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supernova nella costellazione del Toro osservata nel 1054 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
SN 1054 (Supernova del Granchio) è una supernova che fu osservata dalla Terra nella costellazione del Toro a partire dal 4 luglio 1054, calendario giuliano.
SN 1054 | |
---|---|
Il resto della supernova, la Nebulosa del Granchio | |
Scoperta | 1054 |
Galassia ospite | Via Lattea |
Tipo di supernova | supernova di tipo II |
Stella progenitrice | ? |
Tipo progenitrice | supergigante rossa (?) |
Costellazione | Toro |
Distanza dal Sole | 6500 a.l. |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 5h 34,5m : |
Declinazione | +22° 01′ : |
Lat. galattica | 184,6 |
Long. galattica | −5,8 |
Dati fisici | |
Indice di colore (B-V) | ? |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | −6 |
Magnitudine di picco | −6[1] |
L'esplosione stellare fu osservata e registrata dagli astronomi cinesi e arabi, i quali scrissero che fu talmente brillante da risultare visibile durante il giorno per 23 giorni consecutivi e durante la notte per 653 giorni consecutivi.[1][2][3] Situata nella nostra Galassia, la Via Lattea, ad una distanza di 6 500 anni luce, era quasi certamente una supernova di tipo II.
Vi sono anche testimonianze lasciate da alcune popolazioni di nativi americani, come i Mimbres e gli Anasazi, che fanno presupporre che essi videro e registrarono l'esplosione di SN 1054; infatti nei pressi di Penasco Blanco vi è una pittura rupestre Anasazi che potrebbe ritrarre SN 1054.[4]
Si dice anche che una non meglio interpretata registrazione, riscontrata in diversi annali di alcuni monasteri irlandesi, fosse originariamente riferita ad SN 1054; il testo subì tuttavia delle profonde corruzioni, al punto che divenne un simbolo allegorico della prossima venuta dell'Anticristo.[5]
Quello che attualmente resta di SN 1054 è la Nebulosa del Granchio,[2] detta anche Messier 1 o M1 poiché fu il primo oggetto inserito da Charles Messier nel suo celebre catalogo nel 1774.
Il 29 aprile 1963 un rivelatore posto su un razzo-sonda ad alta quota del tipo Aerobee permise di individuare, alle coordinate RA 05h 31,5m : Dec +22° : (epoca J1950), un'intensa emissione di raggi X a partire dal resto della supernova; la sorgente appena scoperta fu denominata Taurus X-1,[6] ed emetteva una quantità di energia 100 volte superiore a quella riscontrata nel visibile.
Il 9 novembre 1968 fu individuata dal Radiotelescopio di Arecibo, a Porto Rico, una pulsar all'interno della nebulosa, la Pulsar del Granchio, che effettua 30 rotazioni al secondo. Questa pulsar ha perso dall'esplosione circa i due terzi della sua energia cinetica.
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