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istituzione deputata a selezionare, reclutare e formare i funzionari e i dirigenti pubblici, istituito per migliorare l'efficienza e la qualità della pubblica amministrazione italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Scuola Nazionale dell’Amministrazione - SNA (fino al 2013 Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione - SSPA) è un'istituzione di selezione, reclutamento e formazione professionale dei dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione italiana. Dipende funzionalmente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Scuola Nazionale dell’Amministrazione | |
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Sede centrale a Roma | |
Sigla | SNA |
Stato | Italia |
Tipo | Pubblica amministrazione |
Istituito | 1957 |
Predecessore | Scuola superiore della pubblica amministrazione, Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze, Istituto diplomatico "Mario Toscano", Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno (SSAI), Centro di Formazione della Difesa, Scuola Superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche |
Presidente | Paola Severino |
Segretario Generale | Riccardo Sisti |
Bilancio | bilancio annuale Scuola Nazionale dell'Amministrazione - Bilanci |
Sede | Roma |
Indirizzo | Via dei Robilant, 11 - 00135 Roma |
Sito web | sna.gov.it |
Venne fondata con una norma del Testo Unico degli impiegati civili dello Stato nel 1957 (D.P.R 10 gennaio 1957, n. 3) , come parte integrante della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’effettiva istituzione avvenne nel 1962, con Decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1962 n.576; che definì il regolamento di attuazione e la fisionomia della Scuola, con la creazione degli organi direttivi, la nomina del primo direttore, la quantificazione delle risorse, l’individuazione della sede. Nel gennaio dell'anno successivo, veniva erogato il primo corso per funzionari dello Stato nella Reggia di Caserta. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 576/1962 riconobbe alla Scuola una ulteriore competenza: lo studio per il perfezionamento dei metodi di selezione e formazione del personale.
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 30 giugno 1972 n.748, istituì la carriera dirigenziale nell'ambito dell'amministrazione statale, introducendo un nuovo compito per la Scuola superiore della pubblica amministrazione: la formazione dirigenziale. Questo rappresentò un rafforzamento del ruolo della Scuola, destinata a diventare un istituto di formazione per la preparazione delle élite amministrative. Tale nuova funzione si aggiunse a quella individuata dal Decreto del Presidente della Repubblica n.472 dell’aprile dello stesso anno, che riguardava l’accesso alla carriera direttiva: la Scuola avrebbe organizzato il corso di reclutamento per funzionari per i vincitori di concorso, superato il quale si prendeva servizio nelle amministrazioni[1]. Alla Scuola era attribuito il ruolo centrale di coordinamento dell'attività formativa di tutte le amministrazioni statali (scuole e istituti ministeriali compresi) e la funzione di stimolo delle iniziative di aggiornamento e formazione. Nel 1977, il Decreto del Presidente della Repubblica n.701, disciplinò in modo dettagliato il funzionamento della Scuola in rapporto alle nuove attività da svolgere.
Negli anni successivi, le riforme del pubblico impiego portarono alla necessità di ridefinire i compiti della Scuola: ciò avvenne con il Decreto legislativo n. 29 del 1993, in parte modificato dall’art. 9 del Decreto legislativo n. 470 dello stesso anno, interamente dedicato alle attività della Scuola definita come organo della Presidenza del Consiglio, confermando la collocazione dell'istituto nell’organizzazione governativa di vertice.
La novità rilevante della riforma del 1993 risiedeva nella previsione della possibilità di accesso alla dirigenza da parte di esterni, anche solamente neolaureati, tramite un corso concorso selettivo di formazione da attuarsi presso la Scuola. Il completamento dell’ordinamento della Scuola venne attuato con il regolamento del 24 marzo 1995, con cui si stabilivano la composizione e le competenze dei suoi organi secondo quanto prescriveva l'articolo 29 del Decreto n. 29/1993. Successivamente la Legge 127 del 1997 modificava la normativa riguardante la Scuola con la previsione di un’ampia delega per il riordinamento della SSPA e delle altre scuole statali di formazione.
Tuttavia, la riforma della Scuola avvenne poi in base alla delega sull’ordinamento della Presidenza del Consiglio con il Decreto legislativo n.287 del 30 luglio 1999: questo provvedimento ribadiva che la Scuola aveva, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, autonomia organizzativa e contabile nei limiti delle proprie risorse economico finanziarie e la definiva “istituto di alta cultura e formazione”.
La Scuola fu ulteriormente riordinata con Decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 381; successivamente il Decreto legislativo del 1º dicembre 2009 n.178, emanato su delega prevista dall'art. 24 della Legge 18 giugno 2009 n.69, ne definì ulteriormente i compiti.
Nel 2013 il Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 70 dispose la mutazione del nome da Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione - SSPA a Scuola Nazionale dell’Amministrazione - SNA.
Ai sensi del Decreto Legge 24 giugno 2014 n. 90 - convertito con modificazione dalla Legge n. 114 dell’11 agosto 2014, art. 21 - confluirono nella Scuola le funzioni svolte da alcuni istituti formativi centrali allo stesso tempo soppressi: la Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze, l'Istituto diplomatico "Mario Toscano", la Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno (SSAI), il Centro di Formazione della Difesa e la Scuola Superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche. Anche le sedi collocate sul territorio nazionale ad Acireale, Reggio Calabria e Bologna, furono soppresse e le loro attività furono affidate alle attuali due sedi di Roma e Caserta[2].
A giugno 2021 ai sensi del Decreto Legge 9 giugno 2021 n. 80 [3] convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2021, n. 113[4], la componente dirigenziale della Scuola viene riordinata con l’inserimento della nuova figura del Segretario Generale e un ulteriore impegno nella formazione delle figure professionali della PA. La Scuola Nazionale dell’Amministrazione affianca all’attività già svolta di qualificazione, riqualificazione e sviluppo dell’aggiornamento professionale del personale che opera negli uffici, anche l’attività di ricerca e di studio per l’individuazione di specifiche tipologie di formazione per il personale delle pubbliche amministrazioni preposto allo sviluppo e all’attuazione delle azioni contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza[5].
Il Presidente della Scuola è il vertice dell'istituzione, ne ha la rappresentanza legale e presiede il Comitato di Gestione[6]. È nominato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione, scelto tra i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, tra gli avvocati dello stato o professori universitari o soggetti equiparati, consiglieri parlamentari ed alti dirigenti dello Stato di particolare e comprovata qualificazione professionale che abbiano diretto per almeno un quinquennio istituzioni pubbliche di alta formazione o ricerca, ovvero per almeno dieci anni, anche non continuativamente, istituzioni private di alta formazione riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
È responsabile dell'attività didattica e scientifica della Scuola ed elabora le strategie di sviluppo dell’attività di formazione, d’intesa con il Segretario Generale e sentito il Comitato Scientifico, mediante la progettazione, la programmazione e la realizzazione di attività di partenariato con Università e Istituti di alta formazione nazionali e internazionali. Il Presidente, sentito il Segretario Generale, nomina le commissioni esaminatrici per i concorsi e i corsi, secondo le norme in vigore. Il Presidente nomina i docenti della Scuola, esercita tutte le altre attribuzioni previste dalla legge e redige il programma triennale e il programma annuale della Scuola d’intesa con il Segretario Generale, sentito il Comitato Scientifico.
Il Presidente dura in carica quattro anni e può essere riconfermato una sola volta. Presiede il Comitato di gestione e il Comitato scientifico consultivo.
Negli ultimi anni hanno svolto l’incarico di presidente professori universitari ordinari.
Il Segretario Generale è responsabile della gestione amministrativo-contabile della Scuola, coordina gli uffici di livello dirigenziale generale e i servizi; è il datore di lavoro della Scuola ai sensi della normativa sulla sicurezza (D.lgs. n. 81/2008); sovraintende allo svolgimento delle attività di supporto alla funzione didattica e scientifica; coadiuva il Presidente e attua le delibere del Comitato di Gestione. Sovrintende allo svolgimento delle attività di supporto alla funzione didattica e scientifica e:
Il Segretario Generale è scelto tra soggetti di comprovata qualificazione professionale ed esperienza gestionale, almeno quinquennale, maturata nel settore pubblico o privato e nell’organizzazione e gestione di strutture complesse.
È nominato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro per la pubblica amministrazione delegato. La durata dell’incarico è di quattro anni e può essere confermato[7].
Da queste funzioni apicali dipendono i diversi settori in cui la Scuola è organizzata[8]:
• amministrativo-contabile e giuridico, settore suddiviso in due uffici dirigenziali generali e sei servizi di livello dirigenziale;
• organi collegiali consultivi e valutativi comprendente il Comitato di gestione; il Comitato direttivo; il Collegio dei docenti; il Comitato scientifico consultivo;
• struttura didattico-formativa composta da cinque dipartimenti e cinque aree didattiche
Il coordinamento dell'attività didattica della SNA è affidato - con la delibera organizzativa n. 1/2018 - a cinque Dipartimenti e cinque Aree didattiche e scientifiche che:
• attuano le specifiche direttive del Presidente;
• identificano i fabbisogni formativi delle Amministrazioni per progettarne i percorsi di formazione;
• sovraintendono alla erogazione e alla valutazione delle attività formative;
• collaborano nella progettazione e realizzazione di attività di ricerca scientifica e di progetti europei e internazionali.
sono strutture didattico-scientifiche con compiti di programmazione. Nello specifico:[11]
didattiche e scientifiche rappresentano gli ambiti trasversali ai quali fanno riferimento i cinque Dipartimenti e a cui afferiscono i docenti della SNA. Sono:[12]
Il corpo docente della SNA è composto da esperti provenienti dal mondo accademico, dalla pubblica amministrazione e dalle organizzazioni internazionali.
Le attività di formazione si svolgono sia presso la sede centrale, a Roma, sia presso la sede di Caserta.
Attualmente la SNA dispone di due sedi: Roma e Caserta.
La sede di Roma è articolata in due strutture e dispone di moderni servizi di supporto all’attività didattica e scientifica affiancati alle aule didattiche:
• Biblioteca specializzata in materie giuridico-economiche con sala lettura
• Centro di Documentazione Europea
• Due Aula Magna con oltre 100 e 160 posti
• Sala conferenze da 40 posti
• Aule informatiche
La sede di Caserta è articolata in due strutture: una a Palazzo Reale e l'altra in un'ala adiacente, il CRS.
La sede all’interno del Palazzo reale oltre agli uffici amministrativi e aule didattiche, ospita una Biblioteca con un patrimonio librario di oltre 31.400 volumi e 438 testate di periodici, consultabile on line al Catalogo della Biblioteca e il Centro di Documentazione Europea.
Il CRS – Centro residenziale studi svolge attività di accoglienza e ricezione per i partecipanti alle attività formative, ed offre agli allievi la possibilità di soggiornare durante i corsi. Il CRS è situato in uno dei due emicicli ellittici a lato del Palazzo Reale, si estende su una superficie di circa 4.000 m² articolata su quattro livelli.
Lo scopo principale della SNA è curare, con il supporto di attività di analisi e di ricerca, la formazione post laurea di eccellenza per i dipendenti pubblici.
Recluta i dirigenti pubblici attraverso il Corso-concorso e provvede alla loro formazione iniziale.
Si occupa della formazione continua grazie a corsi specifici per le pubbliche amministrazioni centrali e territoriali. Può erogare borse di studio per la frequentazione di master universitari in accordo con Istituti e Università pubbliche e private.
La Scuola svolge in particolare attività di formazione, ricerca e iniziative internazionali.
La Scuola si occupa in primis della formazione dei dirigenti e dei funzionari dello Stato e del reclutamento dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, secondo diverse modalità:
La Scuola svolge attività di ricerca e, su richiesta della Presidenza del Consiglio dei ministri, di consulenza e supporto tecnico al governo e alle amministrazioni pubbliche. In particolare, promuove le seguenti attività:
• ricerca, analisi e documentazione relativa all'attività di formazione per i processi di riforma ed innovazione della pubblica amministrazione italiana;
• divulgazione attraverso l’organizzazione di seminari, convegni e incontri per la discussione di temi di attualità e la presentazione di volumi e saggi;
• ricerca, analisi e consulenza sulla metodologia e sui criteri di valutazione della formazione offerta alla pubblica amministrazione da istituzioni pubbliche e private.
Aderiscono alla rete SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) e fanno parte di un unico Polo interbibliotecario, utilizzando il software di catalogazione Sebina Next.
Le biblioteche della SNA, nelle due sedi di Roma e Caserta, sono specializzate nelle tematiche oggetto dell’attività istituzionale e forniscono il supporto documentale alla didattica ed alle attività di studio e ricerca.
I Centri di Documentazione Europea (CDE) intendono fornire un Servizio di informazione, documentazione e di contatto con le Reti informative dell'Unione Europea e Centri di Documentazione in Italia e in Europa.
La SNA contribuisce alla promozione e valorizzazione di iniziative nazionali e internazionali attraverso numerose azioni, volte a promuovere e diffondere la cultura dell’efficacia e dell’efficienza nella Pubblica Amministrazione, anche attraverso lo sviluppo di modelli innovativi di cooperazione e concertazione interistituzionale tra amministrazioni centrali, territoriali, europee e internazionali, sulla base di accordi e intese. Attraverso accordi bilaterali e multilaterali, concentra la propria attività su due aree di intervento:
• progettazione ed erogazione di corsi di formazione internazionali per dipendenti pubblici, dirigenti e diplomatici stranieri;
• partnership con network di scuole e istituzioni internazionali che operano nel settore della pubblica amministrazione e del public management.
Nella prospettiva di scambio di buone pratiche tra istituzioni internazionali per lo sviluppo di azioni di buon governo in tutto il mondo, è stato creato il Centro di Formazione del Programma di Governance per il Medio Oriente e Nord Africa - MENA-OECD Governance Programme Training Center Archiviato il 13 febbraio 2021 in Internet Archive., istituito in collaborazione con l’OCSE nel 2012.
La sede è a Caserta.
Il sistema di reclutamento è disciplinato principalmente dal Testo unico in materia di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni (D.Lgs. 165/2001[13]), il quale prescrive che l’accesso alla qualifica di Dirigente di seconda fascia nelle Amministrazioni statali (anche ad ordinamento autonomo) e negli Enti pubblici non economici avvenga per concorso indetto dalle singole Amministrazioni oppure per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA).
Il Corso-Concorso è la procedura pubblica per il reclutamento dei dirigenti pubblici di seconda fascia. Attraverso prove d’esame concorsuali, formazione iniziale, tirocinio formativo ed esame finale di idoneità, la Scuola seleziona e recluta i dirigenti della pubblica amministrazione centrale italiana.
Per essere ammessi al Corso-concorso di selezione e formazione dirigenziale occorre essere in possesso dei requisiti disciplinati dal D.Lgs. n. 165 del 2001 (articoli 28 e 28-bis, e successive modificazioni) e dai regolamenti di cui al D.P.R. n. 272 del 2004 e al D.P.R. n. 70 del 2013.
Il Decreto legge n. 80 del 2021, convertito con modificazioni dalla 6 agosto 2021 n. 113, ha disposto nuove misure per il reclutamento nel pubblico impiego al fine di dare attuazione al PNRR, introducendo alcune modifiche alla disciplina dell'accesso alla dirigenza pubblica (art. 3, co. 3-6)[14].
L'esperienza degli ex allievi è rappresentata dall'Associazione Allievi SNA. Sono alumni della scuola importanti dirigenti pubblici quali Alessandro RIvera, Renato Loiero, Valeria Vittimberga, Bruno Valenzise, Gianluca Colarusso (cui è dedicata l'aula magna).
Ai sensi dell'art. 63 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ad esclusione delle controversie relative alle procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti, che restano di competenza del giudice amministrativo. Questa duplice giurisdizione ha creato notevoli problemi interpretativi che sono stati solo in parte risolti dalla giurisprudenza.
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