corso dello stesso anno emerse che la casa produttrice non stava lavorando a un upgrade, bensì a una nuova console. Il 28 giugno venne rivelato che la nuova console aveva due versioni dalle specifiche tecniche molto simili, una denominata "Black Belt" e una "Dural", da cui prese forma il NAOMI. La nuova macchina, esattamente come il Titan faceva con il Saturn prima di lei, condivideva lo stesso hardware e la stessa architettura di base della sua controparte casalinga, il Dreamcast, permettendo così all'azienda di abbattere i costi e al NAOMI di beneficiare degli sforzi e delle ricerche già impiegate nel Dreamcast[2] che, al contrario del sistema arcade, venne prodotto per appena tre anni.[3] SEGA annunciò il rilascio di un minimo di dieci titoli durante il primo anno di vita della macchina, una lista di venti compagnie, incluse Capcom, Jaleco e Tecmo, già intente a sviluppare titoli per NAOMI e una stima di vendita di 100 000 unità in un periodo compreso tra i tre e i cinque anni.[1]
Le schede del NAOMI potevano sommarsi fino a sedici in contemporanea e in questo modo moltiplicare la potenza del sistema. Alcuni titoli come F355 Challenge o Sega Strike Fighter supportano solo questa modalità: quando sono installati su una scheda normale il software viene eseguito a velocità dimezzata e la qualità del sonoro cala drasticamente pur mantenendo la stessa velocità di esecuzione.[5]
Il GD-ROM, compatibile sia con NAOMI sia con NAOMI 2, permetteva di ridurre sensibilmente i tempi di caricamento. Durante l'installazione del software di gioco, caricava infatti i dati direttamente nella RAM del sistema e successivamente andava in stand-by.[6]
Il Satellite Terminal era una configurazione con un NAOMI montato in uno o più terminal di gioco utilizzati in software in cui più giocatori condividevano uno o più schermi gestiti da un altro NAOMI. Ogni giocatore aveva di fronte a sé un terminale con cui interagire fornendo dati in input la cui visualizzazione output era affidata allo schermo condiviso.[7]
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