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illustratore e fumettista italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Roberto Baldazzini (Vignola, 18 agosto 1958) è un illustratore e fumettista italiano, noto principalmente per i suoi comic book erotici.
Baldazzini ha iniziato a interessarsi all'arte grafica dopo avere conseguito il diploma in commercio. Nel 1980 è stato il cofondatore del fanzine Pinguino, per il quale ha creato il personaggio dell'investigatore Ronnie Fumoso avvalendosi dei testi scritti da Daniele Brolli.[1][2] Al suo esordio professionale ha continuato la collaborazione di lavoro con Brolli creando la serie incentrata sull'altro investigatore, Alan Hassad, pubblicata sulla rivista Orient Express a partire dal 1982.
Il primo personaggio femminile creato da Baldazzini, su testi di Lorena Canossa, risale al 1984 (n. 22 di Orient Express) ed è rappresentato da Stella Noris, una diva del cinema degli anni 1940-1950. In seguito l'autore ha lavorato anche per la pubblicità, il design e l'illustrazione (Vanity, Marie Claire), continuando a dedicarsi alle figure femminili finché, dopo avere iniziato la collaborazione con la rivista Blue nel 1995,[1] la sua produzione artistica ha preso a incentrarsi più esplicitamente sull'erotismo. Oltre ad avere raffigurato donne dalla conturbante sensualità, tra i protagonisti dei suoi principali lavori figurano anche personaggi transgender come nel caso della saga Casa HowHard e di Beba - Le 110 pompe.
Nel 2013, per The Box Edizioni, ha pubblicato L'inverno di Diego, fumetto che racconta della resistenza partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale, nel periodo della Repubblica Sociale Italiana. Opera autoconclusiva, ma pensata come prima di una quadrilogia[3], il fumetto è ambientato a Vignola, in provincia di Modena, dove l’autore è nato e vive.
Attivo anche in ambito pubblicitario, Baldazzini ha realizzato le campagne nazionali della TIM[4], di Erg ed Axe.[5]
Nel 2020 vengono pubblicati tre albi per la serie Le Storie della Sergio Bonelli Editore nei quali Baldazzini esegue i disegni su sceneggiatura di Michele Masiero.
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