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arcivescovo cattolico italiano (1875-1954) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ruggero Bovelli (Pantalla, 13 gennaio 1875 – Ferrara, 9 giugno 1954) è stato un arcivescovo cattolico italiano.
Ruggero Bovelli arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 13 gennaio 1875 a Pantalla |
Ordinato presbitero | 31 ottobre 1897 |
Nominato vescovo | 5 agosto 1915 da papa Benedetto XV |
Consacrato vescovo | 26 settembre 1915 dal cardinale Basilio Pompilj |
Elevato arcivescovo | 4 ottobre 1929 da papa Pio XI |
Deceduto | 9 giugno 1954 (79 anni) a Ferrara |
Nominato vescovo di Modigliana nel 1915, dal 1924 resse anche la sede di Faenza; promosso alla sede arcivescovile di Ferrara nel 1929, l'anno del Concordato fra Stato e Chiesa[1], fece il suo ingresso nell'arcidiocesi il 5 gennaio 1930 e rimase in carica fino alla morte.
Fu definito "pastor et defensor" della città di Ferrara per la strenua difesa di tanti cittadini perseguitati, ebrei ferraresi e dissidenti politici del fascismo[2]. Una sua lettera del 21 aprile 1945 al comando militare alleato impedì che l'esercito dei liberatori facesse uso di armi pesanti sulla città di Ferrara, da tre giorni evacuata dalle truppe tedesche[1].
La città gli ha dedicato una via[3]; una struttura dell'arcidiocesi, Casa Mons. Bovelli, da lui comperata nel 1950 per la sede dell'Azione Cattolica, ospita tuttora le associazioni laicali diocesane[4]. Nel 1955, fu posto un marmoreo monumento funebre a lui dedicato, opera di Ulderico Fabbri su disegno dell'architetto Enrico Alessandri[5], alla base della Crocefissione di Niccolò Baroncelli e Domenico di Paris presente nel transetto destro della Cattedrale.
La genealogia episcopale è:
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