Massiccio dello Sciliar

gruppo montuoso delle Dolomiti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il massiccio dello Sciliar (tedesco Schlerngruppe; in ladino Scilier) è un gruppo montuoso delle Dolomiti[A 1], situato in Trentino-Alto Adige, nella provincia autonoma di Bolzano, toccando a est la provincia autonoma di Trento[1].

Disambiguazione – Se stai cercando l'altopiano, vedi Altopiano dello Sciliar.
Fatti in breve Massiccio dello Sciliar Schlerngruppe, Continente ...
Massiccio dello Sciliar
Schlerngruppe
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Vista dello Sciliar dall'alpe di Siusi
ContinenteEuropa
StatiITA
Catena principaleAlpi
Cima più elevataMonte Pez (2 563 m s.l.m.)
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Caratteristiche

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Il rifugio Bolzano con il massiccio dello Sciliar in enrosadira

Situato al centro del parco naturale dello Sciliar-Catinaccio, conta diversi accessi dalla val di Tires, da Siusi e da Fiè allo Sciliar e, soprattutto, dall'alpe di Siusi[senza fonte].

Sul pianoro sommitale sorge, a 2457 m s.l.m., il rifugio Bolzano[senza fonte]. I limiti geografici sono, in senso orario, la valle Isarco, la forcella Denti di Terrarossa, il passo Alpe di Tires e la val di Tires[senza fonte].

Storia

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Lo Sciliar in inverno

Nel 2010 l'archeologia è riuscita a stabilire, grazie a ricerche mirate e analisi dei pollini, che il vasto altipiano della montagna è già stato utilizzato in modo estensivo nell'età del bronzo, sia per funzioni di culto sia per il pascolo d'alta montagna[2].

Giovedì 11 agosto 2011 due frane si sono staccate dalla cima Euringer (2394 m s.l.m.), parte del massiccio dello Sciliar[3]. La prima, verso le 8:30, ha portato a valle tre massi di grandi dimensioni e la seconda, verso le 10:30, ha avuto dimensioni maggiori[3]. In totale il materiale staccatosi è stato quantificato in circa 2000  di roccia[3].

Toponimo

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Vista dello Sciliar

Il nome tradizionale della montagna è attestato nelle opere quattrocentesche del poeta Oswald von Wolkenstein come Saleren[4]. Con la successiva caduta della -a- radicale e della -e- della desinenza si ha una palatalizzazione e il passaggio a Sch-[4]. Nel XVI secolo infatti la montagna è indicata come Schlernkhofl, nel 1567 come auf dem Schalern e nel 1700 come Schlern[4]. Si ritiene che il toponimo abbia una base pretedesca e preromana, da identificare in *sala, ovvero "fossato, rio, canale", che si riferisce in primis a Schlerngraben (fossato dello Sciliar) e Schlernbach (torrente)[4]. La forma italiana, introdotta da Ettore Tolomei, ricalca la denominazione ladina di Schiliáar[4].

Classificazione

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Fiè allo Sciliar a valle del massiccio

La SOIUSA lo vede come un gruppo alpino con la seguente classificazione[1]:

Suddivisione

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Il massiccio dello Sciliar compare nel logo dell'azienda alimentare Loacker, avente sede ad Auna di Sotto

La SOIUSA lo suddivide in tre sottogruppi[A 2][1]:

  • Cresta di Terrarossa (a)
  • Massiccio Monte Pez-Cime di Siusi (b)
    • Massiccio Monte Pez (b/a)
    • Cime di Siusi (b/b)
  • Dorsale del Maglio (c)

Cime principali

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Cima di Terrarossa
  • Cima di Terrarossa – 2655 m
  • Gran Dente di Terrarossa – 2653 m
  • Monte Pez2563 m
  • Cima Castello (in tedesco Burgstall) – 2515 m
  • Piccolo Sciliar (Jungschlern) – 2283 m
  • Gabels Mull – 2390 m
  • Punta Santner2413 m
  • Euringer – 2394 m
  • Dorsale del Maglio (Hammerwand) – 2128 m

Rifugi principali

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I Denti di Terrarossa con sotto il rifugio Alpe di Tires

Note

Bibliografia

Altri progetti

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