Scipio (poema)

opera perduta di Quinto Ennio Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Lo Scipio era un breve poema di Quinto Ennio, in cui l'autore elogiava le gesta di Scipione l'Africano, eroe della seconda guerra punica, di cui fu protetto.

«Mundus caeli vastus constit silentio...
[Il vasto mondo del cielo si è fermato in silenzio...]»
Fatti in breve Scipione, Titolo originale ...
Scipione
Titolo originaleScipio
AutoreQuinto Ennio
1ª ed. originaleII secolo a.C.
Generepoema epico
Lingua originalelatino
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Del poemetto ci sono giunti solo alcuni frammenti, per un totale di quattordici versi. La data di stesura ci è ignota: è forse di poco successiva alla battaglia di Zama, svoltasi nel 202 a.C., o alla morte di Scipione stesso (183 a.C.).[1]

Probabilmente lo Scipio apparteneva alle Saturae, raccolta miscellanea riguardanti argomenti vari, dallo storico al filosofico.

Note

Bibliografia

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