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pianista italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sandro De Palma (Cicciano, 14 febbraio 1957) è un pianista italiano.
Considerato da Guido Zaccagnini “uno degli interpreti più interessanti del panorama europeo”.[1]
Sandro De Palma si è formato alla scuola di Vincenzo Vitale e successivamente ha studiato con Nikita Magaloff e Alice Kezeradze-Pogorelich.[2] Ha debuttato all'età di nove anni con un programma di musiche di Bach, Chopin e Schubert.[3] A 19 anni ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli[4] e due anni dopo si è aggiudicato il primo Premio della “Fondazione Bruce Hungerford” di New York.[5] La sua attività concertistica, nazionale e internazionale è molto ricca. Tra le tappe più significative della sua carriera da segnalare nel 1983 l'esecuzione integrale degli Studi di Chopin al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli”[6] nelle sedi di Brescia e di Bergamo, nel 1998 il debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin.[7]
Nel 2000 ha eseguito, su invito di Juri Temirkanov, il Concerto n. 1 di Franz Liszt con l'Orchestra filarmonica di San Pietroburgo.[8] Nell'ottobre del 2001 ha realizzato la prima esecuzione con Andrea Bocelli e Ilia Kim e sotto la direzione di Donato Renzetti,[9] “…malinconia, ninfa gentile” per canto, due pianoforti concertanti e orchestra d'archi di Azio Corghi, il quale successivamente ha dedicato a lui e a Kim la suite …Di bravura tratta da questa composizione. Di “…malinconia, ninfa gentile” è stata pubblicata, a cura della Presidenza del Senato d'Italia, la registrazione in disco. Sempre in prima esecuzione ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra di Michele Dall'Ongaro al Teatro Bellini di Catania.[10]
Ha suonato alla Filarmonica di Berlino eseguendo con il “Quartetto Amarcorde” il Quintetto di Franck e il Concerto n. 1 per pianoforte e tromba di Šostakovič con gli archi della famosa orchestra tedesca. Ha partecipato alla “Folle journée” di Nantes (edizioni 2004, 2005, 2006),[11] al Festival pianistico de “La Roque d'Anthéron”, al Festival Beethoven di Bonn[12] e al Festival Chopin di Marienbad.[13]
Nell'ottobre 2008 ha inaugurato il Festival Pianistico “Piano en Valois”[14] e nel gennaio 2009 ha eseguito il Concerto in do maggiore di Antonio Salieri con l'Orchestra dell'Arena di Verona.[15] Nell'aprile 2010 ha eseguito il Secondo concerto di Brahms al Musikverein di Vienna.[16]
Nel luglio 2010 ha tenuto tre concerti all'Esposizione Universale di Shangaj e in ottobre gli è stato assegnato il Premio “Cimarosa” per la divulgazione delle Sonate dell'autore napoletano.[17] Nell'ottobre 2012 ha effettuato una tournée in Cina per il Festival Piano aux Jacobins.[13]
Oltre all'attività di solista, Sandro De Palma ha una particolare predilezione per la musica da camera. Ha eseguito tutte le Sonate per violino e pianoforte di Beethoven e tutta l'opera da camera di Brahms. Tra i violinisti con i quali ha suonato ricordiamo Boris Belkin, Domenico Nordio, Ilja Grubert, Pierre Hommage; tra i violoncellisti Luigi Piovano, Tatiana Vassilieva, tra gli strumentisti a fiato Vincenzo Mariozzi, Wenzel Fuchs, Giampiero Sobrino.[18] Ha collaborato con gli archi e i fiati dei Berliner Philharmoniker, con il Quartetto Prazak, il Quartetto Ebène, il Quartetto Amarcorde.[18]
La sua attività discografica, iniziata a sedici anni con un disco dedicato a Liszt è proseguita con la partecipazione alla prima registrazione mondiale del Gradus ad Parnassum di Muzio Clementi per la Fonit Cetra (20º Premio della Critica discografica Italiana), con incisioni dedicate a Brahms e a rare pagine pianistiche di Cilea. Ha inoltre inciso alcune Sonate di Domenico Cimarosa e Domenico Scarlatti.
Da sempre nel mondo dell'arte musicale e teatrale, sia come concertista sia come manager, integra con equilibrio la sensibilità artistica con le capacità organizzative e gestionali e possiede una visione olistica delle problematiche più importanti afferenti alla direzione artistica di un teatro. Alla continua ricerca di “tesori sconosciuti” (vedi le programmazioni della 56ª e 57ª edizione del Festival di Spoleto, in cui ha proposto anche autori di rarissima esecuzione quali Decaux e Filtsch[9]), nel corso della lunga carriera ha saputo bilanciare proposte di programmazione originali con le esigenze di coinvolgimento del pubblico.
Dal 1999 al 2010 è stato Direttore artistico prima dell'Associazione Musicale del Teatro Bellini di Napoli, poi del Festival Maggio della Musica di Napoli.[19] Nel 2000 ha fondato l'Associazione Musicale Muzio Clementi, di cui è Presidente e Direttore artistico.[20]
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