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fiera di musica ed elettronica di Milano (1966-2000 circa) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il SIM Hi-Fi IVES ("Salone Internazionale della Musica e dell'High Fidelity - International Video and Consumer Electronics Show"), in precedenza solo Salone Internazionale della Musica (SIM) e SIM Hi-Fi, è una fiera italiana che si svolgeva annualmente a Milano, dal 1966 agli anni '90, e si occupava di musica, alta fedeltà ed elettronica di consumo.
Il primo Salone Internazionale della Musica si svolse a dicembre 1966 al Palazzo dell'Arte e ospitava tre categorie di espositori: strumenti musicali, riproduttori elettroacustici e discografici, più una mostra di materiale storico.[1] Il secondo salone si svolse nel 1967,[2] l'annata 1968 fu presumibilmente saltata e il terzo SIM si svolse a settembre 1969.[3]
Il settore dell'alta fedeltà, simboleggiato dalla sigla Hi-Fi, fu introdotto a partire dalla quinta edizione della fiera. Alla settima edizione del 6-10 settembre 1973 il salone era diviso in due sezioni, il SIM e il salone dell'alta fedeltà (al suo terzo anno); con 180 espositori e 35 000 visitatori previsti, il SIM Hi-Fi era secondo per importanza (almeno nella prospettiva europea) solo al Festival International du Son di Parigi.[4]
A partire dall'edizione del 2-6 settembre 1982, ora svolta al quartiere Fiera di Milano (via Spinola/viale Eginardo), venne aggiunta la sigla IVES e introdotto il settore dell'elettronica di consumo, all'epoca rappresentata quantitativamente soprattutto dagli apparecchi radiotelevisivi. La scelta era legata a esigenze della produzione e della distribuzione, poiché i prodotti del settore per vari motivi avevano aspetti industriali e commerciali in comune con quelli già trattati dal SIM Hi-Fi. Il connubio la rendeva una fiera con caratteristiche che non avevano precedenti in Europa. Fu anche la prima edizione realizzata in stretta collaborazione con l'ente Fiera Milano e con l'ANIE.[5]
Al 18° SIM Hi-Fi (e quarto IVES) del 6-10 settembre 1984 parteciparono con grande successo 150 000 visitatori. Gli espositori provenivano da 27 paesi oltre all'Italia. Il salone comprendeva strumenti musicali e hi-fi, attrezzature per discoteche, per trasmissioni radiotelevisive, videoregistratori, audio per autovetture, elettronica di consumo e informatica. Il settore computer e videogiochi fu di primario interesse del pubblico, e gli fu dedicato per la prima volta un intero padiglione.[6] All'edizione del 4-9 settembre 1985, secondo l'organizzazione, i visitatori furono 162 000, dei quali 30 500 operatori italiani e 1500 stranieri, e si superò il record storico stabilito nell'edizione precedente.[7][8] Al 20° salone del 4-8 settembre 1986 gli espositori erano oltre 400, su 65 000 m² complessivi di quartiere espositivo e 8500 m di fronte espositivo. Era divenuto, insieme allo SMAU, il più importante evento fieristico italiano nel campo dell'informatica, oltre a essere un punto di riferimento di rilevanza mondiale nel campo della musica e dell'elettronica di consumo.[9] Il 21° salone del 3-7 settembre 1987 accolse 136 000 visitatori, di cui 29 000 operatori provenienti da 75 paesi.[10] Anche alla 23° edizione del 1989 fu raggiunta la quota di 150 000 visitatori,[11] superata di nuovo nel 1992.[12]
Negli anni '90 ci fu un calo del numero di operatori ed espositori, anche se non del pubblico, e la periodicità divenne di fatto biennale, dato che la 24° edizione si svolse nel 1990,[13] la 25° del 1992[14] e la 26° nel 1994.[15] Nel 1996 l'evento fu annullato, dando motivazioni legate a una recessione del settore.[16] L'ultima edizione della fiera sembra essere stata quella del 2000.[17]
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