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gruppo musicale italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gli Screaming Floor sono stati un gruppo musicale italiano di genere new wave e neopsichedelico, attivo nella seconda metà degli anni '80[1].
Screaming Floor | |
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Paese d'origine | Italia |
Genere | New wave Neopsichedelia |
Periodo di attività musicale | 1984 – 1989 |
Etichetta | Toast Records, Snowdonia Dischi, Koala Recording |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 3 |
Raccolte | 3 |
Gli Screaming Floor iniziarono la loro carriera musicale nel 1984 dall'incontro di Fabio Balducci (chitarra), Stefano Vecchiotti (Basso), Mirco Uguccioni (batteria - ex batterista dei Cani) e Stefano Pongetti (tastiere e voce). Il gruppo proveniente da Senigallia proponeva un suono a metà fra new wave e neopsichedelia. Di lì a breve gli Screaming Floor presero contatto con la Toast Records di Giulio Tedeschi, che nel 1986 produsse il loro primo album intitolato Village and Woodlands[1][2]. Sempre nel 1986 i loro brani Von Munchausen's Trip e Man Who Swallowed Himself vennero inseriti nella compilation Out of the Tunnel, but Still... Banned from the Empire, pubblicata dalla Snowdonia Dischi.
È del 1988 il loro secondo atto, sempre prodotto dalla Toast Records, che si intitola Bridge of Ashes[1], come la partecipazione alla compilation dal titolo Adrenalina, prodotta dalla Koala Recording in collaborazione con Radio 1. Dalla metà del 1988 al gruppo si unì Giuseppe D'Emilio, tastierista e membro del collettivo di scrittura Pelagio D'Afro.
Il gruppo si scioglie nel 1989 per divergenze interne.
Nel 2024 viene pubblicato l'album Long After the Golden Age, registrato negli studi Koala di Senigallia nell'autunno 1988.[3]
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