San Fior di Sotto
frazione del comune italiano di San Fior Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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San Fior di Sotto (San Fior de Soto in veneto) è una frazione del comune di San Fior, in provincia di Treviso.
San Fior di Sotto frazione | |
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La chiesa di Santa Giustina di Padova dall'incrocio centrale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Comune | San Fior |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′N 12°23′E |
Altitudine | 44 m s.l.m. |
Abitanti | 1 236[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31020 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | sanfioresi |
Patrono | santa Giustina di Padova |
Cartografia | |
La frazione si trova nella sua totalità nell'area pianeggiante del comune, comprendendo vaste aree agricole di antichissima tradizione, i palù[2]; confina a nord con San Fior di Sopra (via Calbassa), a est con il comune di Godega di Sant'Urbano (via Pianzano), a ovest con il comune di San Vendemiano (via Zoppè) e a sud con il comune di Codognè (via Palù).
Il centro del paese è perlopiù raccolto lungo la Strada Provinciale 165.
In epoca preromana, il territorio sanfiorese era luogo di insediamento paleoveneto. Fu in epoca romana, però, che l'area di San Fior di Sotto acquistò importanza viaria, grazie a via Ongaresca o Ungaresca, importante arteria stradale, che fino a tutto il medioevo fu la principale via di collegamento tra Marca Trevigiana e Friuli.
Nell'VIII secolo San Fior di Sotto fu assegnato alla Diocesi di Ceneda, fino al 1766, quando fu messo sotto la guida al podestà di Conegliano (mentre San Fior di Sopra fu assegnato al podestà di Serravalle).
Dall'anagrafe dello Stato della Serenissima Repubblica di Venezia, pubblicata nel 1780, risulta che gli abitanti del comune fossero 1442, di cui soltanto 327 abitavano San Fior di Sotto. Dopo la caduta della Repubblica veneziana, furono inviati alla parrocchia di San Fior di Sotto proclami e schede per votare l'annessione del coneglianese alla Repubblica Cisalpina, per volontà napoleonica: tuttavia il risultato di tale votazione ci è sconosciuto, per la mancata restituzione delle schede. Il riordinamento delle terre che ebbe luogo in epoca napoleonica si svolse tra 1797 e 1805 e, tuttavia, si concluse fallimentarmente con la fine del dominio francese.
Nel 1807, quando venne costituito il comune di San Fior, San Fior di Sotto entrò a farne parte come frazione: situazione che si prolunga nell'oggi, quando il paese sta ampliando le sue aree residenziali, specie nell'area a nord della chiesa, verso il capoluogo.
La chiesa parrocchiale di Santa Giustina di Padova: edificata nel 1531 e ampliata nel 1921, è il cuore del paese. Si presenta povera di decori, se si eccettuano il rosone e i tre pinnacoli della facciata a capanna. Una semplice cella campanaria eretta nel 1940 fa da campanile.
Come nell'altra frazione del comune, Castello Roganzuolo, essendo un'area che nei secoli ha avuto una forte tradizione rurale e cattolica che dura fino a tutto il Novecento e ancor oggi, San Fior di Sotto è costellata di strutture votive popolari. Oltre alle maggiori, elencate di seguito, molte sono dislocate nei giardini di abitazioni e in nicchie di case rurali.
Molte sono le case rurali che caratterizzano il territorio di San Fior di Sotto. Quasi tutte sono esempio di un'edilizia legata alla civiltà contadina e basate su uno schema comune.
La Villa Emilia, dislocata a pochi metri dalla chiesa di Santa Giustina, è presumibilmente databile alla prima metà del XVIII secolo: l'edificio è stato però sottoposto a diversi interventi, che ne hanno profondamente modificato l'aspetto nel tempo. Si presenta con una facciata tripartita, secondo la tradizione veneziana, con il corpo centrale impreziosito, al piano nobile, da una trifora e, alla sommità, da una decorazione ad affresco sormontata da un timpano ben lavorato.
Le due ali laterali dell'edificio, originariamente simmetriche, si presentano oggi visibilmente alterate, specie nelle forometrie.
La tradizione orale riporta che i possessori della villa, i signori Cavalieri da Verona, erano padroni di quasi tutti i terreni agricoli di San Fior di Sotto.
Il territorio perlopiù agricolo della frazione, conserva al suo interno aree di grande valore naturalistico: su tutte ha particolare importanza il tipico paesaggio dei palù tra Livenza e Monticano, aree ricche di risorgive che formano un ecosistema unico, che si distribuisce solo su pochi ettari di territorio tra le zone meridionali del comune di San Fior e i confinanti Zoppè di San Vendemiano e Codognè.
Una lunga battaglia tra WWF e istituzioni ha interessato la salvaguardia di questi luoghi negli anni novanta e 2000: tuttavia, malgrado le leggi di tutela, nel 2008 è iniziata la costruzione del tratto Sacile-Conegliano dell'autostrada A28, che, in forte impatto ambientale, taglia proprio questo territorio[3].
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